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Quesito
Un giovane ha confidato a padre Angelo il suo desiderio di essere domenicano.
Si è raccomandato alla sua preghiera in occasione del 18º compleanno compiuto il 25 settembre scorso.
Ecco la risposta di padre Angelo, che coglie l’occasione per parlare della prodigiosa apparizione di una bell’immagine di San Domenico a Soriano calabro.
Risposta del sacerdote
Carissimo Domenico,
1. compi 18 anni nel giorno in cui in tutto il mondo i domenicani celebrano una giornata particolare: la commemorazione di San Domenico in Soriano.
Soriano è un paese della Calabria nel quale il 15 settembre del 1530 avvenne nella nostra chiesa da poco costruita un evento prodigioso.
Al mattino presto, mentre un certo fra Lorenzo andava ad aprire la porta della chiesa si trovò in mezzo al corridoio centrale una bellissima Signora accompagnata da due damigelle che gli consegnò una tela acheropita (non dipinta da mano d’uomo) che raffigura San Domenico. Questa immagine è singolare perché San Domenico è straordinariamente sorridente. Nella mano destra tiene un libro e nella sinistra un giglio.
2. Nonostante due violentissimi terremoti che in seguito distrussero letteralmente la chiesa e il convento, l’immagine di San Domenico è rimasta intatta.
Innumerevoli prodigi sono legati alla devozione di quest’immagine che è un autentico dono del Cielo per tutti. È il Cielo che spinge a guardare al nostro santo Padre e a ricorrere alla sua potentissima intercessione.
La caratteristica di questa immagine è il sorriso di San Domenico, che sta ad indicare la sua vicinanza e il suo affetto.
Questa vicinanza la vuol far sentire anche a te in questo giorno così importante della tua vita. Hai un Padre nel cielo, vera immagine del Padre celeste, che ti sorride, ti incoraggia e ti assicura la sua intercessione.
Questa vicinanza oggi, a motivo del tuo compleanno, si fa più forte e ti dilata il cuore infondendo grande gioia e speranza per il tuo futuro.
3. In quest’immagine San Domenico tiene in mano un libro, che evidentemente rappresenta la Sacra Scrittura. San Domenico portava sempre con sé il Vangelo di Matteo e le epistole di San Paolo. Gli erano indispensabili per la sua predicazione.
Nell’altra mano San Domenico tiene un giglio e ricorda una sua caratteristica, che nello stesso tempo è anche una caratteristica dell’Ordine domenicano: una straordinaria purezza. Era una purezza del corpo, dell’anima e della fede. C’è infatti un forte collegamento tra queste tre purezze ed è proprio per questo che il nostro Ordine è stato definito anche Ordine “liliatum”, gigliato.
4. Quest’immagine è stata donata dalla Madonna che ha sempre sorretto il nostro santo Padre. A questo proposito va ricordato ciò che avvenne in questa commemorazione del 1870. A causa delle soppressioni degli Ordini religiosi legate all’unità d’Italia i domenicani a Soriano non c’erano più. Ma nel giorno della festa, come di tradizione, fu esposta la statua di San Domenico che anche oggi viene portata in processione. La gente si dava il turno a pregare San Domenico. E a mezzogiorno avvenne un fatto prodigioso: la statua di San Domenico cominciò ad animarsi: San Domenico predicava (le parole non si sentivano) e accompagnava con le mani la sua predicazione. Quando poi si girava verso l’immagine della Madonna, piangeva. La gente iniziò a richiamarsi a vicenda per andare a vedere quello spettacolo che fu poi testimoniato e sottoscritto da tutti davanti a notai.
5. Questo per dire che ai domenicani viene data anche questa grazia: di avere uno speciale amore per la Madonna. Qualcuno l’ha definita una grazia di stato ed è per questo che al nuovo nome che viene dato entrando nell’Ordine si aggiunge sempre il nome di Maria.
San Luigi Grignion de Montfort diceva che la devozione alla Madonna è un segno certo di predestinazione per la salvezza. Sono contento di dirti queste cose nel giorno del tuo 18º compleanno perché tu possa guardare con fiducia al tuo futuro per la vita presente e per quella eterna.
6. La Madonna era accompagnata da due damigelle, Santa Maria Maddalena, che è patrona dell’Ordine domenicano perché la mattina di Pasqua è stata costituita da Cristo, come dice San Tommaso, Apostola degli Apostoli dandole l’incarico dell’annuncio della risurrezione.
C’era anche Santa Caterina vergine martire di Alessandria d’Egitto, ugualmente compatrona dell’Ordine, perché durante il processo che la condusse al martirio confutò e sbaragliò tutte le obiezioni dei filosofi. Il Signore realizzò in lei ciò che aveva promesso quando disse: “E quando sarete condotti davanti ai tribunali, non preoccupatevi di che cosa vorrete dire perché vi sarà data sapienza e lingua per difendervi“.
7. Fra Lorenzo era incantato a guardare l’immagine in mezzo al corridoio centrale della chiesa mentre nel frattempo giunse il priore del convento il quale gli chiese se avesse ringraziato quella Signora. Fra Lorenzo andò per ringraziarla, ma la porta della chiesa era ancora chiusa. Apertala, per strada non c’era ancora nessuno.
Che quella Signora fosse la Madonna e che le due damigelle fossero le due Sante menzionate fu poi rivelato in sogno al sotto priore del convento la notte seguente
A Soriano la festa continua ad essere celebrata il 15 settembre. Ma nell’Ordine si celebra oggi, il 25 settembre.
Il Signore ha disposto che tu nascessi in una giornata così significativa.
Quando ti fu dato il nome di Domenico, probabilmente nessuno pensava a questa felice coincidenza che è un chiarissimo segno del Cielo.
Con l’augurio tu possa essere ben presto tra “gli agni della santa greggia”, come diceva Dante, ed essere per tutti una figura luminosa e amabile come quella del nostro santo Padre Domenico, ti benedico e ti auguro ogni bene nell’infinita carità di Nostro Signore e del nostro Santo Padre Domenico.
Padre Angelo