Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Salve Padre Angelo,
vorrei che mi aiutasse a capire l’episodio del vangelo dove Gesù maledice il fico infruttuoso.
Vorrei sapere se è un’anticipazione del giorno del giudizio oppure se Dio può realmente maledire rendendo completamente sterile in vita chi entro certi tempi non ha dato frutto.
Grazie.
Paola
Risposta del sacerdote
Cara Paola,
1. il passo del fico maledetto può essere una prefigurazione di quanto avverrà nel giorno del giudizio perché i dannati non porteranno alcun frutto in eterno, mentre i Santi, paragonati agli alberi che affondano le radici nel fiume che attraversa la Gerusalemme celeste, portano frutto incessantemente (Ap 22,1-2). Lo portano nella vita presente e anche in quella futura, perché le loro opere li accompagnano (Ap 14,13).
2. La seconda interpretazione che ipotizzi invece è un po’ forzata se per sterilità intendi proprio la sterilità fisica.
Mentre in senso metaforico può riguardare coloro che vengono resi incapaci di agire per non danneggiare gli altri.
Questa è l’interpretazione di San Tommaso nel Commento al Vangelo di Matteo quando dice che la Giudea fu resa sterile secondo quanto si legge in Romani 11.
E poi prosegue: “Così talvolta capita che alcuni che sono cattivi interiormente e vigorosi esteriormente vengano resi secchi dal Signore per non corrempere gli altri” (Sic aliquando contingit quod aliqui mali interius, exterius autem virentes, siccantur a domino ne alios corrumpant).
3. L’interpretazione più immediata invece è quella descritta dalla Bibbia di Gerusalemme: “Non era la stagione dei fichi, dice Marco.
Gesù ha voluto fare un gesto simbolico come hanno fatto i profeti (cf Ger 18,1) per mettere in guardia l’Israele disobbediente” (cf Ger 8,13).
4. Sicché è vero quanto in maniera più diffusa si legge in un Commentario biblico: “Il fico prima delle foglie mette fuori i frutti; avendo quindi Gesù viste le foglie, poteva sperare di trovarvi qualche frutto se non del tutto maturo, tale però da saziare la sua fame.
In Palestina, e specialmente a Betania, dove il clima è caldo assai, le piante di fico hanno frutti quasi tutto l’anno.
Inoltre si è soliti lasciare sulle piante i fichi che per il sopravvenire dell’inverno non giunsero a maturità. Questi al primo muoversi della linfa nei primi calori, diventano molli e saporiti.
In qualunque ipotesi Gesù poteva sperare di trovare di che sfamarsi.
In questa scena abbiamo una parabola in azione o meglio una di quelle azioni simboliche usate dagli Orientali per manifestare qualche verità”.
5. Prosegue il Commentario: “La pianta di fico carica di foglie rappresenta la nazione giudaica ricolma da Dio di infiniti benefici, la quale non portò alcun frutto, ma solo foglie, cioè vane dispute intorno alla legge, falso zelo per le cerimonie e le tradizioni, un’ombra infine, un’apparenza di religione e di giustizia morale.
La pianta di fico fu maledetta non per se stessa, ma affinché mostrasse ai discepoli la sorte funesta riservata agli ipocriti e ostinati”.
Con l’augurio che il Signore trovi in te una persona in ogni stagione della vita porta sempre nuovi frutti ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo