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Gentile padre Angelo,
cosa si intende per “dormitio” a proposito di Maria?
Se non sbaglio è la condizione della Santa Madre di Gesù la quale, concepita senza peccato, non sarebbe morta, bensì addormentata. Non le sembra che la Chiesa, alcune volte, pur di offrire a tutti i costi una risposta, ricorra a delle vere e proprie acrobazie intellettuali?
Un caro saluto
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. nei secoli VI e VII si diffonde la festa della Dormizione di Maria, che ha per oggetto la morte di Maria, intesa come un episodio eccezionale e glorioso. A Costantinopoli già verso il 600, questa festa si celebra il 15 agosto.
Tuttavia a Roma, già dal VII sec. con papa Sergio I, si celebrava la festa della Dormizione, unitamente a quelle della Natività, Purificazione e Annunciazione.
Da Roma, nel secolo successivo passò in Francia e in Inghilterra prendendo già il titolo di Assumptio S. Mariae.
Il termine dormizione richiama alla morte di Maria.
Quello di Assunzione alla sua risurrezione.
2. Perché in riferimento alla morte di Maria si parla di dormizione?
Perché certamente Maria è morta, come pensano molti autori tra i quali Giovanni Paolo II.
Ma la sua morte non è coincisa con l’inizio del processo di putrefazione come è avvenuto per il corpo di Lazzaro.
Per questo la sua morte assomiglia ad un sonno piuttosto che alla morte intesa come disgregazione.
Colei che non era stata corrotta dal peccato, rimase incorrotta nei confronti delle conseguenze naturali della morte.
3. Giovanni Paolo II ha parlato espressamente della dormizione della Madre di Dio il 26 giugno 1997.
Disse: “Qualunque sia stato il fatto organico e biologico che causò, sotto l’aspetto fisico, la cessazione della vita del corpo, si può dire che il passaggio da questa all’altra vita fu per Maria una maturazione della grazia nella gloria, così che mai come in quel caso la morte poté essere concepita come una dormizione. (…). Alla fine della sua esistenza terrena, Ella avrà sperimentato, come Paolo e più di lui, il desiderio di essere sciolta dal corpo per essere con Cristo per sempre (cfr. Fil 1, 23)”.
E conclude: “Passando per la comune sorte degli uomini, Ella è in grado di esercitare con più efficacia la sua maternità spirituale verso coloro che giungono all’ora suprema della vita”.
Come vedi, è tutto lineare in questa esposizione.
Ricambio il saluto, lo accompagno con una preghiera e una benedizione.
Padre Angelo