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Quesito
Carissimo Padre Angelo,
Sono una ragazza di quasi 26 anni, credo fortemente in Dio anzi direi che proprio lo amo, e sto cercando di seguirlo in qualsiasi cosa nonostante tutto il mondo contro. In questo mondo si trovano anche quasi tutte le persone che mi stanno accanto (famiglia e amici). Da poco sono stata lasciata da un ragazzo che non accettava un fidanzamento casto e il fatto che io fossi contraria alla convivenza. Tutti sostengono che la parte sbagliata sia io e che a causa di queste convinzioni io abbia messo un muro e perso un bravo ragazzo. Nonostante sia pienamente convinta di ciò che penso, anche perché sento la presenza di Dio in me, tutto ciò mi demoralizza e non poco. Mi dicono di pensare al di là dei dogmi ecclesiastici, sostengono che io sia “pazza” a volermi sposare prima di una convivenza. Dicono che non troverò mai un uomo perché nessuno al giorno d’oggi è disposto ad accettare queste cose e per questo mi dicono di essere realista e di non vivere di fantasie. Il fatto è che io la realtà non riesco a vederla al di là di Dio, la mia realtà è Lui!
Padre, mi sento molto molto sola, a volte diversa, a volte derisa e non nego di avere un po’ di paura.
Ma come si fa a parlare di Dio a chi pensa sia solo un personaggio delle favole? Come posso spiegare la mia fede?
Come posso spiegare che le mie convinzioni sono più che altro esigenze e non perché istituite dalla chiesa ma perché fortemente sentite nel mio cuore?
Come posso spiegare l’amore quello vero che viene solo ed esclusivamente da Dio a chi non lo conosce?
Spero in un suo santo consiglio.
Pregherò per lei.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. comprendo il dolore di essere lasciata da un ragazzo con il quale cominciavi a pensare e a fantasticare per il tuo futuro.
Ma credo che tutto sommato – pur dovendo passare attraverso una delusione e una non lieve sofferenza – sia stata una grazia perché quel ragazzo, per il suo modo di pensare e di comportarsi, non cercava di renderti felice, ma cercava solo se stesso.
2. Capisco bene quello che dici quando affermi che non si tratta di andare dietro a dogmi della Chiesa, ma di convincimenti ai quali sei pervenuta ascoltando la voce che deriva dalla coscienza, dalla tua dignità di persona che non può accettare di essere usata e poi facilmente lasciata come fosse una cosa che si è provata e poi si è visto che non accomodava.
3. Se il ragazzo che ti ha lasciato amasse la purezza sarebbe stato contento di trovare una ragazza come te. Saresti stata per lui quella che aveva desiderato e per la quale aveva pregato.
Di una cosa invece si può essere certi: che non amando la purezza mostrava con i fatti di vivere nel mondo opposto.
Non scendo nei dettagli perché sono facilmente immaginabili.
4. Pazienza se si fosse riconosciuto fragile e bisognoso d’aiuto. Allora si poteva cercare di aiutarlo, di purificare, di sanare e di edificare.
Ma stante la sua determinazione a vivere nell’impurità è meglio averlo perso subito perché comunque l’avresti perso più avanti, con drammi ancora più grandi.
Hai da ringraziare il Signore di essere uscita da questa esperienza a testa alta conservando illesa la tua dignità di persona e di donna.
5. Quando la Provvidenza ti farà incontrare il giovane che sta preparando per te sarai contenta di presentarti a lui come il Signore vuole.
E lui sarà contentissimo di aver trovato ciò che desiderava.
Lo sarà ancora di più quando verrà a sapere che – nonostante tentazioni e prove – il tuo corpo e la tua anima li avevi custoditi solo per colui che dopo il consenso coniugale ti avrebbe amato per sempre.
6. Non fidarti di quanto ti dicono in tuoi amici.
Fidati di più del Signore.
Il Signore non ti lascerà sola.
Ti rispondo oggi 16 aprile 2020, giorno in cui ricordiamo santa Bernadette Soubirous, la ragazza che a Lourdes vide la Madonna.
Ebbene, tra le sue parole che hanno colpito di più c’è anche questa: “La Vergine vuole che si preghi a lungo perché una persona è guarita solo dopo nove novene”.
Perché pregare a lungo?
Per diventare degni delle promesse di Cristo.
Si diventa degni quando con la preghiera si dà forza a se stessi e si comunica forza anche a colui che il Signore sta per farci incontrare.
Ti auguro una buona e Santa Pasqua, che continua per tutta la settimana in albis.
Te la auguro ricca di grazia, di pace e di quanto di più bello desideri.
Ti ringrazio per la preghiera e a mia volta ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo