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Quesito

Gentile Padre Angelo, 
sono a chiederle una cosa che forse concerne il diritto canonico o forse è una questione più squisitamente di carità fraterna… 
Un sacerdote ridotto allo stato laicale, dopo che per anni non si è mai allontanato dalla Chiesa, sposato nel Sacramento del matrimonio cattolico, con un figlio educato nella fede e che è un esempio di virtù, potrebbe aspirare al diaconato permanente, o per lui è chiusa ogni ulteriore possibilità di dare un certo compimento alla sua vocazione originaria? 
Grazie per una sua risposta
Franco


Risposta del sacerdote

Caro Franco,
1. un sacerdote ridotto allo stato laicale rimane sempre sacerdote.
Nel giorno della sua ordinazione sacerdotale è stato impresso nella sua anima un sigillo indelebile che lo ha conformato a Cristo capo e buon pastore.
Questo sigillo, proprio perché è indelebile, nessuno glielo può togliere.

2. La Chiesa in alcuni rari casi dichiara che l’ordinazione sacerdotale è stata invalida. In tal caso nella sua anima non è stato impresso nulla.
Più di frequente invece la Chiesa riduce allo stato laicale, vale a dire che considera la persona come un comune fedele e le proibisce di esercitare le funzioni sacerdotali, come quelle della celebrazione dell’eucaristia e della remissione dei peccati.
Ma, pur ridotta allo stato laicale, quella persona nel fondo della sua anima rimane eternamente sacerdote.
Ed è per questo che la Chiesa gli riconosce la possibilità di assolvere validamente chi si trova in punto di morte e di togliergli qualsiasi eventuale scomunica.

3. Non di rado i sacerdoti che hanno chiesto di essere ridotti allo stato laicale si pentono di quello che hanno fatto.
Può succedere allora, soprattutto se sono avanti negli anni, vivono esemplarmente e sono vedovi, che alla loro richiesta possano essere reintegrati nel ministero sacerdotale.

4. Nel caso che tu ipotizzi, probabilmente il sacerdote ridotto allo stato secolare è sposato e vive all’interno di un regolare matrimonio.
Dal momento che la Chiesa latina pone la promessa di celibato come condizione per accedere al sacerdozio, non reintegra nel ministero se non chi è vedovo.

5. Tu mi chiedi se per un prete sposato è ridotto allo stato laicale sia possibile accedere al diaconato permanente.
Ebbene, dal momento che rimane eternamente sacerdote, non può ricevere il diaconato perché l’ha già ricevuto.
Inoltre anche il diaconato imprime nell’anima un sigillo indelebile.
Pertanto non può ricevere di nuovo l’ordinazione diaconale perché esporrebbe la celebrazione del sacramento all’invalidità e si tratterebbe di un sacrilegio.

6. Può invece essere parzialmente integrato nelle sue funzioni sacerdotali, dandogli la possibilità di fare tutto quello che fa un diacono permanente.
Il caso però è molto delicato ed è per questo che per attuare una simile operazione non è sufficiente il consenso del vescovo ma è necessario ricorrere ad una concessione data esclusivamente dalla Santa Sede.
Ma questa possibilità non gli è preclusa.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo