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Quesito
Buona sera,
Mi chiamo Fabrizio … e sono un ragazzo… agnostico.
Sono stato educato al cattolicesimo dove ho preso tutti i sacramenti
fino alla professione di Fede.
In tanti anni e dopo aver perso ben 3 famigliari (Mamma, papà e fratello) ho sempre cercato di indagare arrivando anche a stare male per i ragionamenti spremendo le meningi per cercare il Mistero del Dio Cattolico.
Ormai vivo nell’agnosticismo, forse non mi aiuta il fatto di vivere in
provincia dove il medioevo tra i fedeli cattolici è ancora vivo e purtroppo alcuni sacerdoti tendono a mantenerlo per loro scopi.
Ho letto casualmente questo post che vi ho allegato e vi dirò, per anni ho svolto il ruolo di sacrestano per poi abbandonare tutto dopo aver completamente o quasi perso la Fede o almeno ho perduto la fede su come mi è stata raccontata.
Però leggendo questo post ho proprio trovato alcune risposte, anche se
noto che anche voi siete “Rassegnati” a scrivere nel dire che dobbiamo solo avere fede ma non importa come.
Beh è un po’ povera come risposta soprattutto se a leggerla sono persone
con lutti vari.
Vorrei un po’ più di chiarezza in merito, oltre la Teologia, oltre le solite parole, anche perché le gente si allontana perché ormai di certezza non ce n’è e sinceramente trovo solo parole su parole senza mai una spiegazione plausibile. Al giorno d’oggi con i progressi della scienza servirebbe la scoperta di nuovi mondi e forme di vita per forse riavvicinare la gente che non è più ignorante in chiesa.
Attendo notizie
Fabrizio
Risposta del sacerdote
Caro Fabrizio,
1. salvo motivi personalissimi, come alcuni eventi che possono abbattere gravemente le persone (potrebbe essere il tuo caso) il motivo per cui molti si allontanano dal Signore ce l’ha detto il Signore stesso.
Eccolo: “E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie” (Gv 3,19).
2. In particolare alcuni disordini morali accecano e sono agli antipodi dell’avvicinamento a Dio. Questi sono così espressi da San Paolo: “La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste” (Gal 5,17).
3. È vero che per San Paolo la parola carne ha un significato più ampio di quello che noi le diamo.
Ma quando descrive i desideri della carne inizia proprio con queste parole: “fornicazione, impurità, libertinaggio”.
4. Senza esitazione San Tommaso afferma: “Per peccatum luxuriae homo maxime videtur a Deo discedere” (a motivo del peccato di lussuria vediamo che l’uomo massimamente si allontana da Dio; Commento in Giobbe, lez. 31, inizio).
5. Dice ancora che “dalla lussuria deriva la cecità della mente, che elimina quasi del tutto la conoscenza dei beni spirituali, mentre dalla gola deriva l’ottusità del senso, che rende l’uomo debole nella considerazione di questi beni.
Al contrario le virtù opposte dell’astinenza e della castità dispongono l’uomo alla perfezione della vita spirituale. Per cui in Daniele si legge che ‘a questi giovani’, casti e astinenti, ‘Dio conferì scienza e cognizione in ogni specie di libro e di sapienza’ (Dan 1,17)” (Somma teologica, II-II, 15, 3).
6. Commentando Is 6,8 San Tommaso dice che “chi è impuro non può entrare nel tempio di Dio e molto più non può vederlo” (qui impurus est non potest intrare templum ejus, quanto magis nec ipsum videre).
Ugualmente avverte anche che “sotto un certo aspetto il peccato di impurità è quello che più di ogni altro rende l’uomo indisposto a ricevere l’Eucaristia, poiché da questo peccato più che per ogni altro lo spirito viene assoggettato alla carne, per cui viene impedito il fervore della carità che è richiesto in questo sacramento” (Somma teologica, III, 80, 5, ad 2).
7. Tra i desideri carnali San Paolo include anche: “idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie” (Gal 5,20-21). Si tratta di realtà che si oppongono alla carità che genera all’interno del cuore dell’uomo un’attrazione verso Dio.
8. Queste sono le vere motivazioni per cui gli uomini si allontanano da Dio, e non semplicemente dalla Chiesa.
Si tratta di realtà che non possono stare insieme: Non coutuntur.
Non è possibile avere un certo comportamento e nello stesso tempo stare uniti a Dio. Non è possibile nel medesimo modo in cui l’acqua non può stare insieme al fuoco.
9. Purtroppo chi vive secondo la carne non riesce a comprendere queste motivazioni perché vive in un altro mondo, che non è quello vero. Ed è in qualche modo accecato.
Ma chi vive secondo lo spirito le capisce bene perché le sperimenta nella propria vita.
È questo il motivo per cui molti, proprio nella sofferenza e comprendendo il significato più profondo della vita, sì avvicinano a Dio.
Come vedi, ti ho risposto con molta franchezza. È ciò che penso ed è ciò di cui sono profondamente convinto.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo