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Caro Padre Angelo,
La ringrazio tanto per la risposta che mi ha dato sull’atto eroico.
Siamo nel mese di Giugno ed ancora faccio l’altalena (mi passi l’espressione) tra serenità e depressione. le scrivo da tanto tempo ormai e continuo a farlo perché mi fido tanto di lei. Padre, sa che sto cominciando a pensare che non me ne libererò più di questo scrupolo/tentazione (ormai non so più cosa sia!). Ho un qualcosa che sfida continuamente la mia fede, ormai lo sa. Ultimamente gli attacchi le basa sulle sue risposte, io la stimo moltissimo e mi fa soffrire che questa tentazione mi attacchi secondo le sue risposte, che io considero giustissime. Padre, le racconto cos’è successo:
Io ho praticamente setacciato il suo sito con le mie domande, cercando con il motore di ricerca (aprendo un inciso, complimenti ché è velocissimo e precisissimo) ed ho trovato varie domande sull’inferno e le sue risposte, ad una domanda (che era proprio la mia): “Come possono dei genitori soffrire sapendo che il loro figlio si trova all’inferno?” ho letto tutto attentamente… e li è successo… appena arrivai a: “Ugualmente in Paradiso, contemplando le sofferenze dei dannati, ci si compiace eternamente di esserne stati risparmiati in virtù del Sangue di Cristo (Cfr. Somma teologica, Supplemento, 94,3).” la mia tentazione (dicendolo con espressioni umane) iniziò a gridare: “AVEVO RAGIONE!!! Guarda… si compiacciono come per dire ‘Oh! Menomale che non siamo finiti come a lui’, e dimmi, Salvatore, come ti sembra tutto questo? Metti due persone che si amano tanto, e una volta nell’aldilà uno al paradiso e l’altra all’inferno, quella lo odia e quello si compiace di esser stato risparmiato senza pensare a come soffre quella persona? Dov’è finito l’amore reciproco che avevano?” Da li in poi, Reverendo, mi sono zittito. Non sapevo come rispondere a questa tentazione. Ho il cuore rotto, dice la verità? Veramente se due persone finiscono in posti diversi… il loro amore si annulla? Padre, non lo sopporterei.
Spero che lei mi illumini.


Carissimo,
1. andando in Paradiso si subisce una trasformazione.
Lì si ama come ama Dio, lì si vede tutto come vede Dio.

2. Vedremo quanto Dio ha fatto per ognuno per salvarlo fino alla fine.
E vedremo anche la chiusura e l’ostinazione totale fino alla fine di non lasciarsi amare da Dio.
L’inferno è questo: il rifiuto di essere amati da Dio e dal Cielo.

3. Dio non manda nessuno all’inferno, anzi fa il possibile fino alla fine e con un amore infinito per entrare nel cuore di ogni uomo.
Ma la libertà può essere usata male. Nel nostro caso viene usata per tenere Dio fuori dalla porta per sempre.

4. Giustamente il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che l’inferno è “auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati” (CCC 1033).
E dice anche che “morire in peccato mortale senza essersene pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta” (Ib.).

5. Venendo al tuo esempio: “Metti due persone che si amano tanto, e una volta nell’aldilà uno al paradiso e l’altra all’inferno, quella lo odia e quello si compiace di esser stato risparmiato senza pensare a come soffre quella persona? Dov’è finito l’amore reciproco che avevano?”.
Ti dirò che non è vero che chi è in Paradiso non pensa neanche a chi si trova all’inferno.
Ci pensa eccome.
Ma ormai vede tutto in un’altra ottica: vede l’amore infinito e premuroso di Gesù Cristo nei confronti di quella persona e vede anche l’ostinazione di quella persona di non lasciarsi amare da Cristo e da quelli che sono con Lui.
Vede dunque che uno dei due di là si è volontariamente separato e non vuole più essere amato dall’altro. È ostinato in questo e gli dice chiaramente: di te non ne voglio più sapere perché hai amato Gesù Cristo e continui ad amarlo con tutto il cuore.

6. Capisco che il nostro modo umano di esprimerci non è perfetto. Ma la sostanza è questa.
Alla tua finale domanda: “Dov’è finito l’amore reciproco che avevano?” rispondo: uno continua ad amare. Anzi continua ad amare con tutto il cuore.
L’altro invece ha cessato di amare e non vuole più essere amato.
Ripeto ancora: l’inferno è questo. È cessare di amare e non si vuole più essere amati da nessuno.

Mi auguro di averti illuminato.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo