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Quesito
Buongiorno Padre Angelo,
ho questa domanda da porLe: chi sono i figli di Dio?
Ho ascoltato una omelia in cui si diceva che tutti gli uomini sono figli di Dio, quindi siamo tutti fratelli, i battezzati sono figli di Dio ad immagine e somiglianza di Cristo.
Durante una catechesi, invece, era stato spiegato che la figliolanza nasce dall’aver ricevuto il battesimo, mentre chi non lo ha ricevuto è una creatura di Dio.
La ringrazio per la risposta che mi darà.
Un abbraccio
Marta
Risposta del sacerdote
Cara Marta,
1. tutti gli uomini sono stati creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Ma fin qui siamo ancora ad un livello naturale.
Tutti, dunque, fin dall’inizio della loro esistenza sono ad immagine e somiglianza di Dio.
Proprio per questo meritano il massimo rispetto, anche qualora l’immagine e somiglianza di Dio fosse stata gravemente profanata da una condotta deplorevole.
2. Tuttavia non si è figli di Dio dal momento in cui si comincia ad esistere perché il Vangelo di San Giovanni dice chiaramente che figli di Dio lo si diventa: “A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12).
Diventano figli adottivi di Dio coloro che accolgono dentro di sé quel “germe divino” (1 Gv 3,9) che si chiama grazia.
Mediante la grazia, mediante questo germe divino, si viene elevati all’ordine soprannaturale.
3. La via ordinaria per la quale si diventa figli di Dio è il battesimo: “Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo” (Gal 3,26-27).
Tuttavia Dio dona la sua grazia anche al di fuori dei sacramenti. Pertanto potrebbe averla data anche a tante persone che non hanno ricevuto il battesimo.
Costoro, proprio perché non battezzati, non fanno parte del corpo della chiesa, ma fanno parte della sua anima.
4. Pertanto dal punto di vista naturale siamo tutti creature di Dio, fratelli in Adamo.
Fratelli in Cristo sono coloro che hanno ricevuto la grazia.
La differenza tra gli uni e gli altri sta che i primi sono fratelli nell’ordine naturale, mentre i secondi lo sono nell’ordine soprannaturale della grazia.
5. C’è da chiedersi che cosa volesse dire quel sacerdote quando ha detto: “Tutti gli uomini sono figli di Dio, quindi siamo tutti fratelli, i battezzati sono figli di Dio ad immagine e somiglianza di Cristo”.
C’è una differenza reale tra gli uni e gli altri o è soltanto questione di parole?
6. Certo, Dio ama tutti con l’amore di Padre e guida la vita di tutti perché possono diventare i suoi figli adottivi in Cristo Gesù.
Sotto quest’aspetto tutti sono potenzialmente figli di Dio. Ciò equivale a dire che non lo sono ancora.
Altri invece lo sono in atto: lo sono coloro che hanno ricevuto la grazia.
7. Se diventare figli di Dio significa accogliere la vita divina e soprannaturale del Figlio unigenito dentro di sé non è possibile per noi distinguere concretamente chi lo sia diventato e chi non lo sia.
Giovanni Paolo II, nel messaggio natalizio Urbi et Orbi del 25.12.1989, si chiede: “Quanti non L’hanno accolto? Quanti non L’accolgono? Quanti sanno di Lui? Quanti non sanno? Vorremmo calcolare con le statistiche umane, ma quanto lontano giunge questa potenza che è in Lui: Nato- Crocifisso – Risorto. Vorremmo sapere umanamente, quanti sono diventati, in Lui e per Lui, figli di Dio – figli nel Figlio. Ma i metri umani non possono misurare il mistero di Dio. Non possono misurare il Dono della Nascita di Dio, la quale è presente nella storia dell’uomo e nella storia del mondo, la quale opera nelle anime umane mediante la potenza dello Spirito che dà la Vita”.
A noi deve bastare che tutti siano chiamati a diventarlo per amarli con il cuore di Dio perché tutti possiamo essere “uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28).
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo