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Quesito

Reverendo Padre,
la dottrina cristiana non prevede la predestinazione degli uomini, ma mi chiedo: come è possibile conciliare questa tesi col fatto che nulla accade senza la volontà di Dio? 
La ringrazio per la risposta che mi vorrà dare e la saluto cordialmente.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. è necessario anzitutto precisare il significato delle parole.
Tu per predestinazione intendi la predeterminazione.
Allora in questo senso la dottrina cristiana non prevede la predestinazione.
È verità di fede che l’uomo è libero ed è signore delle proprie azioni.

2. Tuttavia sia nella Sacra Scrittura sia nell’insegnamento della chiesa si parla di predestinazione alla salvezza.
San Paolo dice ad esempio: “Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli” (Rm 8,29).
Ebbene, in senso teologico predestinazione e predeterminazione non sono sinonimi.
Per predestinazione si intende il piano concepito da Dio per condurre l’uomo al fine soprannaturale che è la vita eterna.
Ora, poiché l’obiettivo che Dio all’uomo è di ordine soprannaturale (la comunione di vita celeste e divina con la Santissima Trinità) ed è del tutto superiore alle sue capacità naturali, Dio stesso gli viene incontro dandogli tutti i mezzi per poter conseguire questo obiettivo, compresa la grazia di poter cooperare al piano di Dio.

3. Quando si dice che “nulla accade senza la volontà di Dio”, bisogna distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male. 
Ciò che è bene, Dio lo vuole.
Ciò che è male, Dio non lo vuole, ma lo permette.
Solo in questo senso si dice che nulla accade senza la volontà di Dio, e cioè il male non accadrebbe se Dio non lo permettesse.

4. È per questo che talvolta ci si rassegna di fronte al male dicendo: sia fatta la volontà di Dio. Non però perché Dio voglia il male, perché non lo può volere in nessun modo, ma perché permette che avvenga in vista di un bene più grande.
Talvolta questo bene più grande lo si vedrà solo nell’eternità, quando potremmo vedere in maniera perfetta quali siano stati i mali più gravi dai quali Dio ci ha risparmiato e anche il bene che Dio ha voluto trarre permettendo agli uomini di compiere il male.

5. Allora, come vedi, si concilia perfettamente il piano di predestinazione alla salvezza con la libertà dell’uomo.
Salvandosi, l’uomo coopera positivamente con il piano stabilito da Dio.
Compiendo il male, invece, l’uomo esce dal piano della salvezza e liberamente sceglie la propria separazione da Dio e cioè l’inferno. Si dice allora che è volontà di Dio che l’uomo vada all’inferno solo nel senso che Dio permette che l’uomo ci vada.
Ma anche in questo caso Dio non cessa di far di tutto secondo il suo piano di salvezza perché l’uomo non si danni.
Se l’uomo però rimane ostinato, Dio rispetta la sua volontà.

Con l’augurio di cooperare in tutto e per tutto il disegno di salvezza che il Signore ha prestabilito per noi, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico. 
Padre Angelo