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Quesito
Gentilissimo Padre Angelo,
pur essendo stato abolito ufficialmente nel 1966, dopo il Concilio Vaticano II, nel cosidetto Index librorum prohibitorum sono stati inseriti anche alcuni autori contemporanei. Le mie perplessità sono le seguenti:
1) E’ possibile per un cristiano battezzato leggere alcuni di questi testi senza commettere colpa grave?
2) L’abolizione dell’ "Indice" rende automaticamente lecita la lettura dei testi in esso inseriti? MI rendo conto, ovviamente, che il discernimento ed il buon senso debbano comunque sempre prevalere, altrimenti ogni tipo di "espressione artistica", anche la più sconcia, sarebbe lecita.
2) Mi piacerebbe affrontare in particolare la lettura dell’ "Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta, la famosa mistica cattolica casertana. La sua opera è stata inserita nel suddetto indice nel 1959. Posso farlo?
La ringrazio per la Sua cortesia e la ricordo al Signore per il proseguimento della Sua opera di evangelizzazione.
Alessandro
Risposta del sacerdote
Caro Alessandro,
1. Rileggo insieme con te il decreto sull’Abolizione dell’Indice dei libri proibiti, perché alla sua luce troviamo la risposta anche alle tue domande.
2. Ecco il decreto del 14 giugno 1966, firmato dal Card. A. Ottaviani:
“Dopo la lettera apostolica Integrae servandae data in forma di motu proprio il 7 dicembre 1965, non poche richieste sono pervenute alla santa sede per conoscere ‘‘la sorte dell’indice dei libri proibiti sin qui tenuto dalla chiesa per salvaguardare, secondo il mandato divino, l’integrità della fede e dei costumi.
Per rispondere alle suindicate domande, questa congregazione per la dottrina della fede, dopo aver interrogato il beatissimo Padre, comunica che l’Indice rimane moralmente impegnativo, in quanto ammonisce la coscienza dei cristiani a guardarsi, per una esigenza che scaturisce dallo stesso diritto naturale, da quegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi; ma in pari tempo avverte che esso non ha più la forza di legge ecclesiastica con le annesse censure.
Pertanto la chiesa confida nella matura coscienza dei fedeli, soprattutto degli autori e degli editori cattolici e di coloro che si occupano della educazione dei giovani. Ripone la sua più ferma speranza nella sollecitudine vigile dei singoli ordinari e delle conferenze episcopali, cui spetta il diritto e il dovere di esaminare e anche di prevenire la pubblicazione di libri nocivi e, qualora si dia il caso, di riprenderne gli autori e di ammonirli.
La congregazione per la dottrina della fede, secondo lo spirito della lettera apostolica Integrae servandae e dei decreti del Concilio Vaticano Il, si pone a piena disposizione, in quanto sia necessario, degli ordinari, per aiutare la loro solerzia nel vagliare le opere pubblicate, nel promuovere la sana cultura in opposizione a quella insidiosa, in stretto contatto con gli istituti e le università ecclesiastiche.
Qualora, poi comunque rese pubbliche, emergessero dottrine e opinioni contrarie ai principi della fede e della morale e loro autori, benevolmente invitati a correggerle, non vogliano provvedere, la santa sede userà del suo diritto-dovere di riprovare pubblicamente tali scritti, per provvedere con proporzionata fermezza al bene delle anime.
Si provvederà pertanto, in modo adeguato, a che sia data notizia ai fedeli, circa il giudizio della chiesa sulle opere pubblicate”
3. Alla luce di questo decreto ecco le risposte alle tue domande:
1) E’ possibile per un cristiano battezzato leggere alcuni di questi testi senza commettere colpa grave?
Abbiamo sentito che l’Indice, anche se abolito, è moralmente impegnativo.
La gravità del peccato si desumerà dalla preparazione e dalle cautele impiegate in tale lettura.
2) L’abolizione dell’"Indice" rende automaticamente lecita la lettura dei testi in esso inseriti?
No, alla luce di quanto abbiamo appena letto.
3) Mi piacerebbe affrontare in particolare la lettura dell’"Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta, la famosa mistica cattolica casertana. La sua opera è stata inserita nel suddetto indice nel 1959. Posso farlo?
A questa domanda devo rispondere in maniera più diffusa.
4. Abbiamo una lettera del Card. Ratzinger mandata al card. Siri, arcivescovo di Genova in cui si legge:
“SACRA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Prot. N.144/58 Roma, 31 gennaio 1985
Eminenza Reverendissima,
…In merito mi pregio significare all’Eminenza vostra … che effettivamente l’Opera in parola fu posta all’Indice il 16 Dicembre 1959…
Avendo poi ritenuto lecita la stampa e diffusione dell’Opera in oggetto, dopo avvenuta l’abrogazione dell’Indice, sempre su l’Osservatore Romano (15 giugno 1966) si fece presente quanto pubblicato su A.A.S. (1966) che, benché abolito, l’‘‘Index’ conservava ‘‘tutto il suo valore morale’ per cui non si ritiene opportuna la diffusione e raccomandazione di un’Opera la cui condanna non fu presa alla leggera ma dopo ponderate motivazioni al fine di neutralizzare i danni che tale pubblicazione può arrecare ai fedeli più sprovveduti”.
Mi pare che sia tutto chiaro: il card. Ratzinger dice “Avendo poi ritenuto lecita la stampa e diffusione dell’Opera in oggetto”. Dunque non esiste più alcuna proibizione giuridica.
Rimane il pericolo per i fedeli più sprovveduti che potrebbero riceverne dei danni. Qualcuno potrebbe prendere le parole della Valtorta come Parola di Dio e magari metterle al di sopra dei Vangeli.
I Vangeli sono Parola del Signore e ogni parola di quei testi è Parola che comunica vita eterna.
Gli scritti della Valtorta sono parola umana, edificante senza dubbio, ma parola umana.
5. In ogni caso, non mi pare che tu sia sprovveduto, dal momento che sai anche dell’esistenza dell’Indice dei libri proibiti.
Pertanto ti dico di leggerli pure. Ne trarrai profitto. Questo lo dico anche in base alla mia esperienza pastorale: so che molti ne hanno tratto e ne traggono giovamento.
Ti ringrazio per la preghiera assicurata.
La ricambio volentieri e ti benedico.
Padre Angelo