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Festa della Conversione di San Paolo
Goa, India, 25 gennaio 2023
Prot n. 50/22/677 Giubileo di San Tommaso d’Aquino
Cari fratelli e sorelle della Famiglia Domenicana,
celebriamo il 7° centenario della canonizzazione del nostro stimato fratello San Tommaso d’Aquino, Dottore della Chiesa, il 18 luglio 2023 e il 750° anniversario della sua morte il 7 marzo 2024. Ricordiamo con gratitudine che nel 1974 San Paolo VI scrisse la Lettera Apostolica Lumen Ecclesiae per commemorare il 7° centenario della morte del Dottore Angelico.
Per accendere ulteriormente il nostro spirito di gratitudine verso il Signore, datore di tutte le grazie, abbiamo chiesto alla Santa Sede la concessione dell’indulgenza plenaria (si veda il rescritto allegato) per i fedeli adeguatamente disposti che parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche organizzate dalla Famiglia domenicana nelle nostre chiese e scuole nelle importanti occasioni del giubileo della canonizzazione e della morte di San Tommaso d’Aquino, e per i fedeli che si recheranno in pellegrinaggio nelle chiese, nei santuari e negli oratori sotto il suo patrocinio. Le celebrazioni del doppio giubileo si terranno dal 28 gennaio 2023 al 28 gennaio 2025. Vi preghiamo di fornire le necessarie catechesi sul significato dell’indulgenza e sulle condizioni prescritte dalla Santa Madre Chiesa per una sua degna accoglienza.
Come Dottore della Chiesa, San Tommaso rimane un eccellente modello e maestro per noi, anche oggi. Come notava San Paolo VI, il Dottore Angelico concepiva “il rapporto tra l’intero ordine creato e l’ordine delle verità religiose e specialmente del messaggio cristiano” non in termini di opposizione ma di una certa armonia ordinata: “Siccome infatti la grazia non distrugge la natura, ma la perfeziona, la ragione deve servire alla fede, come anche l’inclinazione naturale della volontà asseconda la carità” (Summa Theologiae, I, q. 1, a. 8, ad 2.). Inoltre, nella costante fedeltà a San Domenico, che parlava con Dio (preghiera) o di Dio (predicazione), Tommaso enuncia un modo per tenere in tensione feconda la dimensione contemplativa (studio e preghiera comune) e quella apostolica della nostra vita domenicana: “Come infatti illuminare è più che risplendere soltanto, così comunicare agli altri le verità contemplate è più che contemplare soltanto” (Summa Theologiae, II-II, q 188, a. 6.) . Memori di questa importante dimensione della spiritualità domenicana, i nostri capitoli generali ci hanno ricordato di mantenere sempre l’armonia e la sinergia tra la nostra vita e la missione domenicana.
Che la celebrazione del doppio giubileo nella vita di San Tommaso ci spinga a servire Dio e la Chiesa con grande dedizione e profonda umiltà – disse a Reginaldo – “mihi videtur ut palea – tutto ciò che ho scritto mi sembra paglia”; e a non cercare alcuna ricompensa in questo mondo se non quella di essere con Dio – Domine, non nisi Te, “Signore, nient’altro che te”.
P. Gerard Francisco Timoner III, OP
Maestro dell’Ordine
traduzione non ufficiale a cura dello staff degli amici domenicani l’originale in lingua inglese si trova a questo link