Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Quesito
Grazie mille Padre Angelo,
ne approfitto per farle un’altra domanda: la chiesa condanna l’uso della droga, quel che desideravo sapere è: se per esempio uno fa alcuni tiri di erba ogni tanto tipo quando capita con gli amici, una volta al mese o anche più raramente, compie ugualmente peccato mortale?
Ma soprattutto, per sapere se si compie in qualsiasi modo un peccato esiste un modo per esserne a conoscenza senza doversi informare?
Perché quel che mi domandavo è: se uno compie un peccato grave come può essere che non se ne rende conto?
Purtroppo però credo che questo mi sia accaduto già tante volte, ciò dipende dal fatto che la mia coscienza è offuscata o magari che mi inganno in qualche maniera?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta e a presto!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. a volte uno non si rende conto che una determinata azione è un peccato grave perché non pensa in maniera adeguata a quanto compie.
Oppure può dipendere da un certo tipo di condotta che ha portato a non distinguere più i confini del bene e del male.
Per questo è giusto informarsi sulla bontà o sulla malizia di un’azione, se piaccia o non piaccia al Signore.
2. Venendo alla domanda precisa se l’uso di erba una volta al mese o anche più raramente costituisca peccato grave:
– pensando che fumare anche solo una volta al mese di fatto genera una certa dipendenza, e che non di rado quella rara volta apre la porta ad un susseguirsi più accelerato di volte,
– se si pensa alle conseguenze psichiche che queste droghe cosiddette leggere lasciano in una persona, che lì per lì non si vedono, ma si manifestano in maniera più eclatante e devastante a distanza di anni,
– se si pensa alla mancata testimonianza davanti agli amici: ci si accoda al loro comportamento, anziché portarli ad un comportamento che piaccia a Dio e ai loro famigliari,
– se si pensa alla propria cooperazione – sebbene modesta – ad un traffico di malavita e di operatori senza scrupoli che col loro commercio di droghe distruggono vite umane e famiglie, con un seguito di sofferenza e di vergogna da parte dei famigliari senza fine,
– si deve concludere che si tratta di un peccato grave.
3. Questo del resto è anche il giudizio del Catechismo della Chiesa Cattolica:
“L’uso della droga causa gravissimi danni alla salute e alla vita umana.
Esclusi i casi di prescrizioni strettamente terapeutiche, costituisce una colpa grave.
La produzione clandestina di droghe e il loro traffico sono pratiche scandalose;
costituiscono una cooperazione diretta, dal momento che spingono a pratiche gravemente contrarie alla legge morale” (CCC 2291).
Ti esorto pertanto a dare ai tuoi amici la tua bella testimonianza di integrità di vita.
Per questo ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo