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Quesito

Buona sera Padre Angelo
Come sta? Spero bene, innanzitutto Buona Festa della Ns. meravigliosa Santa Rosa da Lima.
Le scrivo per chiedere delucidazioni in merito al famoso gesto di pace che viene fatto durante la Messa: è obbligatorio per i fedeli? Perché viene fatto? 
Ringrazio anticipatamente 
Cordiali saluti 
Dio la benedica sempre e la Vergine la custodisca.
Sabina


Risposta del sacerdote

Cara Sabina,
1. il gesto della pace è presente nella liturgia fin dai primissimi tempi della Chiesa.
Fu collocato inizialmente prima della liturgia eucaristica, a conclusione della liturgia della parola.
San Giustino scrive: “Finita la preghiera (dei fedeli), ci salutiamo con un bacio” (Apologia prima, 65,2).

2. Il bacio della pace era considerato come il sigillo dell’orazione, della preghiera dei fedeli, fatta con un cuore solo e con un’anima sola. Così dice Tertulliano (De oratione, 18).
Teodoro di Mopsuestia in una sua omelia dice: “Occorre prima di accostarsi ai misteri della liturgia, osservare la prescrizione e darci la pace, che non è solo una professione di carità, ma è un incitamento a sradicare ogni inimicizia contro un nostro fratello di fede… solo così si può presentare la propria offerta (cfr Mt 5,23-24)” (Omelia 15,40-41).

3. Tra la fine del IV secolo e l’inizio del V, la pace viene collocata dopo la preghiera eucaristica, come segno di approvazione e di assenso dell’assemblea a quanto si è compiuto nella celebrazione dei sacri misteri.
Il gesto quindi è legato più a quanto precede (la preghiera eucaristica) che non a quanto segue (la Comunione).

4. Nel 416 Papa Innocenzo I in uno scritto indirizzato a Decenzio, vescovo di Gubbio, sostiene che il gesto della pace deve essere dato dopo la preghiera eucaristica, come suo compimento: “Tu, Decenzio, asserisci che alcuni comandano al popolo la pace, poiché i sacerdoti se la scambiano tra loro, prima che siano compiuti i misteri, mentre la pace deve essere necessariamente comandata dopo tutte le altre cose, che qui non devo indicare in modo che consti che il popolo abbia prestato consenso a ciò che si compie ed è celebrato nella Chiesa, e si dimostri con il segno conclusivo della pace che tutto è finito” (Lettera 25 a Decenzio, 1,4).

5. In Africa, al tempo di Sant’Agostino (fine IV secolo e inizio del V secolo) il gesto della pace è posto dopo il Padre nostro e prima della Comunione: “Dopo aver fatto la santificazione, diciamo l’orazione del Signore.
E dopo che si dice la pace sia con voi i cristiani si scambiano un bacio santo” (Sant’Agostino, Sermone 227).

6. I Santi Padri spiegano nelle loro catechesi il significato simbolico di questo bacio: i fedeli si scambiano il dono che hanno ricevuto da Dio, lo spirito della pace e della santità che ci rende uno in Cristo e ci abilita all’offerta del sacrificio eucaristico.

7. Si legge in un’omelia di Narsai, teologo e scrittore siro del VI secolo: “I cristiani si baciano con il bacio santo. È segno di pace. Ciò che le labbra manifestano, dovrebbe realizzarsi nella propria coscienza. Ciò significa: come le tue labbra si avvicinano alle labbra del tuo fratello, così il tuo cuore non dovrà allontanarsi dal suo. 
Occorre che chi dà la pace al fratello nella Chiesa purifichi il proprio cuore da ogni rancore, passione e cupidigia. È la pace nella quale saranno riconciliati gli angeli e gli uomini nel giorno in cui lo Sposo glorioso tornerà a giudicare tutte le cose.
È la pace in cui non vi è odio né inganno, ma che è tutta luce e amore perfetto.
Beato chi dà la pace al proprio fratello con amore, perché riceve una pace perfetta nella sua coscienza.
È il nome di Cristo che dà a tutti la pace, perché è lui che ha stabilito la pace fra le creature terrestri e gli esseri celesti. 
Beato chi rasserena il proprio cuore nella Messa, perché tutti i suoi peccati e le sue azioni odiose vi saranno perdonati” (Omelia 17).

8. Va detto tuttavia che questo è solo un segno perché può essere fatto in un modo o nell’altro, anche con un semplice inchino come si è imparato a fare durante l’epidemia del COVID. 
Potrebbe anche non essere fatto perché il Rituale della Messa dice di scambiarsi il segno della pace secondo l’opportunità.
Pertanto ciò che è essenziale e indispensabile è la pace della coscienza. Ma essa è tale se si è in comunione con tutti.

Ti ringrazio per il riferimento “alla nostra meravigliosa Santa Rosa da Lima”, domenicana, primo fiore di santità sbocciato nell’America latina.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo