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Quesito
Carissimo Padre Angelo
questa sera recitando il Credo mi è sorta una domanda che vorrei sottoporti:
come mai non si afferma di credere in Gesù Eucaristia né nella forma “niceno-costantinopolitana” né in quella “degli Apostoli”?
Non mi sembra una mancanza da poco…
Ti ringrazio ancora un volta per il tempo che dedichi a tutti noi,
che il Signore ti ricompensi di tutto,
Viola
Risposta del sacerdote
Carissima Viola,
1. i vari Credo risentono del tempo in cui sono stati scritti.
Siccome quelli menzionati sono nei primi secoli, insistono nel sottolineare la SS. Trinità, l’eguaglianza delle persone divine, l’incarnazione e la divinità di Gesù Cristo.
La fede nell’eucaristia era un dato pacifico, non controverso.
Quella che tu chiami una mancanza non da poco, in realtà è una grande testimonianza a favore della fede nella presenza reale di Gesù. Era accolta senza discussione.
2. Nel Credo di Paolo VI ci si dilunga invece nel valore sacrificale della Messa e sulla transustanziazione.
Le parole precise sono queste: “Noi crediamo che la Messa, celebrata dal sacerdote che rappresenta la persona di Cristo in virtù del potere ricevuto nel sacramento dell’ordine, e da lui offerta nel nome di Cristo e dei membri del suo Corpo mistico, è il Sacrificio del Calvario reso sacramentalmente presente nei nostri altari…
Noi crediamo che la misteriosa presenza del Signore, sotto quello che continua ad apparire come prima ai nostri sensi, è una presenza vera, reale e sostanziale…
Tale conversione misteriosa è chiamata dalla Chiesa, in maniera assai appropriata, transustanziazione”.
Ti ringrazio per il tuo grazie.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo