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Quesito
Caro Padre Angelo,
da qualche giorno ho iniziato a visitare il vs. sito, e mi ha molto aiutato alla preparazione di temi biblici.
Sono Sergio P., faccio parte di una comunità catecumenale, e, presentando alcuni temi su "MARIA" è sorto un dubbio.
La vergine Maria, conosceva nel suo intimo il mistero di Cristo, cioè, quello che Suo figlio avrebbe subito, o, meditando nel suo cuore, osservava quello che di straordinario avveniva intorno a Lui? Le sarei grato se volesse rispondermi in privato.
Grazie, la pace di Cristo risorto.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la Madonna non conosceva quello che Gesù passava nel suo cuore nel medesimo modo in cui Gesù leggeva direttamente nel suo.
Gesù, come uomo, aveva la visione beatifica. Ciò significa che con la sua mente umana vedeva direttamente nella mente di Dio tutto quello che c’era nella mente e nel cuore di ogni uomo.
La Madonna non ha avuto, secondo la sentenza comune dei teologi, la visione beatifica in questo mondo.
Del resto il Concilio Vaticano II nella Lumen gentium ci ricorda che la Madonna peregrinò nella fede.
Ora la fede ha come oggetto realtà non manifeste.
Per questo Cristo, proprio perché godeva della visione beatifica, non ha avuto la fede.
La Madonna invece sì, l’ha avuta, e la Chiesa ce la presenta come modello di fede.
2. Tuttavia la Sacra Scrittura ci ricorda che la Madonna è stata definita all’Angelo: “Piena di grazia”.
E se la grazia opera attraverso le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo, dobbiamo concludere che la Madonna ha goduto come nessun altro santo in maniera così eccellente dei quattro doni dello Spirito Santo che illuminano direttamente o di riflesso l’intelligenza: l’intelletto, la sapienza, la scienza e il consiglio.
3. Soprattutto mediante l’intelletto la Madonna aveva l’intelligenza delle Scritture: conosceva meglio di qualsiasi altro rabbino del suo tempo chi sarebbe stato il Messia e quale la sua opera.
Proprio perché ne conosceva l’identità: “Sarà chiamato consigliere ammirabile, Dio forte, Padre per sempre e principe della pace (Is 9,5), si sente indegna di correre verso la maternità del Messia come facevano le altre ragazze in Israele e concepisce il desiderio di mettersi da parte, di rimanere vergine e di questo desiderio ne fa partecipe anche il suo sposo, san Giuseppe.
4. Conosca l’opera del Messia, quella descritta profeticamente da Isaia nel capitolo 53: “Disprezzato e reietto dagli uomini, ?uomo dei dolori che ben conosce il patire, ?come uno davanti al quale ci si copre la faccia, ?era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. ?Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, ?si è addossato i nostri dolori ?e noi lo giudicavamo castigato, ?percosso da Dio e umiliato. ?Egli è stato trafitto per i nostri delitti, ?schiacciato per le nostre iniquità. ?Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; ?per le sue piaghe noi siamo stati guariti. ?Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ?ognuno di noi seguiva la sua strada; ?il Signore fece ricadere su di lui ?l’iniquità di noi tutti. ?Maltrattato, si lasciò umiliare ?e non aprì la sua bocca; ?era come agnello condotto al macello, ?come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, ?e non aprì la sua bocca” (Is 53,3-7).
5. La Madonna sapeva che Gesù era perfettamente cosciente della sua vocazione e di come avrebbe attuato la redenzione.
Sapeva, prima ancora che ce lo ricordasse l’Autore dell’Imitazione di Cristo, che tutta la vita di Gesù è stata croce e martirio, perché Cristo, fin dal primo istante del suo concepimento, insieme con la visione beatifica, aveva anche la perfetta conoscenza della sua passione e morte e il dolore dei peccati di tutti gli uomini, singolarmente intesi.
6. Maria era dunque consapevole del mistero che si realizzava nel Cuore di suo Figlio. Non vedeva tutto chiaramente, come nella visione, ma l’intuizione era perfetta e costante.
Un bel canto della liturgia della Chiesa (Io vorrei tanto sapere da Te…”) esprime questi sentimenti della Madonna con le seguenti parole:
“Io vorrei tanto sapere da Te?se quand’era bambino?Tu gli hai spiegato che cosa?sarebbe successo di Lui.?E quante volte anche Tu di nascosto?piangevi, oh Madre,?quando sentivi che presto?l’avrebbero ucciso per noi.??
Io Ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi,?io benedico il coraggio di vivere sola con Lui.?Ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,?per ogni figlio dell’uomo che muore Ti prego così”.
Chio ha scritto queste parole ha intuito quello che è passato del cuore di Maria.
Anche per questo dolore che portava nel cuore ha partecipato in maniera singolare al mistero della Redenzione di Cristo.
Partecipare in maniera singolare non significa soltanto in maniera molto alta, ma più alta della maniera di tutti i santi messi insieme, nello stesso mondo in cui la sua santità è stata più alta di quella di tutti gli angeli e i santi messi insieme.
Come vedi, tocchiamo della verità molto alte che ci riempiono di amore e di devozione verso la Madre di Dio.
La auguro con tutto il cuore a te e anche a tutti i nostri visitatori.
Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo