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Quesito

Gent.mo p. Angelo,
lettore assiduo della sua rubrica, desidero trasmetterle alcune affermazioni del mio parroco che mi hanno lasciato perplesso:
che l’uomo sia fatto di anima e corpo è solo una concezione derivante da influssi della filosofia greca, ma non è detto sia proprio così: ad es. i giudei dividevano in corpo, psiche e spirito (però non ha chiarito di cosa sia effettivamente fatto l’essere umano, mi è parso di aver intuito che non si sa con esattezza, almeno secondo quanto riporta il mio parroco);
Cordiali Saluti
Claudio


Risposta del sacerdote

Caro Claudio,
1. è vero che per i giudei, o meglio per san Paolo, l’uomo è fatto (o, meglio, dovrebbe essere fatto) di corpo, di anima e di spirito.
Ma per san Paolo “spirito” sta per “grazia”, vale a dire la partecipazione alla vita divina.
Quello che noi chiamiamo anima, san Paolo la chiama psiche.

2. Allora anche per i giudei l’uomo è fatto di anima e di corpo, come emerge chiaramente dal linguaggio della Genesi dove vediamo Dio che col suo soffio infonde nel corpo l’anima spirituale.
Ma l’uomo che si salva non è fatto solo di anima e di corpo, ma anche di grazia (spirito).
Per questo san Paolo dice: “e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo” (1 Ts 5,23).

3. Il Concilio di Vienne ha sancito come dogma di fede che l’uomo è costituito di anima e di corpo (DS 902).
Il Concilio Vaticano II, nella Gaudium et spes n. 14, ha detto che l’uomo è “unità di anima e di corpo”.

4. Il Catechismo della Chiesa Cattolica quando parla della costituzione dell’uomo usa queste espressioni:
– “La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale” (CCC 362).

– “Unità di anima e di corpo, l’uomo sintetizza in sé, per la sua stessa condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all’uomo disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell’ultimo giorno [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14]” (CCC 364).

– “L’unità dell’anima e del corpo è così profonda che si deve considerare l’anima come la «forma» del corpo; [Cf Concilio di Vienne (1312): DS 902] ciò significa che grazie all’anima spirituale il corpo composto di materia è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia, nell’uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un’unica natura” (CCC 365).

“Talvolta si dà il caso che l’anima sia distinta dallo spirito. Così san Paolo prega perché il nostro essere tutto intero, «spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore» (1Ts 5,23). La Chiesa insegna che tale distinzione non introduce una dualità nell’anima [DS 657]. «Spirito» significa che sin dalla sua creazione l’uomo è ordinato al suo fine soprannaturale, [DS 3005; Gaudium et spes, 22] e che la sua anima è capace di essere gratuitamente elevata alla comunione con Dio [Cf Pio XII, Humani generis: DS 3891]” (CCC 367).

5. La dottrina dunque è chiara e immutabile (si parla addirittura di dogma).

6. Uno dei compiti principale del sacerdote è quello di insegnare la dottrina cristiana.
Dispiace sapere di preti che non conoscono la dottrina: come possono insegnarla in maniera certa ai loro fedeli?
Se avessero l’umiltà del santo Curato d’Ars starebbero ben attenti a non allontanarsi da quello che insegna la Chiesa, che nel suo magistero ha ricevuto precise garanzie da parte di Nostro Signore.

Ti saluto cordialmente, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo