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Quesito
Salve padre Angelo.
Volevo chiederle una delucidazione di carattere filosofico. Ho visto con curiosità, in un dipinto quattrocentesco di Benozzo Gozzoli – il trionfo di san Tommaso – la figura del filosofo arabo Averroè distesa a terra ai piedi del dottore angelico, mentre a fianco del santo compaiono in piedi i filosofi classici Platone e Aristotele.
Qual’è il senso di questa raffigurazione così particolare?
La ringrazio per eventuali spiegazioni. E un cordiale fraterno saluto nel Signore.
Paolo
Risposta del sacerdote
Caro Paolo,
1. mentre da Platone e da Aristotele San Tommaso ha preso a piene mani, da Averroè, filofoso islamico, invece prende le distanze su alcune punti fondamentali.
2. Va ricordato che San Tommaso venne a conoscenza degli scritti di Aristotele proprio attraverso i filosofi arabi, e particolarmente da Avicenna e da Averroè.
Quest’ultimo era noto come il commentatore per antonomasia di Aristotele, tanto che Dante lo immortala nella Divina Commedia con queste parole: “Averroìs, che ‘‘l gran comento feo” (Inferno, IV, v. 144).
3. In particolare San Tommaso si stacca da Averroè sul problema dell’intelletto agente e cioè sulla capacità astrattiva e spirituale dell’uomo.
Mentre Averroè diceva che l’intelletto agente è unico per tutti, San Tommaso dice che ogni uomo nella sua anima possiede la capacità astrattiva, e cioè l’intelletto agente.
Con ciò san Tommaso pone le premesse della spiritualità e dell’immoralità dell’anima.
4. Su tale questione San Tommaso scrisse un opuscolo che porta questo titolo: “De unitate intellectus contra Averroistas”.
5. Inoltre San Tommaso non condivideva con Averroè la fede religiosa.
6. Nella Tabula aurea di Pietro da Bergamo che riprendere tutti i temi trattati da San Tommaso, quando si giunge ad Averroè si legge con parole tratte da San Tommaso: “Averrois, Commentator, fuit totius philosophiae destructor” (Il Commentatore, fu distruttore di tutta la filosofia).
Vengono poi forniti gli estremi di queste affermazioni.
7. Mi pare che quest’affermazione renda ragione di come mai Averroè venga dipinto disteso prono a terra, sotto piedi di San Tommaso.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo