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Quesito
Salve Padre Angelo,
sono di nuovo io …, le volevo dire che dopo tanti mesi di difficoltà ho superato il peccato della lussuria, probabilmente è presto per cantare vittoria ma ormai non sento più la necessità di fare quelle cose brutte, forse con le sue preghiere mi ha aiutato e per questo lo ringrazio, magari poche volte può esserci la tentazione ma cerco di allontanarla pensando immediatamente ad altro.
Le dico anche che questo passo è avvenuto grazie alla Santa Messa quotidiana, prendendo ogni santo giorno il Santo Corpo di Gesù Cristo, parlando con il mio sacerdote di fiducia, recitando Rosario e varie preghiere durante tutta la giornata, e stando almeno 15 minuti a ringraziare il Signore dopo la Messa. Però ovviamente ricordo ogni giorno a me stesso che non si deve abbassare la guardia perché il nemico ci gira attorno come un leone ruggente, perseverare nella preghiera, nella fede, nella speranza e nella carità, purtroppo alcune volte mi sento “stanco” di pregare, però appena finisco di parlare con Gesù, mi sento diverso.
Diciamo però che è arrivato un altro ostacolo, i pensieri, so che nel vostro sito ci sono tante risposte su questo argomento, ma io con la mia ignoranza non riesco a capire quando commetto peccato, io come qualsiasi altro Cristiano non vorrei mai pensare a queste cose, pensieri anche blasfemi, mai penserei una cosa del genere, ma ci sono, qualche volta arrivano e io cercando di non pensarci ci ripenso ancora di più, e lì rifletto e mi faccio mille problemi, e ogni giorno quando entro in chiesa penso se sono veramente in stato di grazia per andare a prendere la comunione.
Ho riferito questo anche al mio sacerdote ma ha detto di non dar retta a questi pensieri perché provengono da quell’altro, e di stare tranquillo.
Io ogni giorno prego con Rosario, Corona Angelica, e altre preghiere, e la mia giornata deve essere piena di preghiera per stare bene, mi sono reso conto di questo quando sono stato fuori per tante ore e non ho potuto pregare, ho scoperto poco tempo fa la Liturgia delle Ore, che tra poco inizierò, dovrei solo comprendere meglio come si svolge il tutto, detto questo la ringrazio per tutte le preghiere che ha fatto per me e per tutti gli aiuti che date ogni santo giorno a tante persone.
Pregherò per lei Padre Angelo, che Dio la benedica!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sì, è troppo presto per cantare vittoria. Ma intanto hai ricevuto dal cielo un messaggio che dice così: è possibile essere casti.
Non soltanto è possibile, ma è anche bello!
2. Sono contento, anzi contentissimo, per come sta procedendo la tua vita spirituale.
L’Eucaristia quotidiana con la Santa Comunione e soprattutto lo stare con il Signore dopo averlo ricevuto nel cuore è la cosa più preziosa e più santificante.
3. Presso gli antichi orientali poter sedere alla mensa di un grande era la stessa cosa che essere elevati al suo medesimo potere.
Ne troviamo una conferma indiretta nella vicenda di Giuseppe il patriarca in riferimento ai suoi fratelli.
Quando vennero per la seconda volta in Egitto portando con sé anche l’ultimo fratello, Beniamino, “ordinò: «Servite il pasto». Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte” (Gn 43,31-32).
Se i suoi fratelli avessero consumato il pasto al medesimo tavolo avrebbero ricevuto il medesimo potere. Invece no, rimasero certamente privilegiati, ma non con il medesimo potere del fratello.
4. Ne troviamo una conferma diretta invece nel caso di Aman, che era stato invitato a pranzo dal re e dalla regina Ester.
A motivo di questo invito, si legge che “uscì dal re contento, euforico” (Est 5,9).
E quando tornò a casa disse alla moglie: “Al banchetto la regina non ha invitato altri che me insieme al re, e io sono invitato per domani” (Est 5,12).
In questo caso acquisiva poteri regali.
5. Ciò significa che quando siamo invitati alla Santa Comunione e ci accostiamo alla stessa mensa del Padrone di questo mondo, veniamo in qualche modo elevati alla sua dignità.
Un autore spirituale, proprio appoggiandosi su questo convincimento, ha detto che dopo che noi abbiamo espresso a Dio le nostre richieste al tempo della Comunione, Dio non può più a governare il mondo senza tenere nel debito conto la nostra preghiera.
Se la nostra preghiera è secondo la sua volontà, prima o poi la condurrà a compimento.
Ti esorto dunque a continuare così, a stare 15 minuti con il Signore.
6. Se vuoi un consiglio, vivi la tua vita di preghiera durante la giornata come un prolungamento della Santa Comunione, come uno che parla continuando a stare seduto alla medesima mensa del Padrone del mondo, il Nostro Signore Gesù Cristo.
Tra le varie richieste, ci sia anche questa: che il Signore per l’intercessione della Madonna conservi casto il tuo corpo e pura la tua mente.
Sono certo che questa grazia ti verrà accordata perché quando chiediamo cose sante e ci disponiamo ad accoglierle sicuramente ci vengono date.
7. Sui pensieri blasfemi che ti assediano hai già letto parecchio nel nostro sito e hai ricevuto anche conforto da parte del tuo confessore.
Aggiungo soltanto che il Signore permette tutto questo per allenarti nel combattimento.
In quest’assedio il tuo rifiuto si moltiplica con una forza sempre più grande.
E così, i demoni che pensavano di poter vincere, se ne escono ulteriormente umiliati considerando che le loro tentazioni ottengono l’effetto contrario.
In questo senso Nostro Signore ha detto a Santa Caterina che anche i demoni sono suoi ministri.
8. Sono contento che tu abbia scoperto la Liturgia delle Ore.
È una preghiera diversa dalle altre perché mentre nelle altre preghiere preghi soprattutto per le tue intenzioni, qui invece preghi con la Chiesa e per la Chiesa.
Anzi, è la preghiera di Cristo che viene perpetuata nel tempo dalla Chiesa perché Cristo pregava con i salmi. E i salmi vengono compresi solo in riferimento a Cristo.
Quando pregherai con la Liturgia delle Ore ravviva questa consapevolezza e recita i salmi come li recitava Santa Caterina da Siena: li recitava insieme con Cristo, che passeggiava con lei come due fratelli di religione. Lei recitava un versetto e Cristo rispondeva con l’altro.
Quando poi arrivava al Gloria al Padre, Santa Caterina inchinandosi devotamente verso Gesù diceva: “Gloria al Padre e a Te e allo Spirito Santo”.
Tu nella recita comune dì pure il Gloria al Padre nella forma tradizionale.
Ma dall’interno del tuo cuore puoi fare quanto faceva Santa Caterina.
Ti ringrazio di cuore per la preghiera che fai per me. Volentieri ti assicuro la mia e ti benedico.
Padre Angelo