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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
– Concilio di Firenze, 1442: “(La Chiesa Romana) Crede fermamente, confessa e predica che nessuno di quelli che sono fuori della chiesa cattolica, non solo pagani, ma anche Giudei o eretici e scismatici, possano acquistar la vita eterna, ma che andranno nel fuoco eterno, preparato per il demonio e per i suoi angeli” (DS 1351).
– Bolla Unam sanctam di Bonifacio VIII, A.D.1302: “Per la salvezza è necessaria la sottomissione al papa romano” (DS 875).
Come conciliare ciò che ho riportato sopra con la possibilità che non-cattolici e non-battezzati vengano salvati? A me l’unica spiegazione che viene in mente è che entrambi i testi si riferiscano solo a coloro che con piena avvertenza abbandonano la fede cattolica.
La ricordo nella preghiera e la saluto cordialmente.
Michele


Risposta del sacerdote

Caro Michele,
le due citazioni che mi hai riportato sono esatte e sono vere.
Ma vanno intese bene.

1. Va ricordato anzitutto che il battesimo è di necessità di salvezza, perché Cristo ha detto: “Chi non nasce da acqua e da Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,15).
Il motivo: la salvezza non consiste semplicemente nell’entrare in un bene di ordine naturale, come nel paradiso terrestre, ma nell’entrare in Dio, che è di ordine soprannaturale.
A questo ordine soprannaturale è necessario esservi proporzionati mediante la grazia.

2. La grazia viene data ordinariamente nei sacramenti.
Ma Dio la comunica anche per vie straordinarie, note a lui solo.
E certamente la comunica, perché Lui stesso per bocca di Paolo ha detto che “vuole che tutti gli uomini siano salvi” (1 Tm 2,4).
E se vuole che tutti, anche quelli che non hanno mai sentito il suo annunzio, si salvino, significa che a tutti – per vie segrete – comunica questa linfa spirituale che è la grazia.

3. Sulla necessità della Chiesa per potersi salvare è necessario fare una precisazione: si distingue tra anima e corpo della chiesa.
Fanno parte del corpo della Chiesa tutti coloro che sono battezzati.
Certo, è importante far parte del corpo della Chiesa, perché le vie ordinarie della grazia passano attraverso i sacramenti della Chiesa.
E poiché i sacramenti comunicano la grazia se sono celebrati da ministri che hanno il potere sacro (ad eccezione del Battesimo) e sono soggetti a Pietro come capo visibile del corpo della Chiesa, si comprende anche l’affermazione di Bonifacio VIII.

4. Ma non è sufficiente far parte del corpo della Chiesa per salvarsi. Uno potrebbe starvi dentro come morto, privo della grazia.
E allora per quanti sacramenti uno riceva, se non è pentito dei suoi peccati e non è unito vitalmente a Cristo mediante la grazia, non si salva. In questo senso Gesù ha detto: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità” (Mt 7 21-23).
Pertanto per salvarsi non è sufficiente far parte del corpo della Chiesa.

5. Si è veramente uniti a Cristo e ci si trova nella possibilità di salvarsi quando si vive in grazia, che è quella realtà soprannaturale che permette alla linfa divina di Cristo di scorrere in noi, di purificarci e di santificarci.
Come già ho detto, la sua grazia Cristo la dona anche fuori dei sacramenti, attraverso vie segrete.
Chi vive in grazia, a qualunque religione appartenga, fa parte dell’anima della Chiesa.
E per la salvezza,se non è sufficiente far parte del corpo della Chiesa, è invece assolutamente necessario far parte della sua anima.

6. L’affermazione di Bonifacio VIII “per la salvezza è necessaria la sottomissione al papa romano” va intesa per quelli che sanno che Cristo ha messo come capo visibile della sua Chiesa il pontefice romano.
Gli altri si salvano in virtù della loro buona fede, nel senso che se sapessero che Cristo ha posto il papa come capo visibile della Chiesa senza dubbio vi aderirebbero.

Ti ringrazio del ricordo nella preghiera e dei cordiali saluti, che volentieri ricambio aggiungendovi la benedizione.
Padre Angelo