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Quesito

Caro Padre,
ho letto le precedenti risposte alle domande di escatologia e ho concluso che nel Paradiso vi saranno vari gradi di beatitudine, ovvero di felicità a seconda dei meriti.
Ma per quanto riguarda la beatitudine accidentale, ovvero ad esempio quella riguardante i beni sensibili e altro, avranno tutti lo stesso godimento oppure no?Lo chiedo perché da qualche parte ho letto che qualcuno diceva che nel Paradiso a chi avrà amato di più sarà data una casa più bella….però questi mi sembrano discussioni molto da Tdg……
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Un saluto,
Giuseppe


Risposta del sacerdote

Caro Giuseppe,
1. in paradiso ognuno avrà il grado di beatitudine proporzionato alla grandezza della sua carità.
È San Paolo che attesta la differenza di splendore: “Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore” (1 Cor 15,41).

2. La distinzione tra beatitudine essenziale e beatitudine accidentale è dei teologi.
Per beatitudine essenziale s’intende il possesso di Dio. E anche questo è proporzionato al grado di santità e di carità raggiunto.
Ognuno sarà sazio per cui non gli mancherà nulla.
Santa Teresina l’aveva capito molto bene: “Una volta mi meravigliavo che il Signore non dia gloria uguale in Cielo a tutti gli eletti, e temevo che non tutti fossero felici; allora Paolina mi disse di andare a prendere il bicchiere grande di Papà e di metterlo accanto al mio piccolissimo ditale, poi di riempirli di acqua tutti due; e mi domando: “Quale è più pieno?”. Le risposi che erano pieni tutti due, e che non si poteva mettere più acqua di quanta ne potevano contenere. La mia cara Madre mi fece capire così che il buon Dio dà in Cielo ai suoi eletti tanta gloria quanta possono riceverne, e che l’ultimo non avrà niente da invidiare al primo” (Storia di un’anima 66).

3. Per beatitudine accidentale non s’intendono i beni sensibili come la casa o altro.
La beatitudine accidentale, che è anch’essa proporzionata al grado santità e di carità raggiunto sulla terra, consiste nel possesso e nel godimento di tutto ciò che non è Dio.
Di fatto essa consiste nella comunione con Maria, la gloriosa Madre di Dio, con gli angeli e i santi, nella consapevolezza dei pericoli superati, delle vittorie riportate, nella conoscenza di altre verità sulla propria esistenza, sul creato, nella possibilità più o meno grande di soccorrere con la propria intercessione e con i propri meriti coloro che sono rimasti sulla terra.
Tutti questi beni nella Sacra Scrittura e nel linguaggio della Chiesa sono racchiusi nella parola “pace”.

Nell’augurarti una grande beatitudine sia essenziale che accidentale, ti saluto, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo