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Quesito

Buonasera Padre Angelo!
Intanto la ringrazio per la sua instancabile opera di accompagnamento paterno verso le persone bisognose di consiglio.
Da un po’ di tempo ho in fondo al cuore una questione, provo a spiegarle.
Ho … anni e sono un insegnante al liceo, negli ultimi anni ho avuto alcune relazioni con ragazze e l’ultima si è conclusa in inverno per mia volontà dopo un anno e mezzo. Questa ragazza (C.,) era stata prima una carissima amica, con cui vivevo una intesa intellettuale meravigliosa. Entrambi, secondo carismi diversi, facevamo e facciamo tutt’ora un cammino cristiano appassionato, condividendo un gusto per il silenzio e la preghiera. Quando le chiesi di diventare la mia ragazza lo feci non perchè trascinato da un innamoramento potente (che avevo vissuto per altre donne prima) ma spinto dalla sincera amicizia, dal fascino intellettuale e la leggera attrazione fisica che provavo per lei. In un modo che ha sorpreso entrambi fin dai primissimi giorni come coppia ci siamo ritrovati ad avere rapporti completi. Questo ha sempre generato una sofferenza tremenda più in me che in lei. Lei molto innamorata lo faceva spinta (pur sbagliando) da un autentico desiderio di donazione. Io credo di aver ceduto per incoscienza, per concupiscenza, per curiosità, per una immaturità affettiva. Abbiamo pregato assieme per questa cosa, e parlando con un nostro amico carmelitano, che ci ha corretto e confortato. Ma purtroppo le fragilità si sono ripetute nei mesi…portando col tempo sempre maggiore vergogna e incrinando per me il rapporto sempre più. Contemporaneamente diminuiva in me il fascino per lei, non ero più in grado di contemplarne la bellezza come mi capitava prima di diventare una coppia, e diminuiva il mio desiderio di andarle incontro anche in gesti piccoli che dovrebbero essere spontanei in una coppia. Molto affaticato da tutto questo, a dicembre mi sono preso una sbandata per un’altra ragazza per cui mi sembrava di provare qualcosa di davvero molto intenso. Credo sia stata una fuga per non guardare le reali difficoltà nel rapporto con C.. Tutte le ferite dei rapporti prematrimoniali avuti e il fatto che fossi così facilmente distratto da altre donne mi hanno portato a pensare che non fosse lei la donna giusta per me. L’ho lasciata nonostante lei fosse disposta a riprendere un cammino serio insieme, a lavorare sui grossi problemi della nostra relazione. Con la ragazza della sbandata non è accaduto poi nulla.
Ora è da 5 mesi che non sento più C.; ci sono momenti in cui la nostalgia è molto forte e altri in cui mi sembra di aver preso la decisione giusta. Sta di fatto che recentemente ho cominciato a frequentare una ragazza. Carina, gentile dolce; ma sono rimasto stupito dal vedere come il pensiero di C. fosse presente durante i nostri incontri. E’ come se il mio cuore non sia sgombro e la cosa mi genera sofferenza e mancanza di libertà.
Con dolore riconosco di essere un colabrodo sul versante affettivo, una scheggia impazzita. Ho avuto un padre silenzioso e anaffettivo e ho dovuto cercare fuori casa esempi da seguire nel campo delle relazioni. 
In questo mese di maggio ci troviamo con amici online a recitare il rosario tutti i giorni; è una preghiera che amo molto. Pensavo di approfittarne e di pregare in particolare la novena a Maria che scioglie i nodi per avere luce sul rapporto con C..
Le chiedo se ha qualche consiglio da darmi a proposito di questa situazione e per una maturazione affettiva.
Un carissimo saluto, la ricordo nel rosario.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. è passato tanto tempo da quando mi hai scritto. Forse nel frattempo molte cose sono maturate nella tua vita.
Probabilmente il mese di maggio che è stato felicemente accompagnato dal Rosario di Maria ti avrà portato qualche grazia.
Giovanni XXIII quando era ancora ragazzo e seminarista ha scritto nel suo Giornale dell’anima che aveva iniziato il mese di maggio chiedendo due grazie per lui molto importanti. “Sul finire del mese” si trovò esaudito.
Interessante quel sul finire del mese. La Madonna non l’aveva fatto attendere, ma si era mostrata Madre premurosa nei confronti delle sue necessità.
Penso che anche a te sarà capitato qualcosa del genere.

2. In ogni caso ciò che ti consiglio sono due cose.
La prima consiste nella recita quotidiana del Santo Rosario, che porta nella tua vita la presenza della Madonna.
Lei ti apre ogni strada.
Dio ha scelto la Madonna per aprire la via della Redenzione.
Dio fà sempre così per ogni opera importante per la nostra vita e necessaria per la salvezza. Parte sempre con Maria.
Forse l’hai già sperimentato diverse volte.

3. La seconda cosa che ti raccomando è la purezza. Hai visto sulla tua stessa pelle ciò che le impurità hanno prodotto nel rapporto con C..
Ti scrivo in questo momento in cui sono reduce dalla celebrazione della Messa (giovedì 33° settimana anno pari).
Abbiamo ascoltato queste parole dal Vangelo di San Luca: “Quando fu vicino, alla vista della città (Gesù) pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata»” (Lc 19,41-44).
Ecco che cosa succede quando non si accoglie il Signore: la vicenda dolorosa di Gerusalemme viene riscritta dolorosamente nella propria vita.
E tutto viene devastato.

4. Ebbene, accogli generosamente il Signore.
Lo accogli generosamente vivendo in grazia di Dio e seguendo le sue vie.
In tal modo nella nuova relazione che instaurerai sarai risparmiato da ciò che è capitato a Gerusalemme. Nessuno demonio avrà la forza di distruggere ciò che avrete edificato nel Signore.
Diversamente, anche se non lo vuoi, di fatto terrai aperte le porte per ogni incursione del tuo avversario che, quando viene, viene “per rubare, uccidere e distruggere” (Gv 10,10).

5. Come vedi, per i tuoi problemi affettivi ti ho presentato due rimedi di ordine spirituale.
Non dico che questi rimedi siano sufficienti a tutto.
Ma certamente costituiscono le premesse per ottenere tutto.

Ti accompagno volentieri con la mia preghiera, ti ringrazio di cuore per il Rosario che mi hai promesso e ti benedico.
Padre Angelo