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Quesito

Volevo chiederle perchè è importante la castità? So bene che molti lo hanno chiesto a te, e che tante volte hai risposto, però voglio raccontarti la mia storia:
Ho conosciuto una ragazza stupenda, sono 6 mesi che sto insieme a lei, è devotissima alla chiesa come me, lei è brasiliana e io sono italiano che si è trasferito in Brasile per lavoro e vita. Nella nostra relazione di Amore c’è tanto affetto autentico, e devo dirle che non è mancato il nostro atto sessuale. Certo è stato diverso dalle altre ragazze avute in passato, lei mi piace davvero, ma ultimamente sta avvenendo qualcosa di strano se a dir poco qualcosa che viene dall’alto. Mi appare davanti sempre il tema della castità, tant’è che dentro me qualcosa sta succedendo, che nella relazione manca di qualcosa. Il rapporto con la mia ragazza sta incominciando a mancare di qualcosa e non so di cosa, forse di serietà, o di un altra forma di rapporto intimo, o di novità; ma qualcosa vuole.
Pensandoci se io immagino di dire a lei di voler fare la castità mi sento meglio, chissà perchè, forse mi sento più pulito agli occhi del Padre eterno, sembra più una cosa seria la nostra relazione.
Sinceramente ho pensato che nonostante ci piacciamo tanto io e lei, se si continua su questa strada andremo a finire in qualcosa di non buono e non saprei cosa.
Ma ho paura tanta paura che la posso perdere, sopratutto dipendendo da una mia decisione per questo motivo, che anche facendo la castità nel periodo del fidanzamento e dopo sposandoci e avere la relazione sessuale, possa ritornare quella sensazione che sto avendo ora di voler fare la castità cioè di non avere la relazione sessuale. Penso, ultimamente che è come se il sesso non vale proprio niente per me, e non voglio che non mi piaccia proprio per niente, se fosse una cosa normale questa, ma nello stesso tempo Amo tanto questa persona e voglio condividere la vita intera con lei, lei è bellissima, è purissima e ha avuto relazione sessuale con me solo perchè gli ho detto che l’importante è che ci amiamo e non facciamo nessun peccato, ma ora so che è sbagliatissimo e mi pento. Le voglio tanto bene.
Padre Angelo la prego mi aiuti


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. mi hanno colpito le parole che hai usato: “Il rapporto con la mia ragazza sta incominciando a mancare di qualcosa e non so di cosa, forse di serietà, o di un’altra forma di rapporto intimo, o di novità”.
Penso che sia una sensazione vera, provvidenziale e che venga dal cielo.
Il vostro amore ha bisogno di rinnovarsi incessantemente, di andare sempre più in profondità.
Molti ragazzi come te pensano che il rinnovamento e l’approfondimento dell’amore sia a livello di rapporti sessuali. Ma questo è un fortissimo inganno perché si tratta di rapporti non veri e che bloccano l’evoluzione dell’amore.

2. Molti pensano che castità significhi semplicemente astensione.
Certo, la castità esige anche astensione, ma questa astensione è solo una premessa per potersi amare l’un l’altro col cuore di Dio.
Fai bene attenzione: “amarsi l’un l’altro col cuore di Dio” non è una frase fatta, ma rivela tutta la promessa che contiene in sé questa virtù.
Amarsi l’un l’altro col cuore di Dio significa imparare ad amarsi fedelmente, santamente, con perseveranza fino alla morte.

3. Fedelmente anzitutto.
L’amore tra fidanzati cerca l’esclusività.
Quando si ha in animo di donarsi in totalità, si desidera diventare in qualche modo proprietà esclusiva della persona amata.
Domande come “chiedimi quello che vuoi, sono al tuo servizio” dovrebbero essere all’ordine del giorno tra giovani innamorati l’uno dell’altro.
È come se uno dicesse: “Io voglio essere tutto tuo e solo tuo”.
Ma questo totalità esige che l’altra parte corrisponda con la medesima intensità di affetto.

4. Questa fedeltà non si inventa, non nasce con noi, ma va formata, anche perché dobbiamo essere persuasi che la nostra capacità di amare è insidiata dall’egoismo e dal capriccio.
La nostra capacità di amare è a rischio quando prima del matrimonio ci si concede sessualmente a chi non ci appartiene ancora in maniera definitiva.
La castità, che è la stessa cosa che l’autodominio, dà forza all’amore perché lo disciplina, lo educa, lo rende forte e duraturo.
Lasciata a briglia sciolta, la persona segue gli impulsi e i piaceri immediati, scambiandoli come autentico amore a motivo della forte attrazione sessuale stimolata dai piaceri stessi.
L’amore umano ha bisogno di essere disciplinato.

5. Un documento del Magistero della Chiesa osserva che “nella stessa misura in cui nell’uomo si indebolisce la castità, il suo amore diventa progressivamente egoistico, cioè soddisfazione di un desiderio di piacere e non più dono di sé” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 16).
E ancora: “Non si deve mai dimenticare che il disordine nell’uso del sesso tende a distruggere progressivamente la capacità di amare della persona, facendo del piacere – invece che del dono sincero di sé – il fine della sessualità e riducendo le altre persone a oggetto della propria gratificazione: così esso indebolisce sia il senso del vero amore tra l’uomo e la donna – sempre aperto alla vita – sia la stessa famiglia e induce successivamente al disprezzo della vita umana che potrebbe essere concepita, considerata allora come un male che minaccia in certe situazioni il piacere personale” (Ib., 105).

6. La castità educa i giovani ad amarsi santamente, e cioè a donarsi mettendosi a servizio l’uno dell’altro, come ha insegnato Gesù nella lavanda dei piedi.
Anche qui la tentazione di subordinare l’altro a se stessi è sempre forte.
Cristo ci insegna a relazionarci all’altro sempre come colui o colei al quale vogliamo fare dono di noi stessi, delle nostre premure e dei nostri servizi.
Qui l’amore diventa creativo. Sa intuire e prevenire le esigenze dell’altro.
E quando a vicenda si impara a vivere e a trattarsi così, l’amore diventa sempre nuovo (ecco la novità che cerchi!) e sempre più avvincente.
Se poi i due vanno a gara a trattarsi così, ci si troverà di fronte ad una coppia che affascina per la sua incantevole bellezza.

7. Come vedi, questo amore ha bisogno di essere protetto e favorito.
I rapporti sessuali prematrimoniali e qualsiasi altra impurità sono, come qualcuno ha detto giustamente, “una menzogna a fior di pelle, un possesso che si maschera da dono” e paralizzano la crescita dell’amore.

8. Amarsi santamente significa in particolare voler donare all’altro il bene più grande.
E questo bene più grande è Dio, la presenza di Gesù dentro il suo cuore, la grazia santificante.
Di qui la necessità di andare in profondità, di dialogare e comunicarsi a vicenda quei beni celesti e divini che rapiscono i cuori di chi li possiede.
Ecco anche in questo la novità di cui è assetato il tuo cuore.
Gesù si mostra alla samaritana come colui che disseta in profondità.
Le altre cose, se non sono a lui riferite, si rivelano in tutta la loro drammatica inconsistenza e caducità perché “tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui” (Col 1,16).
Donandovi a vicenda Cristo e la sua grazia, voi vi arricchite interiormente sempre più nella vita presente e preparate grande la vostra felicità eterna.

9. La castità vi aiuta ad amarvi con perseveranza fino alla morte.
Non siamo immuni dalla tentazione di ripiegarci su noi stessi, di impuntarci, di mandare tutto all’aria. Ma in questo modo si sfascia tutto.
La castità, che riesce a mettere dei freni nell’intimo nucleo della persona, aiuta a non lasciarsi trasportare dalle emozioni e, in  particolare, dall’ira.
Mi piace a questo punto riportare una bella affermazione del Magistero della Chiesa: “La castità è energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo e dall’aggressività” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 16).

10. Si può applicare anche alla castità prematrimoniale quanto Paolo VI ha detto della castità coniugale: “Il dominio dell’istinto, mediante la ragione e la libera volontà, impone indubbiamente un’ascesi… Ma questa disciplina, propria della purezza degli sposi, ben lungi dal nuocere all’amore coniugale, gli conferisce invece un più alto valore umano. Esige un continuo sforzo, ma grazie al suo benefico influsso i coniugi sviluppano integralmente la loro personalità, arricchendosi di valori spirituali: essa apporta alla vita familiare frutti di serenità e agevola la soluzione di altri problemi; favorisce l’attenzione verso l’altro coniuge, aiuta gli sposi a bandire l’egoismo, nemico del vero amore, ed approfondisce il loro senso di responsabilità. I genitori acquistano con essa la capacità di un influsso più profondo ed efficace per l’educazione dei figli; la fanciullezza e la gioventù crescono nella giusta stima dei valori umani e nello sviluppo sereno ed armonico delle loro facoltà spirituali e sensibili” (HV 21).

11. Ecco dunque perché la castità! E non è tutto.
Per usare un’immagine evangelica mi pare di poter dire che con la castità costruisci il tuo futuro matrimonio su solida roccia.
Con l’impurità costruisci sull’effimero e su ciò che è incapace di resistere alle varie contrarietà.

12. Ma infine c’è un equivoco nella tua email che va corretto.
Tu hai timore che la castità prematrimoniale ti porti ad avere diffidenza verso il rapporto sessuale nel matrimonio.
L’equivoco sta in questo: che la castità coniugale sia la stessa cosa che la castità prematrimoniale. E questo è sbagliato.
Quando si è nel matrimonio ormai ci si è donati per sempre e irrevocabilmente l’un altro.
Il rapporto sessuale nel matrimonio è pieno di significato e ravviva la dedizione vicendevole.
Nel matrimonio ci si dona in totalità e ci si mette in gioco accettando che gli atti coniugali rimangano aperti alla vita.
Questa apertura alla vita non è una finzione quando si ricorre ai ritmi naturali di fertilità e di infertilità della donna.
I rapporti sessuali prematrimoniali sono tutt’altra cosa rispetto ai rapporti matrimoniali compiuti secondo la legge di Dio.
Gli uni sono destinati in qualche modo a spegnere l’amore; gli altri lo ravvivano.

13. Giovanni Paolo II, quand’era ancora arcivescovo di Cracovia aveva scritto in un bel libro sull’amore umano queste espressioni: “Se si esclude dai rapporti coniugali radicalmente e totalmente l’elemento potenziale di paternità e di maternità, si trasforma perciò stesso la relazione reciproca delle persone. L’unione nell’amore slitta verso un godimento comune, o, per meglio dire, verso quello dei due partner” (k. wojtyla, Amore e responsabilità, p. 216).
E “violando le leggi della natura, si viola anche la persona, facendone un oggetto di godimento, anziché farne un oggetto di amore. La disposizione alla procreazione, nei rapporti coniugali, protegge l’amore, è la condizione indispensabile di una vera unione delle persone” (Ib., p. 218).

14. C’è dunque una diversità essenziale tra il rapporto prematrimoniale e il rapporto coniugale.
Il primo non è autentico amore. Il secondo invece lo è.
La castità coniugale, che porta ad usare del matrimonio e dei suoi atti secondo Dio (e quindi facendo astinenza quando occorre), è un via di santificazione vicendevole.
Tutto il contrario dei rapporti prematrimoniali, di cui il meno che si possa dire è che non aiutano a santificarsi e ad avvicinarsi a Dio.

Ti ringrazio per la tua bella testimonianza, ti ricordo volentieri al Signore e ti benedico.
Padre Angelo