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Laico domenicano e martire (c. 1476-1539)

Nato verso il 1476 da nobile famiglia nella contea di Devon in Inghilterra, fu sposo e padre di preclare virtù, giudice di pace e cavaliere dell’Ordine di Malta. Professò la regola della Fraternita Laicale domenicana di Oxford e tra le altre si impose come norme di vita ascetica queste: cercare di compiere in tutto il divino beneplacito; nelle cose da fare assecondare sempre la mozione dello Spirito Santo; ogni giorno rinnovare buoni propositi, compiere tutto con diligenza e invocare da Dio la perseveranza. Malvisto per le sue virtù, venne incarcerato due volte ed infine condannato a morte a Londra l’8 o 9 luglio 1539 per il rifiuto di prestare il giuramento di fedeltà al re in cose di fede. Egli è il secondo beato che subì il martirio in ordine di tempo, dopo il primo glorioso gruppo di 19 beati Certosini di Londra, impiccati nel tristemente famoso Tyburn di Londra, il 4 maggio e il 15 giugno 1535, nella sanguinosa e lunga persecuzione contro i cattolici in Gran Bretagna.

In 150 anni di persecuzione, morirono migliaia di cattolici inglesi appartenenti ad ogni ramo sociale, testimoniando così il loro attaccamento alla fede cattolica e al papa, rifiutando i giuramenti di fedeltà al re, nuovo capo della religione di Stato.

Il suo culto fu confermato il 13 maggio 1895 da Leone XIII.