Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Gentile padre Angelo,
vorrei chiederLe un chiarimento circa un paio di episodi narrati nel Vangelo ed in particolare nel testo di Luca e negli Atti.
1) Nel vangelo di Luca (che io adoro particolarmente, lo confesso), si riporta il famosissimo episodio della conversione del ladrone. Come mai un avvenimento così importante non è riportato da nessun altro evangelista? Questione abbastanza banale ma… se un evangelista ne parla e altri quattro no, come possiamo essere certi?
2) Negli Atti si legge che Pietro avrebbe fatto morire un uomo e la moglie i quali si erano rifiutati di mettere tutti i loro beni in comune con gli altri primi cristiani e che, al contrario, dopo aver venduto le loro proprietà, avevano tenuto una parte per sè. Com’è possibile? L’episodio sicuramente va spiegato meglio e bene… Pietro non me lo vedo proprio agire in questa maniera…
Grazie molte per l’aiuto che offre…non posso smettere di “nutrire” lo spirito con la parola di Dio, anche se a volte è complicata
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. il criterio della veridicità dei racconti evangelici non è dato dal fatto che tutti gli evangelisti li riportano.
Se così fosse, dovremmo mettere in discussione tutto ciò che viene riportato da un solo evangelista (ad esempio la conversione dell’acqua in vino alle nozze di Cana).
Il criterio dell’adesione è dato dalla fede in Dio e dalla fede nella Chiesa che propone questo testo come ispirato.
Ti sai bene che gli evangelisti hanno avuto percorsi diversi e sensibilità diverse. Il Signore si è servito di quattro strumenti perché l’inesauribile verità della Rivelazione fosse meglio comunicata agli uomini.
2. Per la seconda domanda ti riporto una mia risposta già pubblicata sul sito in data 3 luglio 2007:
“1. bisogna dire che il fatto di Anania e Saffira è realmente accaduto e che non si tratta di un’invenzione.
Non c’è nessun motivo per metterlo in dubbio, dal momento che san Luca dice di aver fatto ricerche accurate.
Anania e Saffira non sono morti per un castigo di Dio (anche se talvolta il passo è stato interpretato così), ma perché al primo venne un colpo sentendo le parole di Pietro che gli rivelavano la sua menzogna. E alla moglie capitò la stessa cosa venendo a sapere che del marito era già stata fatta la sepoltura.
Certamente San Luca racconta questo episodio per dare un insegnamento teologico.
Dalle parole di Pietro “Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio” (At 5,3-5) si possono arguire diversi insegnamenti:
– che gli apostoli sono come gli organi dello Spirito Santo e che il mancare di sincerità verso di loro è un mentire a Dio,
– che l’autorità degli apostoli deriva da Dio,
– che lo Spirito Santo è Dio.
In conclusione si tratta di un fatto realmente accaduto che ha nello stesso tempo diversi significati salvifici”.
3. Fai bene a nutrirti della Parola di Dio, che è Parola di vita eterna e che porta Dio nella nostra intelligenza, nel nostro affetto e nel nostro operare.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo