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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi chiamo Nicola e le scrivo per chiederLe un chiarimento sul contenuto dell’e-mail “Se le anime del Purgatorio possano pregare per noi”: lei afferma che “se le anime del Purgatorio potessero pregare direttamente, certamente pregherebbero per se stesse” e che “la Chiesa non si appella alle preghiere delle anime del Purgatorio. Piuttosto prega ed esorta a pregare per loro”.
Nel libro “Preghiere per le anime dei nostri defunti in Purgatorio” edito da Shalom a pag.120 c’e la preghiera “Anime Sante del Purgatorio” che Le riporto: -Anime Sante del Purgatorio, noi ci ricordiamo di voi per alleggerire la vostra purificazione con i nostri suffragi; voi ricordatevi di noi per aiutarci, perché è vero che per voi stesse non potete fare nulla, ma per gli altri potete moltissimo. Le vostre preghiere sono molto potenti e giungono presto al trono di Dio. Otteneteci la liberazione da tutte le disgrazie, le miserie… Otteneteci la pace dello spirito, assisteteci in tutte le azioni,… Pregate per il Santo Padre, per la glorificazione della Santa Chiesa,per la pace delle nazioni, perché i principi cristiani siano amati…e fate che un giorno possiamo venire con voi nella Pace e nella Gioia del Paradiso.-
Inoltre nella recita della Corona dei Cento Requiem c’è la giaculatoria:
-Anime sante, anime del Purgatorio, pregate Dio per me, che io pregherò per voi, perché vi doni la Gloria del Paradiso-.
Io avevo sempre pensato che, per la Comunione dei Santi, le anime purganti potessero pregare per noi ma non per sé stesse: la Chiesa militante soccorre quella Purgante e viceversa, entrambe rivolgendosi direttamente alla Trinità o alla intercessione della Chiesa Trionfante.
Fino a quale punto sono giuste queste mie osservazioni? Sono dottrinalmente corrette le preghiere che ho sottoposto alla Sua attenzione?
La ringrazio sentitamente.
Risposta del sacerdote
Caro Nicola,
le espressioni che mi hai riportato non sono in se stesse sbagliate, basta intenderle bene.
Attualmente le anime del Purgatorio non possono pregare per se stesse né possono meritare.
Tuttavia tutto quello che hanno compiuto in grazia finché erano di qua, è meritorio davanti a Dio.
Si legge infatti nel libro dell’Apocalisse: “Poi udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: Beati d’ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono»” (Ap14,13).
Infatti tutto il bene compiuto in grazia rimane eternamente accetto a Dio.
Pertanto supplichiamo Dio che in virtù dei meriti delle persone per cui preghiamo ci sia propizio e ci liberi dai mali presenti.
E Dio ci ascolta proprio perché compiamo un’opera che gli è particolarmente gradita, come è quella della preghiera per i defunti.
Ti ringrazio, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo