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Quesito
caro padre Angelo,
ho trovato lavoro alla libreria del Vescovado, come aiutante nei momenti di maggior lavoro della libreria. Per ora sono occupata solo al sabato e al lunedi mattina, ma mi è stato preannunciato che a dicembre dovrò stare in negozio anche la domenica. Io ho rifiutato di andare la domenica mattina, perchè non voglio rinunciare alla messa della mia comunità, ma per la libreria è indispensabile che io vada almeno al pomeriggio. Commetto peccato contro il comandamento di santificare la festa? Io ho accettato di lavorare lì perchè spero di collaborare a diffondere letture cattoliche tra la nostra gente, ma non voglio per questo andare contro la legge del Signore. Grazie per la sua risposta
Alessandra
Risposta del sacerdote
Cara Alessandra,
hai fatto bene a dire che almeno la domenica mattina te la vuoi tenere libera per partecipare all’eucaristia assieme alla tua comunità.
Tanto più che quelle sono le domeniche di Avvento, che costituiscono un “tempo forte” per la vita della Chiesa.
Purtroppo nella nostra società il tempo che prepara al Natale è diventato un tempo in cui si preparano i regali e si fanno gli acquisti. E c’è il rischio che anche noi credenti veniamo trascinati in questo vortice.
Mentre sarebbe molto più utile per tutti dedicarsi alla preghiera, alla riflessione, all’ascolto della Parola di Dio e della Sacra Predicazione. Questo sì che sarebbe un grande acquisto: diventare ricchi interiormente.
I tuoi datori di lavoro pensano che tanta gente può essere raggiunta proprio la domenica e ritengono che questo lavoro di carattere straordinario rientri in qualche modo in un’opera di carità. Se è così, non è andare contro la legge di Dio.
Vorrà dire che quello che non potrai fare in quel pomeriggio, lo farai in un altro. Non si tratta semplicemente di adempiere delle leggi, ma di foraggiare la tua anima.
Ti ringrazio della domanda, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo