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Quesito

Gentile Padre Angelo,
volevo chiedere: Ester, dell’omonimo libro biblico, è per i cattolici una persona storicamente esistita?
Il racconto di Ester è solo un insegnamento teologico, oppure è anche storico?
Grazie.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. non abbiamo motivi per negare a priori la storicità di Ester perché in Israele c’era la festa del Purim che era ricondotta proprio ad un evento storico in cui il popolo di Israele sentì la mano provvidenziale di Dio per il rovesciamento improvviso di una situazione di estremo pericolo.

2. La Bibbia di Gerusalemme a proposito di questo libro scrive: “Il libro di Ester ha un quadro storico definito: la città di Susa è descritta con precisione; sono ben ritratti alcuni costumi persiani; Assuero, trascrizione ebraica di Serse, è un personaggio conosciuto e il ritratto morale del re si armonizza con ciò che ne dice Erodoto”.
Erodoto è il grande storico greco, pagano.

3. Tuttavia, secondo la Bibbia di Gerusalemme “il decreto di Serse che comminava lo sterminio dei giudei che egli accetta di firmare, mal si accorda con la politica tollerante degli Achemenidi; ancor più inverosimile il fatto che abbia autorizzato il sacro massacro dei propri sudditi e che 75.000 persiani si siano lasciati uccidere senza resistenza”.

4. Marco Sales confuta con sicurezza queste obiezioni.
Scrive: “La Chiesa fu sempre persuasa che il libro di Ester narri una storia oggettivamente vera e reale tanto nell’insieme quanto nei particolari. 
Nessun cattolico sino ai tempi recenti ha mai dubitato di tale verità che del resto è ammessa anche da parecchi protestanti.
Esempio: che Assuero regnasse dall’India all’Etiopia viene confermato da Erodoto (VII, 9, 97- 98). (…).
Che i re persiani pubblicassero i loro decreti in varie lingue è dimostrato dalle iscrizioni cuneiformi di Naksh i Rusten e di Bisutun, ecc..
Nel testo ebraico l’autore distingue nettamente l’acropoli di Susa, dove abitava il re con la corte, dalla città dove abitava il popolo, parla con competenza della sala del trono, del palazzo del re, del palazzo delle donne, della separazione che esisteva tra la dimora reale e l’harem, dei vari cortili interni ed esterni, dei muri che li circondavano, dei giardini, ecc., cose tutte che gli scavi hanno confermato.
Si aggiunga ancora che i giudei celebravano ogni anno la festa dei Purim, a memoria dello scampato pericolo e che questa festa fin dal II secolo a.C. veniva chiamata il giorno di Mardocheo (2 Mac 15,37). Ora tutto questo suppone la realtà dei fatti narrati nel libro di Ester. (…).
Alcuni protestanti e razionalisti dicono che è impossibile che i giudei in un giorno abbiano ucciso 75.000 persiani senza essere impediti dai magistrati, anzi con il loro concorso ecc.. Eppure Mitridate in un regno molto meno esteso dell’impero persiano fece uccidere in un giorno 80.000 romani (Plutarco, Scylla 10). Tali stragi generali non furono rare in oriente, né può arrecare meraviglia che un re come Assuero abbia permesso un tale eccidio per compiacere la sua favorita. 
Le circostanze che accompagnarono il massacro trovano la loro spiegazione naturale negli usi e nelle superstizioni persiane, come si vedrà nelle note.

5. Marco Sales, circa la finalità del libro di Ester, scrive: “Il libro di Ester preso tutto insieme con le aggiunte del greco ha per fine di mostrare la speciale provvidenza di Dio verso Israele.
Anche nei pericoli più gravi e nei casi più disperati Dio salva il suo popolo che si umilia e ricorre con fiducia al suo aiuto.  
Tale fine viene chiaramente indicato il capitolo 10,l2-13 e coincide con quello del libro di Giuditta.
I due libri furono infatti principalmente destinati ai giudei dispersi in mezzo ai pagani per animarli a mantenersi fedeli nell’osservanza della legge, facendo loro vedere che Dio non aveva dimenticato le sue promesse.
Però si prescinde dalle aggiunte, il libro non può avere altro fine che quello di spiegare l’origine e il motivo della festa dei Purim.

Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo