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Quesito

Mi permetto di inviare questo messaggio Reverendo Padre; ho sempre ammirato l’Ordine domenicano ed in questo momento ho veramente bisogno di aiuto.
Mia madre è scomparsa da poco dopo 61 anni di vita in comune.
Io sono devastato dal dolore e da una terribile angoscia tanto da desiderare di trovare un medium per comunicare con lei.
Lei Reverendo dira che è blasfemo e condannerà questo comportamento.
Ma io sono disperato e non ho pace. Di tutte le paure la solitudine per me è la peggiore. Infatti sono solo; solo nel mio dolore, solo nella mia afflizione; solo nella consapevolezza che gli stessi parenti più stretti ci hanno abbandonato e disertato nel momento  di questa dolorosa sciagura. Cosa devo dunque fare?
Vorrei almeno avere la consolazione di sapere mia madre nella pace di Dio.
Mi risponda, la prego, perché la mia condizione di prostrazione non migliora e non riesco ad uscire da questo stato.
Giovanni Daniele


Risposta del sacerdote

Caro Giovanni Daniele, 
1. innanzitutto ti presento le più sentite condoglianze per la dipartita della tua carissima mamma.
Dopo 61 anni di vita comune, posso immaginare quanto tu senta l’esigenza di continuare a vivere in comunione con lei.
Questo lo puoi fare. Anzi, sei esortato a farlo, ma non attraverso la strada da te ipotizzata.

2. I medium non hanno alcuna possibilità di mettere in comunione con i defunti.
Se sono veramente medium, di fatto si mettono in comunione con i demoni. E mettono chi si rivolge a loro sotto la schiavitù del demonio.
Gesù, che meglio di qualunque altro conosce il demonio, ha detto di lui che è “menzognero e padre della menzogna” Gv 8,44).
Perché cercare istruzioni dal padre della menzogna?

3. San Tommaso d’Aquino ricordando che secondo la Sacra Scrittura ogni contatto con il demonio è sempre illecito, porta due motivi.
Il primo deriva dal fatto che si costituisce un patto col demonio e ci si mette la sua schiavitù.
Il secondo per le conseguenze che ne derivano: “Infatti il demonio, il quale mira alla perdizione degli uomini, anche se in questi responsi dice qualcosa di vero, tende ad abituare gli uomini a credere in lui: e così mira a condurre a cose che sono dannose per la salvezza. … Infatti è peccato farsi istruire dal demonio, quando è sempre pronta per noi la Sacra Scrittura” (Somma teologica, II-II, 95, 4).
La volontà del diavolo è di sua natura confermata nel male, e “anche se talvolta compie un atto buono, tuttavia non lo compie con rettitudine, ma per ingannare (ut decipiat)” (Ib., I, 64, 2, ad 5).
Pertanto la strada di prendere informazioni dal padre della menzogna non è neanche da prendere in considerazione.

4. Piuttosto, augurandoci che i nostri defunti vivano in Dio, perché non metterci in comunione con Dio mediante la preghiera?
Perché non metterci in comunione con loro andando a Messa anche tutti i giorni?
Se i nostri morti ci potessero parlare, ci ripeterebbero le stesse parole di Dio perché sanno che sono le più verele più fruttuose e le più consolanti per noi.

5. Il mio consiglio pertanto è il seguente: vai a Messa tutti i giorni e fai la Santa Comunione.
Vai per metterti in comunione con tua mamma, per ascoltare cosa ti dice e per farla contenta. Ti parla con le stesse parole di Gesù lette nel Vangelo e quando fai la Santa Comunione, insieme con Gesù, si mette in perfetta comunione con te.
Inoltre recita il Santo Rosario tutti i giorni per lei: è una comunione che si ravviva. È un dare e un ricevere vicendevole.
Ti invito a farne l’esperienza.

6. Mi piace riportarti quanto San Luigi Gonzaga, giovane di 23 anni colpito irrimediabilmente dalla peste e prossimo alla morte, ha scritto sua madre: “Guardati dall’offendere l’infinita bontà divina, piangendo come morto chi vive al cospetto di Dio e che con la sua intercessione può venire incontro alle tue necessità molto più che in questa vita.
La separazione non sarà lunga.
Ci rivedremo in cielo e insieme uniti all’autore della nostra salvezza godremo gioie immortali, lodandolo con tutta la capacità dell’anima e cantando senza fine le sue grazie.
Egli ci toglie quello che prima ci aveva dato solo per riporlo in un luogo più sicuro e inviolabile e per ornarci di quei beni che noi stessi sceglieremmo”.
Puoi pensare benissimo che queste parole tua madre le rivolga a te in questo momento.

7. Mi pare che tua madre ti ripeta dal Cielo ti dica: “Il Signore ha posto la mia vita in un posto più sicuro e inviolabile”.
E proprio per questo ti dica: “La separazione non sarà lunga.
Ci rivedremo in cielo e insieme uniti all’autore della nostra salvezza godremo gioie immortali”.
Infine: “Non piangere come morta chi vive al cospetto di Dio e che con la sua intercessione può venire incontro alle tue necessità molto più che in questa vita”.
Questa è la vera comunione che Nostro Signore vuole che abbiamo con i nostri morti.

Assicurando una preghiera per te e per la tua carissima mamma, ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo