Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
Il mio nome e’ Immacolata, sono una infermiera emigrata per lavoro in Germania. Qui ho a che fare con una altissima percentuale di cristiani protestanti, che spesso sono molto più preparati di me sui temi biblici. Mi è stato posto un quesito: perché la chiesa cattolica al momento della Comunione, offre il Corpo ma non il Sangue di Cristo, ovvero la Comunione ma non il Vino. Ho trovato diverse risposte, ovvero che il Corpo contiene già il Sangue, oppure che il Sangue fosse solo per gli apostoli, ma sono risposte che non mi convincono. Saprebbe Lei aiutarmi?
Ringrazio in anticipo e le auguro intanto una buona domenica. 


Risposta del sacerdote

Cara Immacolata,
1. i motivi che hanno portato la Chiesa latina ad amministrare la Santa Comunione solo sotto la specie del pane sono molto più semplici di quanto tu non possa immaginare.
Si era creato anzitutto il problema di portare la Santa Comunione agli ammalati.
Portarla anche sotto la specie del vino esponeva a pericoli di versamento e pertanto di profanazione.

2. C’era poi il problema di dare la Santa Comunione ai bambini, per i quali si riteneva sconveniente darla anche sotto la specie del vino, circa il quale molti sono al momento riluttanti.

3. Per gli adulti il diacono passava il calice di bocca in bocca. E questo evidentemente poteva essere di poco gradimento a non poche persone.
In altri posti ci si serviva di una cannula.
Altrove infine, come si fa ancora oggi nelle chiese orientali, si inzuppa la specie del pane nel calice e si somministra la Santa Comunione con un cucchiaino.
Infine in non pochi paesi vi era un’effettiva difficoltà a procurare il vino perché in alcune zone di questo mondo la vite non attecchisce.
Tutto questo portò a riservare solo al celebrante la facoltà di bere al calice.

3. Verso l’inizio del secolo XII andò gradualmente cessando in Occidente l’uso di comunicarsi sotto le due specie.
Ai motivi sopra riportati se ne aggiunsero altri: la maggiore  consapevolezza che dove è presente il Corpo del Signore per reale concomitanza vi è anche il suo Sangue, la sua Anima e la sua Divinità.
E anche il fatto che Gesù non disse “fate questo in memoria di me” solo la duplice consacrazione, ma dopo quella del pane: “«Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi»” (Lc 22,19-20).
Fu col concilio di Costanza del 1415 che si riservò solo ai sacerdoti di comunicarsi sotto le due specie.

4. Oggi però la Chiesa cattolica dà la possibilità di fare molto spesso la Comunione sotto le due specie, anche tutte le domeniche.
Si supera abbastanza facilmente il pericolo della caduta di gocce del Sangue di Cristo con l’intinzione della particola consacrata nel calice e porgendola poi sulla bocca dei fedeli.

5. Per i protestanti non sussistono i problemi dell’eventuale profanazione con la caduta di gocce.
Ai pastori protestanti manca la potestas ordinis. In altre parole manca ad essi la capacità di consacrare.
Per loro si tratta solo di un simbolo, contrariamente alle evidenti parole del Signore il quale non ha detto “questo è un segno o un simbolo del mio corpo”, ma “questo è il Mio Corpo”.
Addirittura nel testo greco manca anche la copula “è” per esprimere con maggiore forza che si tratta del Corpo e del Sangue del Signore.

Ti auguro un buon soggiorno in terra tedesca, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo