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Quesito

salve padre,
ho letto su internet a proposito della canonizzazione di un santo nel passato.
Nel primo millennio, il culto dei santi era gestito direttamente dalle chiese locali e dai vescovi diocesani, che di propria iniziativa autorizzavano le manifestazioni di culto in occasione degli anniversari di morte (dies natalis, giorno di nascita in cui il santo ‘nasceva’ al cielo) o di altre ricorrenze (traslazione di reliquie, patrocinio dei santi durante calamità o invasioni, ecc.).
Il papa Alessandro III, nel XII secolo, rivendicò a sé il potere di riconoscere una persona come santo al fine di mantenere una uniformità di culto in tutta la Cristianità. Tale norma fu poi confermata da Gregorio IX nel 1234."
Adesso il papa e tutto il processo garantisce che la canonizzazione di un santo sia infallibile. Ma dal momento che il vescovo da solo (se non è quello di Roma che parla ex cattedra) non è infallibile, allora non si può dire con sicurezza che una persona era veramente santa.
Come sempre, grazie per le sue risposte.
La ricorderò nella preghiera.
Luca


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
l’infallibilità che gode il papa, la possiede innanzitutto il popolo di Dio.
La Lumen Gentium del Vaticano II dice: “Questa infallibilità, della quale il divino Redentore volle provveduta la sua Chiesa nel definire la dottrina della fede e della morale, si estende tanto, quanto il deposito della divina Rivelazione, che deve essere gelosamente custodito e fedelmente esposto.
Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di tutti i fedeli che conferma nella fede i suoi fratelli (cfr. Lc 22,32), sancisce con atto definitivo una dottrina riguardante la fede e la morale” (LG 25).
Come vedi, l’infallibilità del Papa non è sopra la Chiesa, ma è l’infallibilità della Chiesa che si esprime innanzitutto nel Papa e poi nel collegio episcopale, cum Petro et sub Petro (con Pietro e sotto la guida di Pietro).
Per questo anticamente, ma ancor, oggi si dice: Vox populi, vox Dei (la voce del popolo è la voce di Dio).
Va da sé che non c’è il popolo di Dio riunito se non sotto la guida dei legittimi pastori, e innanzitutto sotto la guida di Pietro, al quale Cristo ha dato il potere di pascere gli agnelli (gli altri vescovi) e le pecorelle (fedeli).

Ti saluto, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo