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Quesito

Caro Padre Angelo,
vorrei porle alcune domande in merito alla ben nota dicotomia "scienza/fede" (precisando che secondo me tale dicotomia è solo strumentale all’uso di pochi che hanno convenienza ad utilizzare, a volte in modo quasi infantile, ciò che empirico per screditare ciò che non è tangibile). Mi voglio focalizzare su alcuni aspetti:
– La teoria del Big Bang: spesso discuto con persone di religione atea (la chiamo religione perché è un vero e proprio credo) le quali affermano che la suddetta teoria scalzi del tutto l’ipotesi di una entità superiore e che la scienza e gli scienziati siano in grado di dimostrare con certezza tali questioni. Alla sola menzione della esistenza di Dio mi ricordano che non adopero nel modo giusto le mie facoltà mentali e, di conseguenza, che non sono attendibile. Secondo loro non seguo il progresso.

– L’omosessualità: mi è stato detto che esistono specie animali omosessuali in natura. E, dato che noi siamo animali evoluti animati solamente da scosse elettriche, questo implicherebbe che l’omosessualità sia perfettamente lecita anche tra gli esseri umani, anzi, che la scienza abbia dimostrato che esista il gene della omosessualità a livello di DNA. Mi chiedo, ma è vero ? Ho letto gli studi del Professor Nicolosi in merito e mi intrigano parecchio, lei cosa né pensa?

–  L’atteggiamento da tenere nei confronti degli idealisti atei: mi pare di aver capito che il vero ateo è quella persona che non crede, o che non crede di credere ma che comunque ha un certo zelo nei riguardi di Dio, o della religione; rispetta e si confronta con mente aperta. L’ateo fasullo è l’idealista irrispettoso, impreparato e super-arrogante. Ora, quale atteggiamento devo tenere, anche relativamente ad insulti, prese in giro ecc ecc…?

La ringrazio in anticipo per le sue risposte.
Un saluto ed un abbraccio.
Luca.


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
1. certamente scienza e fede hanno ambiti diversi, perché diverso è il loro oggetto (naturale e soprannaturale) e diverso è il loro metodo.
Ma la teoria del big bang non c’entra ancora con la fede.
C’entra con la filosofia: c’è da chiedersi se la materia in divenire  dalla quale è partito il big bang sia da se stessa (e cioè abbia l’esistenza da se stessa) oppure se postuli una creazione.

2. Ebbene, questa materia in divenire e preesistente avrebbe potuto anche non esistere.
Solo per questo fatto, perché avrebbe potuto anche non esistere, significa che ha un’esistenza contingente (le è capitato di esistere).
Di qui la conseguenza che l’esistenza le è stata data.
Come vedi, la fede fin qui non c’entra niente.

3. Certo, la conclusione di carattere filosofico s’accorda molto bene con il tema della creazione e con il dato della fede.
La creazione però non sarebbe avvenuta nel momento del big bang, ma nella creazione della materia preesistente e in divenire.
Perché Dio non avrebbe potuto agire così?
Del resto la descrizione della Genesi, pur dichiarando verità molto importanti, è immaginifica, adatta a popolazioni ancora abbastanza primitive,

4. Sull’omosessualità: la scienza non ha mai scoperto il gene dell’omosessualità.
Di tanto in tanto qualcuno fa un’affermazione del genere e il giorno dopo  viene subito smentita.
Ma anche se avesse un’eziologia genetica, non significa che sarebbe normale.
Gli affetti dalla sindrome di Down hanno questa anomalia nel proprio DNA. Ma è questa la norma?

5. Sul fatto che alcuni animali abbiano anche rapporti omosessuali non dice nulla all’infuori di quello che si è sempre detto: che il peccato originale ha avuto conseguenze cosmiche.
Nelle conseguenze cosmiche ci sono anche le anomalie che si trovano nelle piante, negli animali e nelle persone.
Su quanto dice Nicolosi (e cioè che le persone sarebbero tutte eterosessuali e che con una terapia possono essere ricondotte dall’omosessualità alla eterosessualità) dico solo questo: che biologicamente si è maschi o femmine.
L’inclinazione omosessuale o eterosessuale non è un dato biologico. Riguarda soprattutto la psiche.
Ora il minimo che si possa dire è che l’inclinazione omosessuale non è corrispondente al significato intrinseco della genitalità.
La finalità procreativa, che è pur presente nella genitalità e ne dà i connotati essenziali e caratteristici, non si realizza in nessun modo nei rapporti omosessuali.

6. Infine fai una distinzione tra atei idealisti e atei fasulli e mi chiedi quale atteggiamento si deve tenere soprattutto con quest’ultimi.
La risposta è semplice: con tutti si deve tenere un atteggiamento di rispetto, anche se purtroppo gli “atei fasulli” spesso non rispettano i credenti.
Ma l’uso della ragione, prima ancora che il Vangelo, ci ricorda che all’insulto non si risponde con l’insulto, ma dimostrando che l’insulto è infondato e offensivo, e cioè in maniera educata e  razionale.

Ti ringrazio per le domande che mi hai posto.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo