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Quesito

Salve Padre Angelo,
Vorrei chiederle un consiglio sulla scelta del direttore spirituale. 
Vado quasi ogni giorno feriale a Messa in una parrocchia vicino casa (Novus Ordo). Mi confesso ogni 2-3 settimane da uno dei 2 sacerdoti locali. Non credo che abbiano le capacità eminenti di discernimento spirituale, psichico e fisico. 
Sarei tentato di optare per un sacerdote con cui ho fatto la Confessione poche volte. È in un’altra parrocchia dove mi reco di Domenica, fanno la Messa in latino (Vetus Ordo). L’unica cosa é che non mi aspetto che le confessioni siano frequenti con lui, né ora, né in futuro.
Un’altra opzione che ritengo valida è con un sacerdote con cui ho seguito online la formazione alla Consacrazione a Gesú per Maria. Non ho mai fatto confessione con lui, solo un breve colloquio per assistenza spirituale (sempre online). 
Mi può dare qualche consiglio a riguardo?
La ringrazio in anticipo.
Che Dio la benedica,


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. è ottima cosa avere un direttore spirituale.
San Francesco di Sales introduce così la necessità di trovare un direttore spirituale: “Il giovane Tobia, udito il comando di recarsi a Rages, rispose: – Ma io non conosco la strada.
– Ebbene: – soggiunse suo padre – va a cercare qualcuno che ti guidi.
Lo stesso io dico a te, o mia Filotea: vuoi davvero avviarti alla devozione? Cerca una persona perbene, che ti guidi e ti conduca: ecco il consiglio dei consigli” (Filotea, I, cap. 4).

2. E prosegue: “L’amico fedele, dice la Sacra Scrittura, ‘è una protezione potente; chi lo trova, trova un tesoro… Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore’ (Sir 6,14.16). 
Queste parole si riferiscono principalmente all’immortalità, per conseguire la quale occorre, più di ogni altra cosa, quell’amico fedele, che diriga le nostre azioni con i suoi avvisi e consigli, e per tal modo ci premunisca contro gli agguati e gli inganni del maligno.
Egli sarà per noi un tesoro di sapienza tra le nostre pene, tristezze e cadute; sarà un balsamo consolatore per alleviare i nostri cuori fra le infermità spirituali; ci guarderà dal male e renderà̀ migliore il bene che faremo; e ogni volta che qualche infermità ci avesse da incogliere, impedirà̀ che ci diventi mortale e ci ristabilirà prontamente in salute.
Ma chi troverà un tale amico? Risponde il Savio: ‘Quelli che temono il Signore’; cioè gli umili, che desiderano vivamente il loro profitto spirituale. Giacché è di tanta importanza, o Filotea, avviarti sotto buona guida alla santa devozione, prega il Signore, perché te ne faccia trovare una secondo il suo cuore, e non dubitare. Quando dovesse mandarti un Angelo dal cielo, come fece con il giovane Tobia, te ne darà una buona e fedele.
Per te il direttore spirituale deve essere sempre un Angelo. Trovato che tu l’abbia, non considerarlo come semplice uomo, e non riporre la tua fiducia su di lui e nel suo sapere umano, ma in Dio, che ti comunicherà i suoi favori e le sue aspirazioni mediante il ministero di quell’uomo, mettendogli nel cuore e sul labbro quanto sarà richiesto al tuo bene. Ascoltalo insomma come un angelo sceso dal cielo per condurvi te. Tratta con lui a cuore aperto, con sincerità e fedeltà, in tal modo il tuo bene sarà preso ad esame e reso più sicuro, e il tuo male sarà corretto” (Ib.).

3. San Francesco di Sales inoltre fa proprio il convincimento di San Giovanni di Avila: “Non si arriva mai a trovare la volontà di Dio con tanta sicurezza come per la via di questa umile ubbidienza, che conta davanti a Dio più della penitenza. (…).
 Scegline uno fra mille, dice l’Avila; io ti dico fra diecimila, perché è più difficile di quanto si possa esprimere trovare chi sappia esercitare bene quest’ufficio. Bisogna che sia persona ricca di carità, di dottrina e di prudenza: se manca una delle tre, è pericolo.
Quindi te lo ripeto: chiedilo a Dio, e, avutolo, benedici la Maestà divina; poi non cercarne altri, ma procedi avanti con semplicità, umiltà e confidenza, sicura di fare un viaggio felice”(Ib.).

4. Venendo adesso al tuo problema specifico io ti direi di non precipitare. 
Continua a pregare finché il Signore non ti da dei segni chiari su chi possa essere il tuo padre e direttore spirituale.
Scrive un grande autore spirituale domenicano: “Essendo molto importante per il progresso di una persona avere un buon confessore, è necessario raccomandarne la scelta a Dio. Prega questo buon Maestro, invoca i Santi, digiuna, fai la Santa Comunione, chiedi allo Spirito Santo di indicarti chi ha eletto per condurti.
Non devi aver fretta e fermarti subito a quello che ti sembra più adatto per dirigerti. Bisogna che ti confessi da lui per qualche mese, e che nel frattempo gli proponga le tue difficoltà, senza farti conoscere. Poi lo pregherai di prenderti cura della tua anima. Molti si sono pentiti di aver avuta troppa fretta” (A. Meynard, Trattato della vita interiore, I, pp. 58-59).

Alla tua preghiera unisco volentieri la mia.
Ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo


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