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Quesito

Caro padre Angelo, 
stavo discutendo con un musulmano, il quale sostiene che Mt 19,29 sia stato modificato per nascondere il fatto che in Paradiso ci saranno 70 vergini.
Controllando effettivamente le parole “o moglie” nella versione CEI sono assenti. Mi saprebbe dire il perché?
Vulgata: Et omnis qui reliquerit domum, vel fratres, aut sorores, aut patrem, aut matrem, aut uxorem, aut filios, aut agros propter nomen meum, centuplum accipiet, et vitam aeternam possidebit.
C.E.I.: Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
Grazie, un ricordo nella preghiera.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. La versione ufficiale del Vangelo edita dalla CEI nel 1974 2 2008 tralascia la moglie, perché uxorem (moglie) è presente solo nella Volgata latina e in altri due codici.
Nella maggioranza dei codici non c’è.

2. Tuttavia in Luca 18,29 è presente anche moglie tra le realtà cui si rinuncia. Per questo Gesù dice: “In verità io vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà” (Lc 18,29).
In tal modo l’affermazione del musulmano cade.

3. Tuttavia la promessa del Signore non va intesa in senso materiale, perché in paradiso non si prende né moglie né marito perché si è come angeli in cielo (Mt 22,30).

4. San Cirillo, vescovo di Gerusalemme, commenta così la promessa del Signore: “Perciò noi affermiamo che coloro che abbandonano le cose temporali e carnali reclameranno  per se stessi cose molto più grandi; poiché gli Apostoli, che lasciarono poche cose, ricevettero molteplici doni di carismi e sono considerati famosi in tutto il mondo. Noi saremo simili a loro: se qualcuno abbandona la casa, riceverà dimore celesti; se abbandona il padre, avrà un padre celeste. Se ha lasciato i suoi familiari, riceverà come fratello Cristo; si abbandona la moglie, troverà la sapienza divina, dalla quale procreerà frutti spirituali, troverà la Gerusalemme celeste, che è nostra madre; inoltre dei fratelli e delle sorelle uniti alla sua risoluzione da un legame spirituale, egli riceverà già in questa vita un amore molto più ricco di grazia”.

5. D’altra parte è sufficiente ricordare che il corpo che i giusti assumeranno con la risurrezione dei morti sarà un corpo glorioso, spirituale, come il corpo di Cristo risorto, non più soggetto alle necessità della vita presente.

6. Pensare al paradiso come la felicità che avranno i maschi per avere a disposizione 70 vergini è la stessa cosa che considerare la persona solo alla luce degli istinti carnali.
In particolare è svilita la dignità della donna.
Sant’Agostino invece diceva: “Tu, Dio, ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha pace fino a quando non riposa in te” (Confessioni, 1,1, 5). 

Con l’augurio di possedere Dio, che contiene in sé ogni dolcezza infinitamente superiore a quella della carne e del sangue, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo