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Quesito

Carissimo Padre,
seguo con molto interesse la sua rubrica e non è la prima volta che le scrivo; attraverso le sue risposte e quelle date ad altri utenti ho imparato molte cose che prima ignoravo. Adesso vorrei porle un quesito: ho appreso proprio tramite il sito che l’atto masturbatorio è un peccato che necessita la confessione prima della Santa Comunione.
Io e il mio fidanzato cerchiamo di vivere il nostro rapporto in maniera casta, ma talvolta le nostre carezze divengono più intime anche se riusciamo a fermarci prima che l’atto venga compiuto.
In questo caso è lecito accostarsi alla Santa Comunione? Io ho sempre pensato di sì perché comunque abbiamo adoperato la nostra volontà perché l’atto non si compisse. Ma a questo punto non sono più tanto convinta; Padre ho sempre sbagliato?
La ringrazio in anticipo per il tempo che potrà dedicarmi e le chiedo una preghiera per il nostro cammino.
E.


Risposta del sacerdote

Carissima E.,
1. sono contento che il nostro sito abbia contribuito a portare chiarezza su alcune manifestazioni della tua vita affettiva.
Persone che di recente si sono avvicinate alle fede mi hanno detto che, sebbene non sapessero che la masturbazione fosse un peccato, tuttavia provavano disagio e anche un senso di sporcizia interiore.
Penso che questa sia la sensazione di tutti quelli che fanno questa esperienza.

2. Tu adesso mi poni una domanda molto esplicita ma sotto un certo aspetto indecifrabile.
Se le vostre carezze portano alle soglie della masturbazione, vi mettete in una occasione prossima di peccato. E anche se non provate poi il disagio tipico della masturbazione, tuttavia capite che siete andati troppo in là e avvertite pure un qualche disagio. Diversamente non mi avresti scritto Ma a questo punto non sono più tanto convinta.
Infatti vi può essere una sensualità che lascia disagio e in qualche modo compromette l’amore vero facendolo slittare nella concupiscenza.
Tenendo presente che all’Eucaristia ci si deve accostare nella maniera più santa e più pura, per la tranquillità della tua anima potresti confessarti e dire al sacerdote: “Non ho commessi veri e propri peccati gravi, però mi pare di essere stata un pò impura”. Il sacerdote capirà e non ti farà domande.
Intanto prendi dimestichezza con la confessione sacramentale, che non sarebbe male che fosse frequente, anche quindicinale o settimanale.
Credi: vi sono coppie di fidanzati che si confessano con questa frequenza ed è loro molto utile.

3. Il consiglio che ti do è quello che mi dicono alcune coppie di fidanzati: che non è necessario spingersi così in là per dirsi che ci si vuole bene.
Pertanto non è mai sbagliato andare al largo nell’esercizio della purezza.
La purezza fa capire che ci si vuole bene in maniera autentica e affascinante. E per questo ci si stima di più.

Ti ringrazio per la fiducia. Ti prometto un ricordo al Signore per il vostro cammino e ti benedico, anzi, vi benedico.
Padre Angelo