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Quesito

caro padre Angelo,
io e mio marito non conoscevamo la promessa di Gesù relativa ai nove primi venerdì; da quest’estate prima ci è capitata in mano una immaginetta vecchissima che ne parla, poi ci sono stati proposti da una anziana conoscente, poi su internet abbiamo trovato una spiegazione esauriente: queste coincidenze ci sono sembrate un segno, un incoraggiamento di Gesù che nel suo Amore risponde al nostro desiderio di incontrarLo in Paradiso. Così abbiamo deciso di organizzarci per mettere in atto questa pratica.
La mia domanda è: trovo che ci sia contraddizione tra la grazia immensa promessa da Gesù, di fornire nell’ultima ora i mezzi per tornare in amicizia con Lui e fare una buona morte, e il fatto che nelle parrocchie non se ne parli (per lo meno in quelle dove abbiamo vissuto io e Davide) e non si incoraggino i fedeli ad approfittarne. Forse la teologia degli ultimi trent’anni ha constatato che la promessa dei nove venerdì non è efficace? Oppure essa è equivalente ad una qualsiasi altra forma di devozione?
Grazie per la sua attenzione
Alessandra


Risposta del sacerdote

Cara Alessandra,
Mi domandi come mai negli ultimi trent’anni nella vita pastorale non si sia insistito sulla pratica dei primi nove venerdì del mese.
I motivi sono tanti.
Anzitutto perché alcuni potevano credere che, osservando questa pratica in maniera quasi magica, si potessero sistemare per tutta la vita, vivendo poi da dissoluti.
In secondo luogo perché col ‘‘68 la contestazione e la desacralizzazione ha cercato di eliminare tutto ciò che è legato ad immagini e a sentimenti. Ma l’uomo, che è fatto anche di corpo, ha bisogno anche di immagini e soprattutto di sentimenti.
In terzo luogo perché la pratica, in quanto tale, non è fondata biblicamente ma su una rivelazione privata.
In quarto luogo, e forse questo è il motivo più importante, perché vi è una diminuzione generale della fede. Oggi è urgente far ritrovare la necessità di santificare la domenica. La pratica dei primi venerdì è una cosa che viene dopo.

Tuttavia noto che molti oggi, tra quelli che hanno ritrovato la fede e cercano di viverla in maniera intensa, non disprezzano questa pratica e danno alla giornata del venerdì, e in modo particolare al primo venerdì del mese, un significato penitenziale.
Sono certo che per te e per tuo marito sia stata una grazia aver scoperto questa devozione, che aiuta a conformarsi ai sentimenti di umiltà e di mitezza di nostro Signore, oltre che ad attirare molte grazie sulla vostra famiglia.
Papa Giovanni XXIII amava ricordare che, lo stesso giorno in cui nacque, il suo pro-zio, che era capofamiglia, lo prese tra le braccia, lo portò in Chiesa per il Battesimo e lo offrì al Sacro Cuore di Gesù.

Ti ringrazio, ti assicuro un ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo