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Quesito
Salve Padre Angelo,
mi presento. Mi chiamo Mattia, sono un ragazzo di 16 anni e avrei bisogno di qualche chiarimento.
Prima le racconto la mia storia. All’età di 10 anni ho perso mia madre per un tumore, e mio padre si è ritrovato da solo a crescere me e mia sorella,4 anni in meno di me.
Siamo stati 3 anni a vivere da mia nonna, poi mio padre ha conosciuto una donna. Si sono fidanzati e siamo andati ad abitare tutti a casa di lei. Ci ha accolto come suoi figli, in un momento difficile per noi, e dopo 2 anni è nato mio fratello, Cristian. Ora, lei è separata (tradita dall’ ex marito) con una figlia, e quindi si trova esclusa dai sacramenti, anche se frequentiamo regolarmente i luoghi di culto.
Per quanto riguarda mio fratello, che ora ha 2 anni, ha ricevuto il battesimo e come padrini ha avuto 2 cari amici, marito e moglie, che ci sono stati vicini nel momento più difficile della nostra vita. Loro vorrebbero che mio padre fosse il padrino di cresima per il loro unico figlio, ma il nostro prete si rifiuta di concedere il nullaosta ritenendolo inadeguato a scortare il ragazzo nel suo cammino di fede (e lasciamo perdere il fatto che sono tre anni che, nonostante le nostre richieste, non viene a benedire la nostra casa).
Ora io mi chiedo, è lecito tutto ciò?
Certo, la bibbia dice "L’uomo non separi ciò che Dio ha unito (Mt 19.8)", ma dice anche: "Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto ‘‘ Confesserò le mie trasgressioni al Signore; e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato". Inoltre, non fu lo stesso Gesù a dire "Chi è senza peccato scagli la prima pietra” (Gv 8,1-11). Non fu lui stesso, nonostante consapevole di essere senza peccato, a rifiutarsi di condannare quella donna?
Adamo ed Eva, i progenitori della nostra razza, loro erano o non erano sposati?
Abramo, nonostante sposato a Sara, non ebbe figli con la sua serva per assicurarsi una discendenza? Perchè non viene considerato come adultero?
La chiesa non ritiene il matrimonio indispensabile. Si è cristiani anche senza.
Non fu Paolo a scrivere "è cosa buona per l’uomo non toccare donna, tuttavia, per il pericolo dell’ incontinenza, ciascuno abbia il proprio marito e ciascuno la propria moglie… (1 Cor 7)". Se mancano questi principi, la persona non è più vincolata, allora il matrimonio non sarebbe nullo?
Per quanto riguarda ciò che disse Gesù, "Chiunque ripudi la propria moglie commette adulterio (Mt. 19)", non c’ avete insegnato che la bibbia non va presa alla lettera? Se cosi non fosse non vi sarebbe bisogno delle tante interpretazioni che date per ogni verso, si ridurrebbe ad un semplice manuale d’istruzioni. Gesù è più probabile che si riferisse all’ usanza, tanto "in voga all’ epoca", di ripudiare la propria donna, quindi credo si tratti di una norma generale, da applicare caso per caso, analizzandone i particolari e il contesto nel quale applicarla.
Molti giudicano il divorzio come peccato imperdonabile, ma nella bibbia il peccato imperdonabile è 1 e 1 solo; "Perciò io vi dico: “Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. E a chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quella a venire” (Mt 12,31s)."
Ora, Dio ci insegna l’amore, ci insegna come darlo, a chi darlo, come riceverlo…..Come è possibile che una famiglia piena di amore, unita, non trovi aperte tutte le porte della fede cattolica? Da quando un matrimonio funge da metro di identificazione per le famiglie giuste e quelle ingiuste? Da quelle sane a quelle peccatrici? Perchè qualcuno che ha DOVUTO ricorrere ad una separazione (dico "DOVUTO" perché bisogna essere protagonisti di un divorzio per capire di quale lacerante evento nella vita di una persona stiamo parlando; questo è particolarmente vero se quella persona è un cristiano: tutta l’intera esistenza viene messa in dubbio per un crollo dalle fondamenta di ogni certezza. Il divorzio è uno dei più grandi fallimenti possibili per un cristiano e porta con sé una inevitabile crisi di identità, spirituale e religiosa. Tutto viene rimesso in discussione e succede proprio mentre si perde la persona che è stata il punto di riferimento, il coniuge e – se ci sono figli e non si è genitori affidatari – mentre ci si trova di colpo allontanati anche dagli affetti più cari. Ci si sente soli, abbandonati, confusi; increduli per quello che sta accadendo; persi nei meandri di liti e discussioni continue con l’ex coniuge; in mano agli avvocati, che vedono le cose in maniera fredda e distaccata; mentre amici comuni si schierano; mentre sempre più spesso ci si ritrova soli con il proprio dolore e, per evitare di dovere raccontare e spiegare tutto a tutti, si preferisce isolarsi ancora di più.) viene guardato in maniera stana nell’ ambiente Cristiano?
Sbaglio o era "Non giudicare per non essere giudicato"? E cosa c’entrano i figli? Perchè veniamo visti anche noi come peccatori dalla società?
Perchè mio fratello viene ritenuto da alcuni come frutto del peccato?
Perchè la chiesa è cosi? Purtroppo la gente crede sempre di meno in Dio, e la chiesa, relegata alla sua visione della società abbastanza datata non fa altro che consolidare.
Mi scuso se mi sono dilungato cosi tanto, ma ho bisogno di spiegazioni…VOGLIO delle spiegazioni, e spero che voi me le sappiate dare, distinti saluti
Mattia
Risposta del sacerdote
Caro Mattia,
1. intanto mi complimento per le ricerche che hai fatto sulla Sacra Scrittura per documentarti sulla volontà del Signore.
I risultati di queste ricerche sembrano di una portata superiore a quella di un ragazzo della tua età. Per questo mi complimento, sebbene vi siano molte inesattezze su quanto mi hai scritto.
Vengo subito al dunque, senza sorvolare sul dolore da cui sei stato colpito in giovanissima età.
2. Vi sono stati alcuni errori che sono stati alla base di questo tuo, anzi, di questo vostro disagio.
Il primo errore è stato compiuto da tuo padre quando si è messo subito insieme con una donna che – per quanto separata – almeno in teoria apparteneva ad un altro uomo, anche se questi l’aveva ingiustamente abbandonata.
Dal momento che tra tuo padre e questa donna s’era creato un certo interesse vicendevole, per compiere tutto secondo la volontà del Signore e senza fare di testa propria, la cosa più giusta sarebbe stata quella di riferirsi ad un tribunale ecclesiastico, per verificare la validità del di lei matrimonio.
Questo non è stato fatto all’inizio e purtroppo non è stato fatto neanche in seguito.
3. Di per sé lei è ancora in tempo.
Sicché il consiglio che propongo è proprio questo: di ricorrere al tribunale ecclesiastico della diocesi di sua appartenenza.
Da quanto intuisco tuo padre non sarebbe passato a seconde nozze con lei.
Certamente vi sono dei giusti motivi se non hanno inteso sposarsi neanche civilmente.
Ma il matrimonio sacramento si può celebrare anche senza che ne vengano trascritti gli effetti civili in municipio.
Perché dunque non ottenere una sentenza di nullità del precedente matrimonio e passare a seconde nozze anche solo sotto il profilo sacramentale?
La possibilità di potersi confessare e di fare la Santa Comunione vale per tuo padre e per colei che amorevolmente ti fa da madre immensamente di più di tutti gli eventuali disagi che avrebbero dovuto affrontare percorrendo tali strade.
Dunque la soluzione c’è: ed è quella di fare le cose come si devono fare.
Si possono cominciare tali pratiche anche domani.
Ma non è corretto mettersi su strade che non sono conformi al Vangelo.
3. Passo adesso ai vari problemi che mi hai esposto.
Anzitutto a quello riguardante il non concesso nulla osta per poter fare il padrino.
Il ruolo del padrino, come ben sai, è quello di accompagnare nell’educazione cristiana.
Non metto in dubbio che tuo padre la possa fare.
Ma di fatto tuo padre è in una situazione di convivenza che non è regolare, che non è da approvare né da incoraggiare, perché non è secondo il Vangelo.
4. La mancata benedizione della casa che il vostro parroco non ha fatto da diversi anni non deve essere attribuita ad una discriminazione, ma probabilmente al semplice fatto che non lo fa con nessuno.
Questo mi dispiace, come del resto dispiace anche a voi.
Forse bisognerebbe prenderlo con la forza e, finita una funzione in cui lo si vede libero, dirgli: “Ho qui la macchina, la porto e la riporto indietro, ma venga a benedirmi la casa”. Sono certo che lo farebbe.
4. Mi ricordi che Cristo ha dichiarato l’indissolubilità del matrimonio e che il Signore è sempre pronto a perdonare i peccati e che ha perdonato anche la donna adultera.
Sì, è tutto vero. Tuttavia hai dimenticato di riportare tutto quello che il Signore ha detto a questa donna: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11).
Nel caso di tuo padre di fatto la convivenza irregolare continua.
Non si richiede che interrompa la convivenza, ma questa convivenza da irregolare deve diventare regolare.
5. Adamo ed Eva sono stati creati come marito e moglie.
Colui che noi chiamiamo Adamo in ebraico è detto Ish e significa sia uomo sia marito.
Dunque Adamo ed Eva non solo sono stati creati come uomo e donna, ma anche come marito e moglie.
6. Per Abramo la storia è diversa.
L’Antico Testamento, soprattutto nel libro della Genesi, descrive come l’uomo si sia allontanato da Dio in seguito al peccato e si sia allontanato ad un punto tale da non percepire in taluni casi la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male.
Descrivendo tali cose la Sacra Scrittura vuole dirci su quale umanità Dio si sia chinato per trarla a salvezza.
Inoltre va ricordato che nel periodo dei patriarchi (e Abramo è un patriarca) vigeva la poligamia dappertutto.
7. È vero che san Paolo dice “per il pericolo dell’incontinenza, ciascuno abbia il proprio marito e ciascuno la propria moglie… (1 Cor 7), ma non dice: “Ciascuno abbia un uomo o una donna”.
Dice che le cose vanno fatte ordinatamente e pertanto che ognuno abbia “il proprio marito e la propria moglie”.
8. Mi dici polemizzando: “non ci avete insegnato che la bibbia non va presa alla lettera?”.
Attenzione bene: la Bibbia va intesa secondo il suo vero senso, che talvolta non è quello che emerge dalla lettera perché è necessario esaminare il contesto e il genere letterario usato. Ma comunque il vero senso non è un senso arbitrario.
9. Gesù non ha dato semplicemente una norma generale sul matrimonio, ma è stato molto preciso al punto che i discepoli lo interrogarono di nuovo per capire bene.
Ecco il passo per esteso: “Dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio»” (Mc 10,6-12).
10. Mi dici: “Molti giudicano il divorzio come peccato imperdonabile, ma nella bibbia il peccato imperdonabile è 1 e 1 solo; "Perciò io vi dico: “Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. E a chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quella a venire” (Mt 12,31s).
Ti do ragione. Ma chi ha mai detto che il divorzio è imperdonabile?
Non certo la Chiesa, la quale nel suo Catechismo scrive addirittura: “Se il divorzio civile rimane l’unico modo possibile di assicurare certi diritti legittimi, quali la cura dei figli o la tutela del patrimonio, può essere tollerato, senza che costituisca una colpa morale” (CCC 2383).
11. Inoltre tutto può essere perdonato se uno si pente.
Si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “Non c’è nessuna colpa, per grave che sia, che non possa essere perdonata dalla santa Chiesa. «Non si può ammettere che ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato, che non possa avere con il pentimento la certezza del perdono». Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontana dal peccato” (CCC 982).
A proposito poi del peccato imperdonabile va detto che è da intendersi nel senso che è difficilmente perdonabile. E non da parte di Dio perché la sua misericordia non conosce limiti, ma perché l’uomo deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento.
12. Scrivi: “Come è possibile che una famiglia piena di amore, unita, non trovi aperte tutte le porte della fede cattolica?”
La Chiesa tiene aperte e deve tenere aperte tutte le porte per comunicare i tesori della grazia di Dio. Il suo compito è quello di portare tutti alla salvezza.
Ma compito della Chiesa è anche quello di dire che certe vie non sono conformi ai disegni di Dio e che bisogna convertirsi per aprirsi in maniera vera al Signore.
13. “Da quando un matrimonio funge da metro di identificazione per le famiglie giuste e quelle ingiuste? Da quelle sane a quelle peccatrici?”
No, la Chiesa dicendo che gli irregolari non possono accedere ai sacramenti non dice che alcune famiglie sono sane e altre peccatrici. Vi possono essere famiglie regolari che sono più lontane da Dio di molte altre che sono irregolari.
Pertanto è erronea la tua asserzione e sono ingiustificati i tuoi punti interrogativi.
Non puoi stabilire dei criteri dando per scontato che siano i criteri della Chiesa e poi giudicare in base ad essi!
Devi prima esaminare se la Chiesa dice quello che tu dici!
14. Condivido in pieno quanto scrivi sul divorzio.
Ma per lenire il dolore e per non aggiungere dolore su dolore vi sono anche i tribunali ecclesiastici per verificare se i matrimoni siano nulli o siano veri.
Come ho già detto, all’inizio di tutta la vicenda vi sono stati dei passi frettolosi che hanno messo tuo padre su vie che non sono regolari.
13. “E cosa c’entrano i figli? Perchè veniamo visti anche noi come peccatori dalla società?”.
Non c’entrano niente.
E di nuovo torno a dirti che non puoi stabilire dei criteri infondati e in base ad essi esprimere dei giudizi.
Chi ha mai detto che i figli di famiglie irregolari sono peccatori?
Di fatto tu puoi accostarti ai sacramenti come vuoi e quando vuoi e a tuo fratellino è stato dato il battesimo.
Inoltre chi ritiene tuo fratellino frutto del peccato? Te l’ha detto la Chiesa?
No, la Chiesa ti dice solo che tuo fratellino è figlio di Dio e che per questo ha una dignità e una vocazione incomparabile.
14. “Perchè la chiesa è cosi? Purtroppo la gente crede sempre di meno in Dio, e la chiesa, relegata alla sua visione della società abbastanza datata non fa altro che consolidare”.
La Chiesa non è come la stai giudicando. È tua madre, e continua ad essere madre anche di quelli che con la loro condotta si sono distaccati dall’insegnamento di nostro Signore.
I motivi per cui tanti si allontano da Dio sono vari.
Ma il primo e principale è il peccato, il quale nella sua stessa essenza è allontanamento da Dio.
15. “Mi scuso se mi sono dilungato cosi tanto, ma ho bisogno di spiegazioni…VOGLIO delle spiegazioni
Hai voluto le spiegazioni e te lo ho date.
Sono certo che le avrai capite.
Ti esorto a camminare sempre secondo le vie di Dio e ad aiutare chi vi si è distaccato a riprendere il cammino giusto, con umiltà, senza accusare nessuno.
Siamo in questo mondo per aiutarci, per salvarci.
Ti auguro ogni bene e ti prometto un particolare ricordo nella preghiera e nella santa Messa.
Ricorderò non solo te ma, insieme con tua mamma, anche tutti i tuoi carissimi famigliari.
Vi benedico.
Padre Angelo