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Quesito
Illustrissimo padre Angelo Bellon,
mi sono imbattuto per caso nel vostro sito perchè ero alla ricerca su risposte per quanto riguarda i miracoli nelle altre religioni, e devo dire che ho trovato delle cose belle e soddisfacenti sull’argomento. Io ho una domanda quasi simile ai miracoli di altre religioni, ed è la seguente: Premetto io sono un giovane dottore che da pochi anni mi sono avvicinato alla fede cattolica, ma tutti i giorni leggo sui blog di cose che tendono di nuovo ad allontanarmi da essa.
Una cosa che ultimamente mi ha messo forte perplessità è che anche buddha dice che ha camminato sulle acque come Gesù, e che nella mitologia greca sono riportati di casi di statue che piangono e di resurrezioni, proprio come Gesù, e tante altre cose simili al nostro Signore, come le dee che assomigliavano alla Vergine Maria. Devo dire che queste ricerche mi stanno distruggendo spiritualmente e che comincio a pensare che il cristianesimo è basato sulla mitologia, e altri avvenimenti in altre religioni. C’è da dire che queste cose avvenivano prima di Gesù.
Aspetto una vostra risposta.
Grazie, e spero che mi aiuterete, accetto anche testi su tali argomenti.
Cordiali saluti
Domenico.
Risposta del sacerdote
Caro Domenico.
1. i miracoli, secondo san Paolo, appartengono ai carismi o grazie gratis date ( 1 Cor 12). Non presuppongono lo stato di grazia né fanno meritare per la vita eterna.
Come tutti gli altri carismi, possono essere compiuti anche da chi non è credente.
Un caso lampante è quello di Balaam, pagano, che, costretto dal suo padrone, pagano come lui, a maledire Israele, predice invece che una stella annuncerà la venuta del Messia: “Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele” (Num 24,17).
Sempre nel medesimo testo sacro si legge che perfino l’asina di Balaam profetò, come ricorda anche San Pietro: “un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta” (Pt 2,16).
Pertanto, come un pagano può profetare, così può anche far miracoli.
2. A proposito dei miracoli la Bibbia di Gerusalemme osserva:
“Con i miracoli Gesù rivela il suo potere sulla natura, particolarmente sulla malattia, sulla morte, sui demoni.
Differenti per la loro semplicità dai prodigi meravigliosi dell’ellenismo o del giudaismo rabbinico, i miracoli di Gesù se ne distinguono soprattutto per il significato spirituale e simbolico: essi annunziano i castighi (Mt 21,18-22) e i doni dell’era messianica e inaugurano il trionfo dello Spirito sul dominio di Satana e sulle forze del male, i peccati e le malattie. Compiuti a volte per pietà, sono destinati soprattutto a confermare la fede. Gesù quindi li compie solo per motivi ben precisi, reclamando il segreto da coloro ai quali viene incontro e riservandosi di fornire, più tardi, il miracolo decisivo della propria risurrezione” (nota Mt 8,3).
Come vedi, la Bibbia di Gerusalemme si mostra consapevole che nel mondo greco e anche in quello giudaico avvenivano dei prodigi.
3. San Tommaso scrive: “Si dice miracolo in senso stretto un fatto che si verifica fuori dell’ordine della natura…
E una tale cosa può compierla soltanto Dio: poiché tutto ciò che opera un angelo o qualunque altra creatura con la propria virtù rientra nell’ordine della natura creata, e così non è un miracolo. Resta dunque che solo Dio può operare miracoli” (Somma teologica, I, 110, 4).
4. Poi soggiunge: “miracoli veri e propri sono i fatti che trascendono l’ordine di tutta la natura creata. Ma poiché noi non conosciamo tutte le forze della natura, ne segue che un fatto compiutosi fuori dell’ordine della natura da noi conosciuta, per mezzo di una virtù creata ma occulta, viene detto miracolo non in senso assoluto, ma relativamente a noi” (Somma teologica, I, 110, 4).
In questo senso allora anche i prodigi compiuti da Budda o da altri sono detti miracoli, ma non sono veri miracoli.
5. Della medesima linea sono i miracoli compiti da satana.
Non possiamo dimenticare che Gesù ha ricordato che l’anticristo sedurrà molti anche con miracoli. Ecco che cosa si legge in Mt 24,24-25: “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto”. Evidentemente faranno miracoli con l’aiuto del demonio.
San Paolo, parlando della fine del mondo, dice che “il mistero dell’iniquità è gia in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi” (2 Ts 2,7-10).
Ecco la spiegazione di san Tommaso: “A proposito dei miracoli compiuti dall’Anticristo, San Tommaso afferma: “se il miracolo è preso in senso stretto, allora né i demoni possono fare miracoli, né alcun’altra creatura, ma solo Dio: poiché il miracolo in senso stretto trascende l’ordine di tutta la natura creata, il quale abbraccia la virtù di tutte le creature. Tuttavia talvolta vengono denominati miracoli, in senso lato, anche quei fenomeni che trascendono soltanto le forze e le conoscenze dell’uomo. E in questo senso i demoni possono compiere dei miracoli, cioè delle opere tali da fare stupire gli uomini, in quanto superiori alle loro forze e alle loro conoscenze. Del resto anche chi compie un’impresa superiore alle capacità di un altro induce costui ad ammirarla, dando l’impressione di compiere un miracolo.
Ora, riguardo alle opere demoniache che a noi sembrano dei miracoli è da notare che, sebbene non posseggano la natura del vero miracolo, sono nondimeno dei fatti reali. Così per virtù dei demoni i maghi del Faraone produssero dei veri serpenti e delle vere rane [Es 7,12; 8,7]. E «quando», come dice S. Agostino [De civ. Dei 20,19], «cadde fuoco dal cielo e distrusse i servi di Giobbe insieme con i greggi e gli armenti, e un turbine abbattendo la casa uccise i suoi figli, queste opere compiute da Satana furono dei fatti reali, e non delle mere apparenze»” (Somma teologica, I, 114,4).
6. Pertanto, caro Domenico, a proposito dei miracoli è necessario fare un attentissimo discernimento.
Come sai, la Chiesa è molto causa nel parlare di miracoli. A Lourdes sono avvenuti numerosissimi fatti prodigiosi, ma finora solo 65 sono stati autenticati dalla Chiesa come veri miracoli.
7. Sulle altre questioni che hai sollevato, ti rimando ad una risposta pubblicata proprio qualche giorno fa e che ha per titolo “Nella civiltà egizia ed anche in altre culture pre cristiane si parla di un uomo nato da una vergine, morto e poi risorto, che quindi smentirebbe la figura di Gesù”.
8. Va detto infine che la religione cristiana trova conforto nel vero miracolo, ma non poggia su di esso.
Noi crediamo perché Dio ci ha toccato il cuore e con la sua luce ci fa comprendere che quanto da Lui rivelato è vero.
A questo tocco noi abbiamo liberamente corrisposto, con l’aiuto della sua grazia.
San Giovanni dice che “chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza dentro di sé” (1 Gv 5,10).
E la testimonianza di Dio è più forte di tutte le obiezioni umane. Dio infatti non si inganna, né può ingannare. È la Verità in persona.
Ti assicuro una preghiera perché il Signore renda più forte la tua fede.
Ti benedico.
Padre Angelo