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Quesito

Padre Bellon, buonasera.
Sono una signora settantenne, ex docente in pensione. Per tanti anni mi sono allontanata dalla Chiesa e dai sacramenti quasi per leggerezza e per i tanti obblighi quotidiani pur non avendo mai in cuor mio cessato di sentirmi in colpa. Ebbene, dopo la dipartita di mia madre di poche settimane fa, ho improvvisamente sentito il bisogno di accostarmi maggiormente a Dio e ai suoi precetti, tanto che al suo funerale ho fatto la comunione pur senza essere confessata da anni, ma ne ho sentito la forte necessità e l’ho fatto. Ogni sera sento di recitare il Santo Rosario, cosa che non avevo mai fatto.  
Tuttavia so di avere un fragile e incerta fede, sono tormentata dai dubbi e quando prego lo faccio solo perché spero di poterla fortificare e di poter credere incrollabilmente come tante persone che conosco. Vorrei tanto dissipare i miei dubbi e sentire dentro la presenza di un Dio amorevole che mi conforti ma non è così, a volte penso che mi stia solo illudendo e che voglia solo trovare conforto ai mille problemi della vita fingendo con me stessa che qualcosa esista veramente.
Mi aiuti Padre, mi dica se sono irrecuperabile.
Grazie.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. intanto ti porgo le più sentite condoglianze per la morte di tua madre.
Credo che l’imprevisto e improvviso bisogno di riaccostarti maggiormente a Dio sia un dono che tua madre ti ha ottenuto appena arrivata di là.
Tua madre sa che il tuo bisogno più grande è quella di stare unita a Dio.

2. Santa Teresa di Gesù bambino sul letto di morte ha detto: “Vedrete al momento della mia morte che cascata di rose farò piovere sulla terra”.
Le rose simboleggiano le grazie. Ed è per questo che nelle sue immagini viene sempre rappresentata con un fascio di rose nelle mani, come nell’atteggiamento di colei che può dispensare grazie.
Sempre su quel letto di morte Santa Teresa di Gesù bambino aveva anche detto: “Passerò il mio Cielo a fare del bene sulla terra”.
Ebbene, tutti i nostri cari che muoiono nel Signore, quando vanno di là, continuano a volerci bene. Anzi ci vogliono il bene più grande che è Dio.

3. Sono contento che con la morte di tua madre hai cominciato a pregare tutti i giorni con il Santo Rosario. È un momento di grande comunione con lei.
Sono certo che senti in maniera molto viva quanto sia vero che la fede in Cristo non interrompe la comunione d’amore con quelli che hanno lasciato il loro corpo alla terra.
La preghiera del Santo Rosario è uno dei doni più belli che le puoi dare perché le doni interrottamente i meriti di Gesù Cristo e della Beata Vergine Maria.
E tua madre ti ricompensa con un senso di sollievo, di pace, di conforto.
Sono convinto che ormai non riesci più a vivere senza respirare profondamente questa comunione di vita.

4. Precedentemente, come hai scritto, non sei stata fedele nella pratica religiosa e proprio per questo ne sentivi interiormente la mancanza.
Credo che questo sia anche il motivo di un certo rincrescimento per aver fatto la Comunione nel giorno del suo funerale.
Capisco bene che cosa ti ha spinto in quel giorno ad accedere alla Sacra Mensa. Era il desiderio di una comunione ancor più profonda con tua madre.
Ed è così perché, come ricorda Santa Teresa d’Avila, quando il Signore viene in noi con la Santa Comunione non viene mai da solo, ma è sempre accompagnato dal suo corteo regale che viene a pregare per noi e viene a pregare in noi.
Tua madre fa già parte di quel corteo regale. Anche qualora si trovasse in purgatorio, è un’anima santa e pertanto fa parte di quel corteo anche se per ora non può ancora godere della vista di Gesù.

5. Per questo ti esorto a fare ciò che ancora manca perché la comunione con tua madre sia piena: provvedi alla confessione sacramentale.
Così potrai vivere serenamente quel momento straordinario di grazia tutte le volte che vai a Messa.

6. La tua carissima mamma, che ti ha ottenuto la grazia della preghiera quotidiana, sta premendo perché tu possa ricevere anche al più presto questa ulteriore grazia. 
Fai così e sarai contenta.
Potrai dire anche tu insieme a quel profeta Isaia: “Et dedit mihi Dominus fluvium pacis” (Is 66,12: “il Signore ha fatto scorrere verso di me un fiume di pace”.

7. Vedrai che con la confessione sacramentale si dissiperanno tanti dubbi e sentirai tangibilmente la presenza personale di Dio dentro di te che ti accompagna in ogni momento, insieme con la tua carissima madre.

Mentre assicuro una preghiera di suffragio per lei, ti accompagno con la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo