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Quesito

         Caro padre,
perché alcuni anziché dire “siamo testimoni di Dio” dicono “testimoni di Geova”?


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. poiché il secondo comandamento suona così: “Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano” (Es 20,7) gli ebrei evitavano del tutto di pronunciarne il nome per un timore superstizioso (J.L.Mc Kenzie, Dizionario biblico, p. 250).

2. Dio aveva rivelato il suo nome a Mosé dicendo di essere Iawhè (YHWH), che significa “Io sono”, o anche “Io sono quello che sono” oppure anche “Io sono colui che è”.
Per cui quando si trattava di pronunciare il nome di Iawhè (YHWH), che compare nell’Antico Testamento per 6823 volte, proprio in nome di quel timore superstizioso, lo sostituivano con altri nomi, come quello quelli di Eloim e Adonai.

3. Iawhè significa “Io sono”, conformemente a quanto Dio ha detto a Mosé. 
El o anche Eloim, nella forma plurale, significa Dio (lo si trova nell’Antico Testamento per 2550 volte).
Adonai (Aoa) significa Signore.

4. Ma si volle anche combinare le vocali di Iawhè (YHWH) con quelle di Adonai (Aoa). E così venne fuori l’ibrido Jeovah, da cui Geova, nome usato da coloro che tutti conosciamo.

5. Dicendo Geova probabilmente pensavano di essere risparmiati dalle punizioni previste per chi pronuncia invano il nome di Dio.
La parola Geova però non compare mai nella Sacra Scrittura.

6. Va notato però che Gesù in ebraico si dice Yeshuà o anche Yehoshuà e significa Dio salva. 
Nessuna meraviglia che in passato spiegando il nome di Gesù si dicesse che deriva dall’ebraico Geova o Geovà e significa “Dio salva”.

7. E così i nostri testimoni di Geova pensando di applicare questo nome soltanto a Dio, di fatto lo applicano a Gesù Cristo dichiarando implicitamente quello che essi negano apertamente e cioè che Gesù Cristo è Dio, il Dio che salva.

Ti benedico e ti ricordo nella preghiera, 
padre Angelo