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Quesito

Cari Amici Domenicani,
leggo in Armin Kreiner, Dio nel dolore, trad. it. di D. Pezzetta, Queriniana, 2015 (seconda. ediz.), p. 285: “Certo, Dio avrebbe potuto creare un mondo migliore in assoluto” e nella nota relativa (n. 20) rimanda alla tesi di S. Tommaso, Summa theologiae, I q.2, a.6, ma il rimando è scorretto.
Sapreste indicarmi la quaestio e l’articolo precisi in cui il Dottore Angelico affronta il problema, confutando per così dire in anticipo la nota tesi leibniziana del miglior mondo possibile?
Grazie per l’aiuto.
Cordiali saluti


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. sì, c’è un errore nella citazione. Anziché la questione 2 è la questione 25.
La citazione esatta, pertanto, è la seguente: Somma teologica, I, 25, 6.

2. In tale questione San Tommaso si domanda: “Se Dio possa fare migliori le cose che fa”.
Dopo aver citato la Sacra Scrittura che attraverso San Paolo afferma che “Dio in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare” (Ef 3,20) risponde così:
“C’è una doppia bontà nelle cose. Una appartiene alla loro essenza, come essere razionale rientra nell’essenza dell’uomo. E, quanto a questa bontà, Dio non può fare una cosa migliore di come essa è, sebbene possa farne un’altra migliore. Come pure non può fare maggiore il numero quattro, perché se fosse maggiore, non sarebbe più il numero quattro, ma un altro numero. Difatti l’aggiunta di una differenza sostanziale nelle definizioni equivale all’aggiunta di una unità nei numeri, come osserva Aristotele (Metafisica 8,3). 
L’altra bontà invece è estranea all’essenza delle cose; come per l’uomo non è un bene che riguarda la sua essenza essere virtuoso o essere sapiente. E secondo questa specie di bontà, Dio può rendere migliori le cose che ha fatto
Ma, assolutamente parlando, di qualsiasi cosa da lui fatta si deve dire che Dio ne può fare un’altra migliore”. 

3. Aggiunge anche: “L’universo, supposte le cose che attualmente lo compongono, non può essere migliore, dato l’ordine convenientissimo impresso da Dio alle cose: nel quale ordine consiste il bene dell’universo. E se una sola di tali cose fosse migliorata, l’ordine sarebbe turbato; come sarebbe alterata la melodia della cetra se una corda fosse tesa più del dovuto. Potrebbe, però, Dio fare altre cose o aggiungerne delle altre a quelle già fatte; ed in tal modo quello sarebbe un universo migliore” (Ib., ad 3).

4. E infine: “L’umanità del Cristo in quanto unita alla Divinità, la beatitudine creata perché godimento di Dio e la Beata Vergine Maria in quanto Madre di Dio hanno una certa dignità infinita, derivante dal bene infinito, che è Dio. E sotto questo aspetto non può essere creato nulla di migliore, come niente vi può essere migliore di Dio” (Ib., ad 4).

Contraccambiando i più cordiali auguri di ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo