Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
all’istruzione numero [156] della “Redemptionis Sacramentum” sta scritto che l’ufficio del ministro straordinario della sacra Comunione deve essere inteso in senso stretto secondo la sua denominazione di ministro straordinario della santa Comunione, e non “ministro straordinario dell’Eucaristia” in quanto tale definizione ne amplificherebbe indebitamente e impropriamente la portata.
Se ne deduce che, diversamente da quanto generalmente si intende, Comunione ed Eucarestia non sono affatto sinonimi. Potrebbe spiegarmi? 
Grazie
Mauro


Risposta del sacerdote

Caro Mauro,
1. L’Eucaristia è il sacramento istituito da Gesù Cristo che rende presente sull’altare il sacrificio della croce.
Rende presente Gesù nella sua stessa persona costituita in corpo, sangue, anima e divinità, nell’atteggiamento supremo della sua immolazione.
È il sacramento istituito nell’ultima cena, “nella notte in cui veniva tradito” (1 Cor 11,23).

2. Gesù stesso ha determinato il modo di renderlo presente. L’ha fatto prendendo il pane e dicendo: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi” e “Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me”.
Le parole offerto in sacrificio per voi e versato per voi e per tutti in remissione dei peccati evidenziano che Gesù si rende presente nell’atteggiamento del suo sacrificio così come ha fatto sul calvario.
Ciò che ha fatto sul calvario, l’anticipato attraverso i segni del pane e del vino nell’ultima cena.

3. Ha dato l’incarico di celebrare l’Eucaristia agli apostoli. L’ha conferito mentre diceva “fate questo in memoria di me”.

4. L’Eucaristia è il memoriale della passione e della morte del Signore.
Memoriale è distinto da memoria. Quest’ultima è semplice ricordo. Il memoriale invece non soltanto ricorda, ma rende presente.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice espressamente: “Memoriale della Passione e della Risurrezione del Signore.
Santo Sacrificio, perché attualizza l’unico sacrificio di Cristo Salvatore e comprende anche l’offerta della Chiesa; o ancora santo sacrificio della Messa, «sacrificio di lode» (Eb 13,15), sacrificio spirituale, sacrificio puro e santo, poiché porta a compimento e supera tutti i sacrifici dell’Antica Alleanza” (CCC 1330).

5. Gesù ha determinato anche il modo di rendere presente il suo sacrificio: l’ha fatto dicendo prendete e mangiatene tutti; prendete e bevetene tutti e cioè sottoforma di convito, di banchetto.
Per questo nell’Eucaristia si distinguono due aspetti: la celebrazione del sacrificio e la sua manducazione.
Per questo l’Eucaristia viene definita anche come sacrificio conviviale e come banchetto sacrificale.

6. Orbene, il potere di celebrare l’Eucaristia Gesù l’ha dato ai soli apostoli, e per estensione ai loro collaboratori, i presbiteri.
Mentre la distribuzione dell’Eucaristia, detta anche Santa Comunione, non è esclusivamente legata ai sacerdoti.
Fin dall’inizio secondo le testimonianze dei Santi Padri (Sant’Ignazio, San Giustino San Cipriano) il diacono poteva essere era il distributore dell’Eucaristia.
Le Costituzioni apostoliche scritte verso la fine del I secolo stabiliscono: “Il diacono non offre il sacrificio, ma quando il vescovo o il sacerdote l’hanno offerto, lo distribuisce al popolo, non come sacerdote ma come uno che serve il sacerdote” (8,28).
Pertanto il diacono fin dall’inizio non compare come ministro dell’Eucaristia, e cioè come il celebrante del sacrificio, ma come servitore, distributore.

7. La Chiesa ha associato ben presto al diacono altre persone che portassero il Corpo e il Sangue del Signore (l’Eucaristia) agli ammalati, agli impediti, a quelli che si trovavano in carcere.
Costoro sono ministri dell’Eucaristia nel senso che portano il Corpo e il Sangue del Signore per la Santa Comunione. Come i diaconi, sono servitori, distributori del Sacramento, ma non ne sono i celebranti.

8. Pertanto, a rigore, ministro dell’Eucaristia, cioè il celebrante dell’Eucaristia, è solo il sacerdote.
Gli altri sono ministri nella distribuzione dell’Eucaristia. Più precisamente: sono ministri della Santa Comunione.

9. Eucaristia e Santa Comunione si relazionano fra di loro come il tutto con la parte.
Per Eucaristia si intende la celebrazione della Messa, e pertanto sia l’offerta del Santo Sacrificio sia la distribuzione del Corpo e del Sangue del Signore.
Per Santa Comunione si intende solo la distribuzione.

Con l’augurio di ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo