Questo articolo è disponibile anche in: Italiano Inglese
Quesito
Mi chiamo C.,
ho intrapreso un percorso di fede circa un anno fa.
Cerco Dio nel quotidiano. Ho una famiglia bellissima, con 3 figli, e una moglie che mi ama.
Due anni fa mi hanno riscontrato una prostatite acuta, e con diverse cure antibiotiche non è guarita.
In questo anno ho lottato molto per far comprendere a mia moglie quanto sia importante l’amore come atto sessuale secondo Dio. Di fare l’amore nei giorni non fecondi, qualora non si volesse altri figli, ma di essere pronti però in tal caso alla vita.
Ma oggi l’urologo mi ha prescritto delle cure antibiotiche, però con delle precisazioni. Cioè di fare l’amore protetto minimo 2 volte a settimana oppure masturbarmi spesso per eiaculare e far sì che il liquido seminale si ricambi spesso.
Perché la malattia è detta da rimbalzo. Cioè lei contagia me, io contagio lei.
E così facendo si crea un circuito inguaribile.
Mi chiedo se potesse aiutarmi a dare una risposta.
Grazie.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. andando a vedere in google e anche consultando medici su come curare la prostatite acuta non trovo nessuna indicazione di quelle del genere indicato dal tuo urologo.
Il tuo medico, con le precisazioni che ti ha dato, mostra di avere un senso molto basso della persona perché non si può usare della propria moglie come un mezzo per eiaculare.
L’intimità coniugale deve essere un vero atto di amore, di donazione di sé.
2. Inoltre dobbiamo essere convinti che il Signore non chiede mai di profanare il nostro corpo o quello altrui per curare la salute.
“L’amore protetto” non è un vero atto di donazione di sé.
Dinanzi ad indicazioni come quelle del tuo urologo bisogna cercare vere alternative nel rispetto di se stessi e degli altri.
3. Infine desidero ricordare che solo ciò che è buono è anche utile sotto il profilo morale.
E vale anche il contrario: che ciò che non è buono sotto il profilo morale non è infine neanche utile, ma può essere dannoso.
4. Un esempio per tutti: la pillola contraccettiva è certamente un male sotto il profilo morale perché altera il significato della sessualità e deforma il progetto santificante di Dio sull’amore umano e sul matrimonio.
A meno che non sia assunta per motivi di forza maggiore come nel caso di una finalità terapeutica sfido chiunque a dire che sia utile all’organismo come bere un bicchiere d’acqua.
5. Io non sono medico. Ma quando studiavo filosofia nelle scuole domenicane ci veniva insegnato che i trascendentali, che sono proprietà inseparabili dall’essere e sono cinque (unum, aliquid, verum, bonum et pulcrum: uno, altro, vero, buono e bello), fra di loro si convertono.
Sicché ciò che è buono anche è anche bello, vero…
Lo stesso discorso vale anche per ciò che è bene o buono, che a sua volta può essere un bene utile, un bene morale, un bene dilettevole.
Solo ciò che è bene sotto il profilo morale è anche bene sotto il profilo dell’utilità e del ben vivere.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo