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Quesito

Caro Padre,
mi chiamo Valerio e ho scritto pochi giorni fà.
Mi tormentano pensieri blasfemi che non vorrei mai pensare e sto trovando conforto nel vangelo.
Voglio sempre amare di più Gesù.
Non ho capito un passo del vangelo secondo Matteo che riporta queste parale di Gesù: “Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultéri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che rendono immondo l’uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l’uomo”.
Cosa vuol dire? Che quello che entra dalla bocca, cioè dalla mente è veniale e viene rigettato perché non lo dice il cuore? può essere il mio caso? il mio cuore non direbbe mai queste cose perché amo il nostro Signore..
attendo un consiglio..un abbraccio


Risposta del sacerdote

Caro Valerio,
la tua interpretazione del passo evangelico che si trova in Mt 15,17-20 è un pò tortuosa e mal applicata al tuo caso.
Il significato è più semplice.

1. il Signore sta parlando di cibi e anche di comportamenti che secondi i criteri degli antichi ebrei rendevano impuri, come ad esempio venire in contatto con cose toccate dai pagani, da gente che dagli ebrei era considerata contaminata o impura.

2. Il Signore dice: non sono questi toccamenti esteriori che rendono impura una persona, ma ciò che esce dal cuore impuro (qui per cuore s’intende la volontà).
Allora ciò che rende impura la persona è il peccato, ogni peccato: i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultéri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.

3. Dalle parole usate dal Signore sappiamo che anche le bestemmie possono inquinare la persona.
Tuttavia il Signore ha precisato: quelle che escono dal cuore. E per cuore s’intende la volontà.
Se pertanto la tua mente è tribolata da tanti pensieri blasfemi, ma con la tua volontà non vi aderisci affatto, anzi ne provi viva angustia, stai tranquillo: il tuo corpo, vale a dire la tua vita, non ne viene inquinato.
Potrei dire: la tua vita è tribolata a motivo di queste bestemmie interne, ma non inquinata.

Continua a chiedere al Signore la grazia di amarlo sempre più e di vivere per Lui.
È la grazia più bella che il Signore ti sta donando.
A questo scopo ti assicuro la mia preghiera.
Ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo