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Quesito
Carissimo Padre Angelo,
Le scrivo questa e-mail perché desidero avere informazioni sulla bellissima preghiera alla Madonna.
Da un po’ di tempo ho deciso di recitare il Santo Rosario, una corona al giorno. Ogni volta che prego la Santissima Madre vengo colto da una grande gioia e mi sento come rinato. Ho deciso anche di tenere sempre con me la Corona del Rosario in tasca e, dopo aver chiesto il dono della castità, sono colto molto più di rado da tentazioni e pensieri impuri. Questo mi rende molto felice.
Tuttavia ho dei dubbi riguardo ad alcune questioni:
1) prima delle ultime preghiere, recito le Litanie Lauretane (come è indicato di fare). Faccio bene o esse sono riservate solo alla preghiera comunitaria?
2) posso comunque ottenere le grazie e il perdono che caratterizzano questa preghiera anche con una Corona al giorno?
3) recitando il Rosario, devo specificare a chi voglio donare le indulgenze ottenute?
4) se voglio donarle ad alcuni miei cari defunti che credo possano trovarsi in Purgatorio posso farlo anche se sono in peccato mortale?
La ringrazio in anticipo per le indicazioni che mi darà e Le assicuro il mio sostegno sotto forma di preghiera.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. non mi meraviglio di quello che provi quando ti accingi a recitare il Santo Rosario. È come se si verificasse di nuovo la visita di Maria a Santa Elisabetta, con l’unico cambio del destinatario della visita. Al posto di Elisabetta adesso ci sei tu, c’è ognuno di noi.
2. Ebbene, se Elisabetta appena udì il saluto di Maria fu colma di gioia e di Spirito Santo, come potrebbe succedere diversamente se tirando fuori la corona del Santo Rosario intendiamo esplicitamente rinnovare quel prodigio all’interno della nostra vita quotidiana?
Credo che sia anche per questo che padre Pio da Pietrelcina disse ai figli spirituali che gli chiedevano un testamento spirituale: “Amate e fate amare la Madonna. Recitate ogni giorno il Rosario”.
3. Forse qualcuno si potrebbe stupire che non abbia detto anzitutto: “Amate e fare amare Gesù Cristo”.
Ma padre Pio era consapevole che la Madonna non viene mai da sola. Porta sempre con sé la presenza di Gesù e dello Spirito Santo, come avvenne nel caso della visita ad Elisabetta.
Ed era pure consapevole che la Madonna è la via più breve per andare a Gesù e per ricevere Gesù.
4. Sono contento che tu abbia deciso anche di portare sempre con te la corona del Santo Rosario.
Mi permetto di ricordare ancora una volta che secondo il rituale delle benedizioni della corona del Rosario proprio dei domenicani chi porta con sé la corona benedetta riceve tre grazie:
– una crescente attrazione verso Dio;
– essere difesi sempre e dovunque dai nemici visibili e invisibili;
– si merita al termine dei nostri giorni di essere presentati davanti al tribunale di Dio dalla Madonna stessa che ci farà da avvocata.
5. Adesso passo alle domande di indole pratica che mi hai fatto.
Le litanie di per sé non fanno parte della preghiera del Rosario.
Ma si possono aggiungere tanto nella preghiera privata quanto in quella comunitaria.
6. Puoi dunque ricevere tutte le grazie e le indulgenze recitando semplicemente la corona del Santo Rosario.
Ma siccome per l’indulgenza plenaria è necessario pregare per le intenzioni del Santo Padre, alcuni dicono (e non è sbagliato) che si possono dedicare le litanie o/e la Salve Regina (anche la Salve Regina di per sé non fa parte della corona del Santo Rosario) a questo scopo, anche senza recitare un supplementare Pater, Ave e Gloria.
7. Recitando il Rosario puoi (non “devi”) specificare a chi intendi donare le indulgenze ottenute.
Diversamente lasci fare al Signore.
Oppure una volta per tutte puoi dire: per le anime del purgatorio e in particolare per i miei cari.
Puoi specificare ulteriormente quando ti interessa applicare la preghiera e l’indulgenza per un particolare defunto, soprattutto se la sua morte è recente.
Ti ringrazio della preghiera che fai per me, la ricambio di cuore e ti benedico.
Padre Angelo