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Quesito

Caro Padre Angelo,
so che il Catechismo insegna che è giusto sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo.
Volevo però conferma dell’esistenza e della validità del Battesimo di intenzione ovvero del Battesimo ricevuto dal feto come effetto del desiderio della madre che con fede lo chieda nella preghiera.
Se però così fosse, il Battesimo celebrato dopo la nascita come può essere ritenuto valido in presenza di un Battesimo precedente?
Ringrazio di cuore.
Luca


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
1. ti poni in maniera esatta la portata del problema: se l’intenzione della madre o del padre di battezzare il nascituro equivalga al battesimo di desiderio.

2. Il battesimo di desiderio è un vero battesimo, ed è quello di chi aveva intenzione di riceverlo, ma muore prima.
È il caso che si verifica nei catecumeni che muoiono, e cioè nelle persone che muoiono mentre si stavano preparando a ricevere il battesimo.

3. Invece l’intenzione della madre o del padre non è mai stata equiparata ad un battesimo di desiderio, e di fatto non è un battesimo.
Diversamente, il battesimo celebrato successivamente non sarebbe valido.

4. La Chiesa lega la salvezza dei bambini morti senza battesimo prima di giungere all’uso di ragione ad una via misericordiosa di Dio, a noi ignota.
La Chiesa si esprime così perché Dio ha detto esplicitamente che vuole che tutti gli uomini si salvino.
E, se vuole che tutti gli uomini si salvino, a tutti deve dare i mezzi necessari per la salvezza.
A quelli che hanno raggiunto l’uso di ragione e non hanno ricevuto il Battesimo possiamo pensare che Dio doni gli aiuti interni necessari per un sincero pentimento dei loro peccati.
Per i bambini che muoiono senza Battesimo e prima dell’uso di ragione sappiamo che esiste una volontà salvifica del Signore.
E dal momento che nessuno può entrare in Paradiso senza grazia santificante, possiamo pensare che Dio nel momento della loro uscita da questo mondo, dia loro un’illuminazione interiore perché possano dire il loro sì ed essere salvati.
Tuttavia il magistero della Chiesa non parla esplicitamente di questa illuminazione interiore. Dice solo che c’è la volontà salvifica di Dio, che vi sono vie a ogni ignote, e che per questo è lecito sperare nella loro salvezza.

Ti saluto cordialmente, ti ricordo al Signore e ti benedico.
padre Angelo