Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Buonasera Padre Angelo, 
Le scrivo da Palermo e le pongo il seguente quesito: può una bambina, nata prematura (al quinto mese di gestazione) che è stata battezzata al momento della nascita dal padre in quanto in pericolo di morte, essere adesso ribattezzata in Chiesa perché, ringraziando il Signore, è fuori pericolo (è davvero un miracolo questa bambina, pesava solo 500 gr ed ora è sempre ricoverata, ma fuori pericolo e senza, apparentemente, alcun danno)?
Il padre appena è nata, non l’ha neanche potuta toccare, quindi avvicinando il dito alla fronte ha recitato la formula “Luisa io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” facendo il segno della croce.
Certo, in questo caso mancava la materia dell’acqua, sono stati momenti concitati, ma credo che possa almeno valere come Battesimo d’intenzione.
In attesa di una Sua risposta, la prego di pregare insieme a noi per la piccola Luisa.
Grazie!


Risposta del sacerdote

Carissima, 
1. nel caso che mi hai presentato la bambina deve essere battezzata perché, nonostante l’ottima intenzione e il gesto di grande carità soprannaturale di suo padre, di fatto la bambina non è stata battezzata.
Sono convinto che il Signore abbia gradito molto il gesto di suo padre, che gli è stato certamente meritorio non solo sotto il profilo soprannaturale della grazia ma anche per la vita della sua carissima figlia.

2. Perché possa essere celebrato il sacramento del battesimo è necessario certamente proferire le debite parole. In gergo teologico si parla di “forma del battesimo”. Il papà della bambina sotto questo aspetto è stato esatto perché ha detto: “Luisa, io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
L’ha fatto anche accompagnandolo con il gesto della croce. 

3. Tuttavia per la celebrazione del sacramento del battesimo è necessaria anche la materia che in questo caso è costituita dall’acqua.
Battesimo significa immersione. Ora quando il papà ha battezzato la bambina non l’ha fatta venire a contatto con l’acqua.
Inoltre la parola sacramento significa segno sacro.
Il segno che qui va compiuto è quello del lavacro.
Le parole che accompagnano il lavacro esprimono il motivo per cui viene compiuto tale lavacro.

4. Della assoluta necessità dell’acqua ne ha parlato Nostro Signore quando ho detto a Nicodemo: “In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).
Opportunamente, osserva San Tommaso, se si proferissero solo le parole si potrebbe dare l’impressione che venga purificata e santificata solo l’anima.
Ma attraverso l’acqua accompagnata dalla parola anche il corpo viene santificato e diventa tempio dello Spirito Santo.

5. Pertanto il caso di Luisa non è assimilabile a quello di coloro che sono stati battezzati in pericolo di morte. Perché in questo caso è stata usata l’acqua e sono state proferite le debite parole. 
Essendo valido, questo battesimo celebrato in extremis, viene registrato nel libro dei battesimi della parrocchia.
Successivamente il bambino viene portato in chiesa per il completamento dei riti battesimali, come quelli dell’esorcismo, dell’unzione con il sacro crisma, della consegna della veste bianca.

6. Luisa invece non è ancora stata battezzata perché il gesto del papà, per quanto bello e altamente meritorio, non è sufficiente perché si possa parlare del Sacramento del battesimo.
Per cui appena sarà possibile verrà compiuto l’intero rito del sacramento del battesimo.

Con l’augurio di ogni bene per tutti voi, ma in modo particolare per la bambina, vi benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo