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Quesito

Caro Padre,
come Lei ben saprà nella Bibbia spesso viene condannato l’atto omosessuale, come per esempio in Levitico 18,22.
Tuttavia pare che sia solamente l’atto omosessuale compiuto da due maschi ad essere condannato, mentre mai nelle Sacre Scritture si parla dell’omosessualità femminile.
Come mai quindi la Chiesa considera l’atto omosessuale femminile un peccato come quello maschile? Come si fa a conciliare questa dottrina con il testo biblico?
Dio la benedica grandemente.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. è vero che in Lv 18,22 legge: “Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole”.
Ma è altrettanto vero che la Sacra Scrittura condanna anche l’omosessualità femminile. Si legge infatti in Rm 1,26-27): “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento”.

2. Inoltre quando nella prima lettera ai Corinzi si legge: “Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio” (1 Cor 6,9-10) non si fa riferimento solo ai maschi, ma in maniera generica, al plurale, tanto ai maschi quanto alle femmine.
Come possono essere immorali, idolatri, adulteri sia i maschi sia le femmine, così altrettanto va detto per i depravati, per i sodomiti, per i ladri…

3. Va ricordato inoltre che ai tempi della predicazione degli apostoli l’omosessualità era il flagello del paganesimo.
Gli apostoli quando sono usciti dalla Palestina per la predicazione del Vangelo si sono trovati di fronte a questa realtà. 
Per questo se ne parla nelle loro lettere, specificando addirittura l’omosessualità femminile come in Rm 1,27.

4. La Bibbia di Gerusalemme annota: “Fino alla fine del capitolo primo, Paolo non fa altro che riprendere le critiche che il giudaismo di allora faceva ai pagani dei loro costumi” (Rm 1,24).

5. Ma già precedentemente, parlando dei peccati di Sodoma (Gn 19,5), la Bibbia di Gerusalemme annotava: “Il vizio contro natura, che trae il nome da questo racconto, era in abominio agli israeliti (cfr. Lv 18,22: “Non avrai con un maschio relazioni come si hanno con una donna: è abominio”) e punito con la morte (cfr. Lv 20,13: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro”), ma era diffuso intorno a loro (Lv 20,23: “Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi. Esse hanno fatto tutte quelle cose; perciò io le ho in abominio”).

Con l’augurio di ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo