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Quesito

Caro padre Angelo,
immagino che non vi ricordiate di me perché vi scrivono molte persone, io un pò di tempo fa, vi avevo scritto perché stavo per entrare nella Chiesa Ortodossa, a causa di vari dubbi che ho avuto sul primato papale, sulla sede di Roma, e su varie dottrine che ho considerato e lo dico a malincuore eretiche.
Questi dubbi che non ho saputo risolvere mi stavano portando a lasciare la Chiesa Cattolica per l’Ortodossia, tuttavia non sono mai potuto diventarlo perché la parrocchia ortodossa più vicina a me si trovava molto lontano, e dunque ho continuato a praticare la mia parrocchia locale.
Questo però solo fino a un paio di mesi fa, quando da delle ricerche sulla storia del Vescovo di Roma, e su affermazioni fatte dagli stessi Ortodossi, ho capito che Roma è considerata la Madre di tutte le Chiese fin dai primi Cristiani, e non solo in Occidente ma ovunque si professava la Fede Cattolica, un apologeta Cattolico per esempio mi mostrò un Padre della Chiesa di origine bizantina dei primi secoli di cui purtroppo ora non ricordo il nome che infatti affermava che il Vescovo di Roma è il capo della Chiesa e varie altre cose, fino ai tempi di Fozio quando la Chiesa bizantina cominciò pian piano a separarsi (anche se la separazione stava iniziando già al Concilio di Calcedonia quando Costantinopoli fu dichiarata capitale dell’Impero e il suo vescovo uguale a quello di Roma, ciò che non dicono mai gli Ortodossi è però che il Papa Leone I che tra l’altro lo considerano un grande santo, non accettò mai quel canone così come non lo accettarono tutti gli altri vescovi di Roma).
Tutto questo però mi ha spinto a riavvicinarmi alla Chiesa Cattolica (che formalmente non ho mai abbandonato e di questo ne sono felice), anche se però rimanevo confuso, fino a quando il grande Papa Benedetto XVI decise di dimettersi, quando ho sentito questa notizia un pò ci son rimasto male, tuttavia la stima che provo per lui, non mi ha fatto allontanare o pensare male di lui ma anzi mi sono sentito come se mi dovevo avvicinare di più alla Chiesa e soprattutto al Papa, e questo ancora non me lo spiego nemmeno io il perché, anche se ho pensato che sia stato il frutto delle mie preghiere in cui supplicavo Dio ogni giorno di farmi conoscere la Verità e farmi sottomettere ad essa.
Ora credo di nuovo che la Chiesa Cattolica è l’unica Chiesa vera, e che le altre siano false o un’imitazione falsa di essa, tuttavia ho ancora un dubbio che spero riesca a risolvere, anche se questo non mi impedisce di accettare l’autorità della Chiesa.
Il dubbio è questo, in questi giorni si è parlato dell’ispirazione divina sull’elezione del Papa, ora io questo lo potrei accettare benissimo, tuttavia ho difficoltà perché vedendo papi come Alessandro VI Borgia o altri che hanno avuto una vita non molto cristiana, ho pensato ma lo Spirito Santo avrebbe voluto davvero un uomo come lui, per rappresentare Cristo sulla Terra?
Un’altra domanda, meno importante però, è perché il Papa viene chiamato anche Pontefice, dato che è un titolo dei sacerdoti pagani dell’antica Roma?

Ps: credo che questa esperienza mi sia servita a crescere e maturare nella Fede.
La ingrazio e la saluto, Pace a te e a tutto il tuo convento.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. sono contento che tu abbia molto pregato nel momento di dubbio e penso anch’io che il Signore abbia confermato la tua fede anche in virtù delle preghiere e del retto desiderio che ti ispirava.
Prima di dare una risposta alle due domande che mi hai proposto desidero fare una precisazione perché hai concluso affermando che le altre Chiese sono false.  Questa espressione non è corretta.

2. La Dichiarazione “Dominus Iesus”, pubblicata il 6 agosto 2000 dal Card. Ratzinger in quanto prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e approvata da Giovanni Paolo II che ne ordinò la pubblicazione, dice:
“«Questa Chiesa, costituita e organizzata in questo mondo come società, sussiste nella Chiesa Cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui» (Conc. Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 8).
Con l’espressione «sussiste nella», il Concilio Vaticano II volle armonizzare due affermazioni dottrinali: da un lato che la Chiesa di Cristo, malgrado le divisioni dei cristiani, continua ad esistere pienamente soltanto nella Chiesa Cattolica, e dall’altro lato «l’esistenza di numerosi elementi di santificazione e di verità al di fuori della sua compagine», ovvero nelle Chiese e Comunità ecclesiali che non sono ancora in piena comunione con la Chiesa Cattolica.
Ma riguardo a queste ultime, bisogna affermare che «il loro valore deriva dalla stessa pienezza della grazia e della verità che è stata affidata alla Chiesa Cattolica» (Conc. Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, n. 3)” (Dominus Iesus, 15).

3. La medesima dichiarazione più avanti dice: “Esiste quindi un’unica Chiesa di Cristo, che sussiste nella Chiesa Cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui. Le Chiese che, pur non essendo in perfetta comunione con la Chiesa Cattolica, restano unite ad essa per mezzo di strettissimi vincoli, quali la successione apostolica e la valida Eucaristia, sono vere Chiese particolari.
Perciò anche in queste Chiese è presente e operante la Chiesa di Cristo, sebbene manchi la piena comunione con la Chiesa cattolica, in quanto non accettano la dottrina cattolica del Primato che, secondo il volere di Dio, il Vescovo di Roma oggettivamente ha ed esercita su tutta la Chiesa” (Dominus Iesus, 16).
Il riferimento è chiaro: si parla delle Chiese ortodosse nelle quali si è conservata la successione apostolica e si crede nella presenza reale di Gesù Cristo nella Santissima Eucaristia.
Pertanto si tratta di vere Chiese, anche se ad esse manca qualcosa d’importante come il riconoscimento che il Vescovo di Roma – secondo il volere di Dio – ha il compito di governare tutta la Chiesa.

4. Per le Chiese protestanti le cose stanno diversamente: “Invece le comunità ecclesiali che non hanno conservato l’Episcopato valido e la genuina e integra sostanza del mistero eucaristico, non sono Chiese in senso proprio; tuttavia i battezzati in queste comunità sono dal Battesimo incorporati a Cristo e, perciò, sono in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa. Il Battesimo infatti di per sé tende al completo sviluppo della vita in Cristo mediante l’integra professione di fede, l’Eucaristia e la piena comunione nella Chiesa” (Dominus Iesus, 16).
Per questo per le Chiese protestanti, a rigore si parla di “comunione anglicana, luterana…” perché “non sono Chiese in senso proprio”.
Quando noi continuiamo a parlare di Chiesa anglicana, luterana… a questa parola non diamo il medesimo significato che si dà quando si parla di Chiesa cattolica o anche di Chiese ortodosse. Ma sottintendiamo quanto dice la Dominus Iesus, e cioè che non sono Chiese in senso proprio.

5. Detto questo passo alle tue domande.
Circa la prima non si dice che l’elezione sia ispirata dallo Spirito Santo, ma si prega nei giorni antecedenti l’elezione perché i Cardinali si dispongano ad eleggere colui che Dio ha designato come successore di Pietro.
La Chiesa è praticamente certa dell’ispirazione dello Spirito Santo quando l’elezione avviene all’unanimità e per acclamazione, ma non nelle altre elezioni, sebbene venga richiesta una maggioranza qualificata (due terzi).
Per questo i Cardinali potrebbero non lasciarsi ispirare da Dio.
Dobbiamo dire anche un’altra cosa: se i Cardinali non si dispongono ad eleggere colui che è designato da Dio, tuttavia il Signore non si sbaglia neanche nel permettere che i Cardinali non si lascino ispirare. Saprà Lui, attraverso le sue vie, trarre per la Chiesa un bene più grande anche attraverso questa sua permissione.

6. Il termine “Pontefice” si ricava dalla lettera agli ebrei e indica la realtà che noi indichiamo con il termine “sacerdote”.
Gesù viene chiamato il grande Sacerdote che ha penetrato i cieli (Eb 4,14).
In latino il termine sacerdote è reso con quello di pontefice.
Va detto anche che in Cristo tutti i battezzati sono sacerdoti e cioè pontefici, perché sono chiamati ad offrire la loro vita in sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1).
Alcuni di questi battezzati hanno ricevuto ulteriormente dei divini poteri (consacrare l’eucaristia e rimettere i peccati), propri di Gesù Cristo, e questi sono coloro che comunemente sono chiamati sacerdoti o presbiteri.
Allora se tutti sono sacerdoti e pontefici e se qualcuno lo è ad un titolo più forte, si comprende bene come il vescovo di Roma di fatto sia il Sommo Pontefice, anche il Pontefice per antonomasia.

 Ti ringrazio per gli auguri che fai a me e ai miei confratelli, li ricambio di cuore e ti assicuro una preghiera perché la tua fede, certamente maturata anche attraverso la passata esperienza di crisi, possa diventare sempre più bella e gradita a Dio.
Ti benedico.
Padre Angelo