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Quesito
Caro Padre Angelo,
una persona può essere chiamata dal Signore ad una vita consacrata, benché non abbia ancora imparato a conoscere Gesù e ad affidarsi completamente a Lui e ad amarlo sopra ogni cosa?
Grazie ancora per la disponibilità che ci offre, Dio gliene renda merito! Pregherò il Signore affinché la Sua Luce illumini sempre la sua vita nel servizio al prossimo.
Pace e Bene,
Andrea
Risposta del sacerdote
Caro Andrea,
1. Certamente una persona può essere chiamata dal Signore ad una vita consacrata, benché non abbia ancora imparato a conoscere Gesù e ad affidarsi completamente a Lui e ad amarlo sopra ogni cosa.
Abbiamo la testimonianza di San Paolo il quale nella lettera ai Galati usa queste precise parole: “Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani…” (Gal 1,13-16).
Dunque: la vocazione di Paolo era di antica data, addirittura dal seno di sua madre.
2. Se uno avesse visto san Paolo perseguitare i cristiani non avrebbe mai detto che quello era uno scelto per diventare Apostolo.
La chiamata non l’aveva ancora percepita. Ma era già stato scelto.
3. Analogamente tanti anche nel nostro tempo sono stati scelti e chiamati dal Signore. Ma hanno preferito o preferiscono volgergli le spalle.
È quella che in gergo classico viene chiamata “la vocazione tradita”.
4. Lo stesso discorso va fatto per quello che dici successivamente: “anche se non ha ancora imparato… ad affidarsi completamente a Lui e ad amarlo sopra ogni cosa”.
L’affidarsi completamente a Lui e amarlo sopra ogni cosa non avviene di colpo, se non per una grazia straordinaria.
Normalmente questo processo avviene per gradi, dietro tanti stimoli e tante grazie fatte dal Signore.
5. Ma forse la tua domanda potrebbe anche significare questo: si può consacrarsi al Signore anche se nella propria vita vi sono ancora molte cadute gravi?
Ti risponderei in questo modo: tu consiglieresti ad un giovane di sposare una ragazza quando fino al giorno prima del matrimonio le è stato infedele?
Le virtù non si improvvisano.
Per andare dietro al Signore nella vita consacrata non si richiede certo di essere santi, ma di impegnarsi seriamente verso la santità e all’unione con Dio.
Se nel tempo preparatorio le cadute gravi sono frequenti, si dovrà sconsigliare, almeno per il momento, di mettersi al seguito del Signore.
La chiamata ci può essere. Ma non si è ancora in grado di rispondere in maniera seria, così come lo esigono i voti che si pronunciano.
6. Sarei contentissimo se la domanda che mi poni non fosse soltanto di carattere teorico e se la persona coinvolta fossi tu.
Se il Signore ti chiamasse, non ti potrebbe capitare fortuna più grande, per la quale varrebbe la pena lasciare tutto, subito e in fretta (almeno nella disposizione dell’animo) per andargli dietro.
Volentieri pregherò per te e per il tuo futuro.
Ti benedico.
Padre Angelo