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Quesito
Caro Padre Angelo,
nelle litanie domenicane e in un altro scritto ho letto una definizione delle Vergine quale "agnella di Dio", me la potrebbe spiegare da un punto di vista teologico? Io le ho dato, molto semplicemente, il significato di "colei che si offre volontariamente per fare la volontà di Dio",tanto piu’ che l’intima unione che ebbe con il Figlio, con lo Sposo e con Dio Padre, la portò anche a soffrire con il Cristo che pativa sulla Croce, come in una sorta di simbiosi.
Da un certo punto di vista si potrebbe dire che tutti noi potremmo essere agnelli, se ci rimettessimo al volere Divino, includendo in questo anche il nostro quotidiano agire per la salvezza di quelli che ci stanno accanto?
La saluto con tanto affetto
Maria
Risposta del sacerdote
Cara Maria,
è vero: nelle litanie dell’Ordine dell’domenicano si trova per tre volte l’espressione “Agnella di Dio” rivolta a Maria.
Ma questa espressione la usa anche la liturgia della Chiesa. Nell’ufficio delle letture del giovedì santo, in un passo tratto da Melitone di Sardi, si legge: “Egli è l’agnello che non apre bocca, egli è l’agnello ucciso, egli è nato da Maria, agnella senza macchia”.
Il concetto di agnello rimanda alla redenzione.
Nel tempio di Gerusalemme ogni giorno veniva offerto il sacrificio di un agnello in espiazione dei peccati del popolo. E lo si faceva come prefigurazione del sacrificio del vero Agnello che doveva venire.
I Santi Padri, mutuando da san Paolo il concetto che Cristo è il nuovo Adamo, hanno concluso che Maria è la nuova Eva nell’ordine della grazia.
Allora: come Gesù in quanto Redentore viene detto Agnello, così anche Maria è detta Agnella. E questo termine rimanda alla particolarissima cooperazione che Maria ha compiuto con l’opera della Redenzione di Cristo.
Già Sant’Agostino le attribuì la qualifica di “cooperatrice” della Redenzione (De Sancta Virginitate, 6), titolo che sottolinea l’azione congiunta e subordinata di Maria a Cristo Redentore.
Possiamo dire con certezza che i sentimenti di Maria ai piedi della croce erano del tutto conformi a quello dell’Agnello di Dio appeso alla croce.
I domenicani, lodando Maria come Agnella di Dio, sono stimolati a ricordare che le anime si guadagnano partecipando al mistero della croce, insieme con Gesù e con Maria.
Ti ringrazio del quesito, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo